Gonfiore zona perioculare
Buongiorno,
ho 34 anni e soffro da 5 anni di diabete insulino-dipendente, e, all'incirca dallo stesso periodo, soffro anche di dermatite seborroica.
Negli ultimi 6 mesi, mi capita spesso di svegliarmi con gli occhi gonfi nella zona perioculare, e spesso sono presenti piccole vescicole sotto l'occhio... assomigliano alle vesciche da scottatura: sembrano piene d'acqua. Nel corso però di qualche ora, o della giornata svaniscono, lasciando la zona perioculare leggermente gonfia, come si mi fossi sempre appena alzato.
Altre volte, invece, l'occhio è gonfio soprattutto nella parte sotto, con borse gonfie e rugose, che mi danno un aspetto senile.
La sensazione dell'occhio, invece è di secchezza, e a volte prurito.
Ho fatto prove allergologiche, ma non sono risultato positivo a nulla.
Un paio di volte sono andato al pronto soccorso oculistico, e mi hanno diagnosticato una congiuntivite, prescrivendomi dell'oxocin, col quale sono migliorato, ma il problema torna a riproporsi ormai quasi costantemente.
Vorrei, se fosse possibile, eliminare il problema alla radice, o almeno capire cosa mi provoca queste reazione, e se c'è una cura.
Grazie mille
ho 34 anni e soffro da 5 anni di diabete insulino-dipendente, e, all'incirca dallo stesso periodo, soffro anche di dermatite seborroica.
Negli ultimi 6 mesi, mi capita spesso di svegliarmi con gli occhi gonfi nella zona perioculare, e spesso sono presenti piccole vescicole sotto l'occhio... assomigliano alle vesciche da scottatura: sembrano piene d'acqua. Nel corso però di qualche ora, o della giornata svaniscono, lasciando la zona perioculare leggermente gonfia, come si mi fossi sempre appena alzato.
Altre volte, invece, l'occhio è gonfio soprattutto nella parte sotto, con borse gonfie e rugose, che mi danno un aspetto senile.
La sensazione dell'occhio, invece è di secchezza, e a volte prurito.
Ho fatto prove allergologiche, ma non sono risultato positivo a nulla.
Un paio di volte sono andato al pronto soccorso oculistico, e mi hanno diagnosticato una congiuntivite, prescrivendomi dell'oxocin, col quale sono migliorato, ma il problema torna a riproporsi ormai quasi costantemente.
Vorrei, se fosse possibile, eliminare il problema alla radice, o almeno capire cosa mi provoca queste reazione, e se c'è una cura.
Grazie mille
[#2]
Utente
Carissimo dott. Siravo,
intanto grazie molte per la risposta... Ho cercato di documentarmi sulla blefarocongiuntivite reattiva, ma, mi scusi la mia ignoranza, non riesco a capire cosa intende per reattiva: che è cronica?
Ho letto che possono essere causate da streptococco.
Mi chiedo quale sia la cosa migliore da fare a questo punto... E soprattutto come mai al pronto soccorso oculistico non mi abbiano detto altro che era una banale congiuntivite.
Ci vogliono esami specifici da fare per determinare con esattezza il caso.
La ringrazio ancora per l'aiuto.
Un saluto
intanto grazie molte per la risposta... Ho cercato di documentarmi sulla blefarocongiuntivite reattiva, ma, mi scusi la mia ignoranza, non riesco a capire cosa intende per reattiva: che è cronica?
Ho letto che possono essere causate da streptococco.
Mi chiedo quale sia la cosa migliore da fare a questo punto... E soprattutto come mai al pronto soccorso oculistico non mi abbiano detto altro che era una banale congiuntivite.
Ci vogliono esami specifici da fare per determinare con esattezza il caso.
La ringrazio ancora per l'aiuto.
Un saluto
[#3]
Oculista
Carissimo,
la blefarite seborroica e la disfunzione delle ghiandole di Meibomio (meibomite) rappresentano due forme di blefarite cronica.
La blefarite seborroica spesso si associa con dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto. Si verifica una colonizzazione batterica secondaria sulle squame che si trovano sul margine palpebrale. La disfunzione delle ghiandole di Meibomio è provocata da una secrezione anomala di tali ghiandole ed è spesso associata con l'acne rosacea.
Prurito, bruciore e arrossamento del margine palpebrale, edema palpebrale, perdita delle ciglia, irritazione congiuntivale con lacrimazione e fotofobia. Nella blefarite ulcerativa si formano piccole pustole nei follicoli ciliari che alla fine si aprono formando ulcere superficiali. Compaiono croste aderenti che quando vengono rimosse lasciano una superficie sanguinante. Durante il sonno le palpebre si incollano tra di loro a causa dell'essiccazione delle secrezioni. La blefarite ulcerativa può recidivare e talvolta provoca perdita delle ciglia e cicatrici palpebrali.
Nella forma seborroica si formano delle squame untuose, facilmente rimuovibili lungo i margini palpebrali. Nella disfunzione delle ghiandole di Meibomio, l'orifizio delle ghiandole è ispessito (tappato) da un tappo simile a cera indurita. Molti pazienti con blefarite seborroica e disfunzione delle ghiandole di Meibomio presentano una cheratite secca secondaria , che provoca prurito, bruciore e sensazione di corpo estraneo. È comune la storia di orzaioli ripetuti e di calazi. Le riacutizzazioni della forma seborroica e della disfunzione delle ghiandole di Meibomio sono fastidiose e sgradevoli ma non provocano cicatrici corneali centrali o perdita visiva.
La blefarite ulcerativa è trattata con pomate antibiotiche (p. es., bacitracina/polimixina B o gentamicina 0,3% qid al giorno per 7-10 gg). I pazienti devono essere avvertiti del fatto che entrambi i tipi di blefarite cronica sono recidivanti e di difficile trattamento. La terapia per la blefarite seborroica è diretta a migliorare l'igiene palpebrale e consiste nello strofinare il margine palpebrale ogni giorno con un tampone di cotone bagnato in una soluzione diluita di shampoo per bambini (2-3 gocce in 1/2 tazza di acqua tiepida). Talvolta può essere indicata l'applicazione locale di una pomata antibiotica (bacitracina/polimixina B o sulfacetamide sodica 10% bid per 3 mesi). La blefarite seborroica richiede anche l'esame del viso e del cuoio capelluto .
La terapia della disfunzione delle ghiandole di Meibomio è diretta alla normalizzazione della secrezione ghiandolare, p. es., con la somministrazione di tetracicline (doxyciclina 100 mg PO bid ridotta gradualmente in 3-4 mesi). Compresse calde possono sciogliere i tappi grassosi e permettere alle secrezioni ritenute nei dotti ghiandolari, di fuoriuscire e coprire la superficie oculare.
Un caro saluto.
[#4]
Utente
Carissimo dott. Siravo,
la ringrazio molto per la risposta esaustiva... Direi che non mi rimane altro che fare delle visite specialistiche approfondite per capire di che tipo di blefarite si tratti.
Peccato che lei sia lontano dal mio luogo di residenza!
La ringrazio sentitamente, un saluto
la ringrazio molto per la risposta esaustiva... Direi che non mi rimane altro che fare delle visite specialistiche approfondite per capire di che tipo di blefarite si tratti.
Peccato che lei sia lontano dal mio luogo di residenza!
La ringrazio sentitamente, un saluto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.5k visite dal 02/05/2010.
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