Riduzione campo visivo unilaterale
Salve Gentile Medico,
a fine Gennaio mi sono deciso di attenzionare un disturbo che mi pare di avere da molto tempo,credo anche piu di un anno se non da sempre,riguardante una riduzione del campo visivo in occhio sinistro.
Ho già fatto molti controlli, allego anche il link di una domanda posta in precedenza in neurologia:
https://www.medicitalia.it/consulti/neurologia/128105-compressione-chiasma-ottico.html
Dopo un ricovero in Neurologia e accertamenti fatti negativi (TC Cranio, RMN encefalo, ENA-ANA, valutazioni neurologiche ecc)mi hanno dimesso rimandando la diagnosi all'oculistica,anche qui molti esami negativi (Fluorangiografia, OCT, esame del fondo, della pressione, del visus ecc) tranne ovviamente quello del campo visivo che effettuato per ben 3 volte risulta alterato come una QUADRANTOPSIA SUPERO TEMPORALE, la sensazione soggettiva è che il disturbo sia in stretto conttatto con la luce circostante,con luce forte mi sembra addirittura che mi manchi metà di campo,con luce tenue o buio,tale campo finalmente compare...Adesso i medici non sanno darmi risposta alla causa del mio disturbo, ho fatto anche un ecodoppler per verificare la salute dei vasi che portano il sangue alla testa ed è tutto nella norma, adesso invece mi hanno detto di fare un altro esame che mi spaventa molto, i Potenziali Evocati Visivi, so che tali esami sono in stretto contatto con malattie molto gravi,quali la Sclerosi Multipla, pertanto vorrei chiederle un parere, secondo lei con un disturbo simile, che dura da tempo senza dar particolare fastidio,con esami oculistici e neurologici finora negativi, può rappresentare un grave rischio patologico? ipotesi come trauma infantile, la classica pallonata in faccia, o lesioni ischemiche pregresse,ormai ferme, o difetto congenito visivo, sono in qualche modo papabili? lesioni da neurite ottica non curata? insomma non voglio una diagnosi,che ovviamente le è impossibile fornirmi,ma tutte le eventuali ipotesi riscontrabili nel caso di un PEV negativo o peggio nel caso di PEV positivo,
grazie spero arrivi presto la sua risposta.
a fine Gennaio mi sono deciso di attenzionare un disturbo che mi pare di avere da molto tempo,credo anche piu di un anno se non da sempre,riguardante una riduzione del campo visivo in occhio sinistro.
Ho già fatto molti controlli, allego anche il link di una domanda posta in precedenza in neurologia:
https://www.medicitalia.it/consulti/neurologia/128105-compressione-chiasma-ottico.html
Dopo un ricovero in Neurologia e accertamenti fatti negativi (TC Cranio, RMN encefalo, ENA-ANA, valutazioni neurologiche ecc)mi hanno dimesso rimandando la diagnosi all'oculistica,anche qui molti esami negativi (Fluorangiografia, OCT, esame del fondo, della pressione, del visus ecc) tranne ovviamente quello del campo visivo che effettuato per ben 3 volte risulta alterato come una QUADRANTOPSIA SUPERO TEMPORALE, la sensazione soggettiva è che il disturbo sia in stretto conttatto con la luce circostante,con luce forte mi sembra addirittura che mi manchi metà di campo,con luce tenue o buio,tale campo finalmente compare...Adesso i medici non sanno darmi risposta alla causa del mio disturbo, ho fatto anche un ecodoppler per verificare la salute dei vasi che portano il sangue alla testa ed è tutto nella norma, adesso invece mi hanno detto di fare un altro esame che mi spaventa molto, i Potenziali Evocati Visivi, so che tali esami sono in stretto contatto con malattie molto gravi,quali la Sclerosi Multipla, pertanto vorrei chiederle un parere, secondo lei con un disturbo simile, che dura da tempo senza dar particolare fastidio,con esami oculistici e neurologici finora negativi, può rappresentare un grave rischio patologico? ipotesi come trauma infantile, la classica pallonata in faccia, o lesioni ischemiche pregresse,ormai ferme, o difetto congenito visivo, sono in qualche modo papabili? lesioni da neurite ottica non curata? insomma non voglio una diagnosi,che ovviamente le è impossibile fornirmi,ma tutte le eventuali ipotesi riscontrabili nel caso di un PEV negativo o peggio nel caso di PEV positivo,
grazie spero arrivi presto la sua risposta.
[#1]
Oculista
Carissimo,
la TC è un'esame che dà una evidenza su problematiche più o meno grossolane nella fattispecie(masse tumorali,emorragie etc.etc).
La RMN riesce a dare dettagli maggiori per strutture come la sostanza bianca del cervello ed anche per distretti quale quello ipofisario.
Un caro saluto
la TC è un'esame che dà una evidenza su problematiche più o meno grossolane nella fattispecie(masse tumorali,emorragie etc.etc).
La RMN riesce a dare dettagli maggiori per strutture come la sostanza bianca del cervello ed anche per distretti quale quello ipofisario.
Un caro saluto
[#2]
Utente
Gentile Prof. Siravo,
la ringrazio per la risposta a dir poco immediata,noto però che non sia la risposta appropriata che cercavo, volevo sapere quali patologie potrebbero emergere da un PEV alterato, spalleggiato da tanti esami importanti nella norma,come la RMN per la neurologia e l'OCT e la Fluorangiografia per l'oculistica.
la ringrazio per la risposta a dir poco immediata,noto però che non sia la risposta appropriata che cercavo, volevo sapere quali patologie potrebbero emergere da un PEV alterato, spalleggiato da tanti esami importanti nella norma,come la RMN per la neurologia e l'OCT e la Fluorangiografia per l'oculistica.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 7.1k visite dal 22/04/2010.
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