Maculopatia retinica
Buonasera Dottori. Oggi la richiesta di consulto non è per me, ma per mio zio affetto da maculopatia retinica, le cui condizioni oculistiche si aggravano di giorno in giorno, e quindi siamo tutti molto preoccupati. Dunque: 69 anni, affetto da "maculopatia retinica" ad entrambi gli occhi. Occhio sinistro: totalmente danneggiato da anni (da circa una decina di anni) sempre per questa malattia, e quindi irrecuperabile, praticamente cieco. Occhio destro: la vista ha iniziato a peggiorare 4 anni fa e quindi ha subìto un intervento di fotocoagulazione laser 4 anni fa, poi c'è stato un altro peggioramento ed ha subìto un altro intervento dello stesso tipo 15 giorni fa, ma quest'ultimo senza esito favorevole in quanto da pochi giorni si è formata una nuova emorragia, con deformazioni visive ancora più gravi di quelle che aveva 15 giorni fa, e che aumentano di giorno in giorno. Fra 2 giorni dovrà essere sottoposto ad un nuovo intervento, stavolta non con laser ma con iniezione itravitreale di farmaci antagonisti del VEGF. Vorrei chiedervi: 1) questa iniezione presenta dei gravi rischi, tipo la cecità? 2) qualora questo intervento con iniezione riuscisse al meglio, la vista continuerà ad essere deformata oppure ci saranno possibilità di miglioramento? 3) è un intervento alla portata di qualsiasi ambulatorio di oculistica in qualsiasi ospedale, oppure l'iniezione vitreale è così complessa e piena di rischi che è meglio rivolgersi a degli ospedali particolarmente specializzati? Mio zio sta malissimo ed è preoccupatissimo, e accusa anche i seguenti disturbi: insonnia da 20 giorni, pur avendo tanto sonno, e sta spesso sulla poltrona con la testa ripiegata in basso; mal di testa continuo da giorni, e in modo così continuo non l'ha mai avuto; dolori reumatici fortissimi ad una gamba; glicemia alta, per la quale è in cura da 2 mesi. Vi ringrazio, Dottori, per le vostre cortesi risposte.
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Buonasera, l'iniezione intravitreale (IVT)con anti VEGF,non presenta rischi particolari se non quelli generici, poù essere facilmente eseguita in ogni struttura idonea e deve essere praticata in sala operatoria. Quanto alle possibilità di miglioramento, queste ci sono, ma dipendono dalla condizione preesistente, di certo non è peggiorativa al limite consente di mantenere stabili le condizioni preesistenti. Quasi mai è sufficiente una sola iniezione, ma questo lo stabilirà l'oculista in relazione ai risultati. Spero di essere stato chiaro, cordialità
Dr. Enrico Rotondo
Responsabile Day Service Chirurgico - PTA di Gagliano del Capo (LE)
https://www.medicitalia.it/enricorotondo/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 14/06/2010.
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