Abrasione corneale recidivante

Buongiorno e anticipatamente grazie per le indicazioni che potrete darmi.
Ho 53 anni,il 31 marzo 2008 mi ferisco infilandomi una stanghetta degli occhiali nell’occhio sinistro e finisco al pronto soccorso dove mi viene diagnosticata una abrasione corneale al terzo inferiore curata poi con bendaggio per 48 ore,oftaquix collirio per 4 volte al di’per 5 giorni,visumidiatric 0,5% per 4 volte al di’ e nimesulide mg 100 al bisogno.
Il mio calvario e’ quello di tanti e cerchero’ perciò di sinterizzarlo evidenziando solo i punti più significativi.
Dopo un mese quando ormai sembrava che avessi risolto il problema ,mi ritrovo ad effettuare una nuova corsa al pronto soccorso dove viene diagnosticata un ulcera recidivante post traumatica; impiego quindi di una nuova terapia a base di
Hylocare collirio 3 volte al di.
Seguono altri controlli presso altri medici a seguito di ricadute (sempre nella notte perche di giorno sto benissimo) e conosco ed utilizzo :xantergel,”visco..qualchecosa”(scusate ma non ricordo piu il nome del farmaco),visumetazone……..e da 7 –8 mesi “staziono” su 2 farmaci :
Per il giorno uso 2 volte al di (inizialmente mi avevano prescritto l’uso 4 volte al di’)KETOFIL 0,05%gel oftalmico
Per la notte uso LIPOVISC gel oftalmico.
Questi ultimi due medicinali si sono rivelati leggermente migliori rispetto ai precedenti,ma il problema non e’ risolto,al massimo ho la fortuna di stare bene,senza ricadute,per circa 2 mesi,poi arriva la notte fatidica e si ricomincia da capo.
L’ultimo episodio,in forma piu leggera, risale a 2 giorni fa.
Il risveglio a volte terrorizza,perche e’ anche il momento in cui si riaprono gli occhi;ho preso anche l’abitudine di “tirarmi la palpebra inferiore dell’occhio” prima di aprirlo e qualche volta funziona,purtroppo spesso è solo un pagliativo.
Ho letto le risposte che avete dato ad alcuni pazienti,ma pur cercando di farne tesoro,credo di aver bisogno di altre indicazioni.
EX fumatore (ho smesso un anno e mezzo fa)negli anni ho sofferto di :
-Ulcera duodenale (tutt’ora a volte prendo dei farmaci per i cambi di stagione)
A seguito delle ultime analisi del sangue e delle urine di questo anno, non risultano ad oggi problemi di nessun tipo,sono pero’ un po obeso e con la pressione leggermente altalenante (mia madre soffre di pressione alta) ed in famiglia il diabete era una malattia di cui soffrivano sia mia nonno paterno che materno.
Cordiali saluti e un sincero apprezzamento per il lavoro che svolgete.
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissimo,
se non ho capito male lei ha delle erosioni epiteliali corneali recidivanti di Franceschetti!
Le erosioni recidivanti si presentano negli occhi che hanno sofferto di un’improvvisa e lineare
abrasione corneale come ad esempio una ferita da unghiata (classicamente causata da bambini piccoli ai genitori o ai parenti più stretti) o da foglio di carta. Il trauma causa un’abrasione dell’epitelio che si cicatrizza velocemente e non lascia alcuna evidenza clinica del
danno. Dopo un intervallo di tempo che può variare da pochi giorni ad anni, i sintomi improvvisamente riappaiono in assenza di ovvie cause. In molti casi si cicatrizzano velocemente ma periodicamente si ripresentano.
È stato dimostrato che il difetto anatomico di queste lesioni è dovuto ad un’alterata coesione dell’epitelio corneale ai sottostanti strati (membrana basale e membrana di Bowman) per alterazioni della membrana basale e delle giunzioni cellulari (desmosomi).
Distrofie corneali come le distrofie ad impronta digitale (‘map-dot-fingerprint dystrophies’)nelle quali la membrana basale dell’epitelio è similmente alterata, possono essere la causa di erosioni recidivanti. Similmente queste lesioni sono dovute, almeno in parte, alla presenza di un alterato complesso della membrana basale e alla presenza di un tessuto connettivo
interepiteliale e sottoepiteliale alterato provocando un disturbo dell’adesione dell’epitelio corneale.
Se le erosini recidivanti continuano,si può utilizzare una lente a contatto terapeutica idrofila, meglio se silicone idrogel che garantisce un alto ricambio di ossigeno. Questa dovrebbe proteggere l’epitelio dai possibili traumi che la palpebra potrebbe causare durante gli ammiccamenti e prevenire che l’epitelio si attacchi alla congiuntiva tarsale,cosa che capita duranteil sonno.
La lente a contatto dovrebbe essere esaminata dopo 24 ore, 1 settimana ed 1 mese. Se ben sopportata
la lente a contatto dovrebbe essere lasciata per almeno due mesi per favorire l’adesione dell’epitelio alla membrana basale. Dopo avere tolto la lente a contatto si consiglia di mettere la pomata lubrificante
alla sera per mesi.
Altra via terapeutica parachirurgica è anche la PTK o cheratectomia fototerapeutica che è una tecnica che viene utilizzata per asportare tessuto corneale alterato nelle sue caratteristiche di trasparenza e regolarità. Può essere utilizzata dopo chirurgia fotorefrattiva (smoothing) per migliorarne i risultati o come mezzo terapeutico per alcuna patologie corneali come ad es. le erosioni corneali recidivanti della fattispecie.
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.



Un caro saluto.
[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buongiorno prof.Siravo;
non e' solo per ringraziarla della sua esauriente risposta,ovviamente non saro' io a decidere quale dei due tipi di cura adottare ma mi rimettero' ad un nuovo consulto che avrei voluto fosse presso uno dei suoi studi in Toscana.
Putroppo per gravi motivi economici(perdita del lavoro)non posso sperare al momento, di venirla a trovare, ma vorrei approfittare ancora della sua cortesia per chiederle se puo' segnalarmi lo studio "convenzionato" di un suo collega che eserciti nella zona di Cremona,Brescia,Bergamo o zone limitrofe a queste città.
Le auguro una buona giornata.
[#3]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
CARISSIMO,
PROVI AD INFORMARSI ALLA CASA DI CURA SAN CAMILLO
VIA MANTOVA 113 CREMONA
Centralino :
0372567111 per informazioni generali
CHIEDENDO SE L'U.O.OCULISTICA E' CONVENZIONATA
U.O. di Oculistica
Responsabile: Dr. Roberto Carnevali
Medici collaboratori:
Dr. Enzo Miori
Dr. Giovanni Morandi
Dr. Carlo Maria Rossi

UN CARO SALUTO
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