Astigmatismo lieve e lente a contatto
Salve, l'oculista mi ha detto che sull'occhio dx ho un lieve astigmatismo compreso tra -0.50 e -0.75 con asse 90°, mentre sull'occhio sx non ho nulla.
Ho comprato una lente a contatto da -0.75 ed ho provato a metterla (ovviamente solo dull'occhio dx).
Quello che mi succede è che se guardo solo con l'occhio dx, sembra molto nitida l'immagine, ma se guardo con entrambi gli occhi, ho un disturbo non indifferente come quello che si ha quando si mettono gli occhiali di un'altra persona.
Come mai? quale può essere il problema?
Forse è troppo forte la lente per il mio difetto? oppure mi ci devo abituare?
grazie
Ho comprato una lente a contatto da -0.75 ed ho provato a metterla (ovviamente solo dull'occhio dx).
Quello che mi succede è che se guardo solo con l'occhio dx, sembra molto nitida l'immagine, ma se guardo con entrambi gli occhi, ho un disturbo non indifferente come quello che si ha quando si mettono gli occhiali di un'altra persona.
Come mai? quale può essere il problema?
Forse è troppo forte la lente per il mio difetto? oppure mi ci devo abituare?
grazie
[#3]
Oculista
Carissima,
la CICLOPLEGIA è realmente ben altra cosa!!!
Le visite refrattive,specialmente specialmente se esistono spasmi accomdativi,devono essre effettuate in CICLOPLEGIA TOTALE!
I farmaci dotati di attività cicloplegica disponibili sono l’atropina, l‘omatropina,il ciclopentolato e la tropicamide. Per ottenere una cicloplegia profonda e stabile SI FIGURI che la tecnica più sicura consiste nell’instillazione di una goccia di atropina allo
0,5% 2 volte al giorno per 5 giorni prima dell’esame. La cicloplegia che si ottiene in questo modo è praticamente totale e poco fluttuante; purtroppo ha l’inconveniente
di alterare la visione per una e a volte due settimane, in quanto la paralisi del muscolo ciliare permane per altri 8-10 giorni. Pertanto è un provvedimento che viene riservato solo a casi particolari o dubbi, in cui sia assolutamente indispensabile una abolizione pressoché totale della capacità accomodativa(OVVIAMENTE MASSIME IN OFTALMOLOGIA PEDIATRICA!!). Tuttavia, è un poco meno efficace in occhi fortemente pigmentati. Non è invece avveduto,né dà particolari vantaggi, impiegare la concentrazione all’ 1%, a causa dei possibili effetti tossici sistemici.
Il protocollo attualmente più seguito per ottenere una cicloplegia abbastanza marcata consiste nell’uso di farmaci di sintesi,il ciclopentolato o la tropicamide;
alcuni rifrazionisti preferiscono associare i due farmaci, ma non vi è una chiara dimostrazione che questa associazione sia realmente vantaggiosa, salvo che nelle
iridi scure, ove trova impiego elettivo.
Il ciclopentolato all’1% dà una paralisi dell’accomodazione rapida e paragonabile
a quella ottenuta con l’atropina.
Normalmente sono sufficienti 2-3 instillazioni a distanza di 30-45 minuti, e il massimo dell’effetto è raggiunto dopo circa 2 ore. La paralisi accomodativa dura da 6 a 24 ore. Data la sua potente azione e la sua durata relativamente limitata, il ciclopentolato è il farmaco di scelta quando si voglia ottenere una cicloplegia marcata ed eliminare praticamente ogni residuo accomodativo. È quindi il farmaco più indicato in chirurgia rifrattiva,
anche perché raramente dà reazioni allergiche.
Come già sottolineato, in soggetti in età infantile può dare reazioni di tipo psicotico, mentre negli adulti può provocare leggeri stati di ottundimento del sensorio, sensazione di vertigine, raramente acufeni e cenestopatie.
Per le schiascopie di routine, specie quelle fatte per prescrivere occhiali, nelle quali non è richiesta una paralisi accomodativa particolarmente marcata, viene
largamente impiegata la tropicamide,che ha il vantaggio di una azione rapida e poco duratura. Instillata all’1% ogni 10-15 minuti per 4-6 volte (riducendo la
frequenza con l’aumentare dell’età), mantiene una buona paralisi per circa 30-40 minuti, tempo sufficiente per un accurato e completo esame rifrattivo. La durata
d’azione è di 2-6 ore, consentendo quindi al paziente di tornare rapidamente alle sue occupazioni. La maneggevolezza della tropicamide, la breve durata d’azione
e la rara incidenza di affetti collaterali o sistemici (è però forse lievemente più allergogena del ciclopentolato), ne fanno il farmaco di scelta per praticare cicloplegie negli studi e ambulatori oftalmici.
Tuttavia, la breve durata d’azione richiede che l’esame venga praticato al tempo stabilito; in caso di contrattempi o ritardi,l’unica cosa da fare è continuare la somministrazione al ritmo di una goccia ogni 10-15 minuti, sino a che non si inizia l’esame.
Quindi capisce che la cicloplegia non è una goccia e VAI,altrimenti in questi modi i falsi positivi DA SPASMI ACCOMODATIVI più o meno marcatai fanno avere valori fluttuanti refrattivi e qundi NON VERI!!!!
Un caro saluto
la CICLOPLEGIA è realmente ben altra cosa!!!
Le visite refrattive,specialmente specialmente se esistono spasmi accomdativi,devono essre effettuate in CICLOPLEGIA TOTALE!
I farmaci dotati di attività cicloplegica disponibili sono l’atropina, l‘omatropina,il ciclopentolato e la tropicamide. Per ottenere una cicloplegia profonda e stabile SI FIGURI che la tecnica più sicura consiste nell’instillazione di una goccia di atropina allo
0,5% 2 volte al giorno per 5 giorni prima dell’esame. La cicloplegia che si ottiene in questo modo è praticamente totale e poco fluttuante; purtroppo ha l’inconveniente
di alterare la visione per una e a volte due settimane, in quanto la paralisi del muscolo ciliare permane per altri 8-10 giorni. Pertanto è un provvedimento che viene riservato solo a casi particolari o dubbi, in cui sia assolutamente indispensabile una abolizione pressoché totale della capacità accomodativa(OVVIAMENTE MASSIME IN OFTALMOLOGIA PEDIATRICA!!). Tuttavia, è un poco meno efficace in occhi fortemente pigmentati. Non è invece avveduto,né dà particolari vantaggi, impiegare la concentrazione all’ 1%, a causa dei possibili effetti tossici sistemici.
Il protocollo attualmente più seguito per ottenere una cicloplegia abbastanza marcata consiste nell’uso di farmaci di sintesi,il ciclopentolato o la tropicamide;
alcuni rifrazionisti preferiscono associare i due farmaci, ma non vi è una chiara dimostrazione che questa associazione sia realmente vantaggiosa, salvo che nelle
iridi scure, ove trova impiego elettivo.
Il ciclopentolato all’1% dà una paralisi dell’accomodazione rapida e paragonabile
a quella ottenuta con l’atropina.
Normalmente sono sufficienti 2-3 instillazioni a distanza di 30-45 minuti, e il massimo dell’effetto è raggiunto dopo circa 2 ore. La paralisi accomodativa dura da 6 a 24 ore. Data la sua potente azione e la sua durata relativamente limitata, il ciclopentolato è il farmaco di scelta quando si voglia ottenere una cicloplegia marcata ed eliminare praticamente ogni residuo accomodativo. È quindi il farmaco più indicato in chirurgia rifrattiva,
anche perché raramente dà reazioni allergiche.
Come già sottolineato, in soggetti in età infantile può dare reazioni di tipo psicotico, mentre negli adulti può provocare leggeri stati di ottundimento del sensorio, sensazione di vertigine, raramente acufeni e cenestopatie.
Per le schiascopie di routine, specie quelle fatte per prescrivere occhiali, nelle quali non è richiesta una paralisi accomodativa particolarmente marcata, viene
largamente impiegata la tropicamide,che ha il vantaggio di una azione rapida e poco duratura. Instillata all’1% ogni 10-15 minuti per 4-6 volte (riducendo la
frequenza con l’aumentare dell’età), mantiene una buona paralisi per circa 30-40 minuti, tempo sufficiente per un accurato e completo esame rifrattivo. La durata
d’azione è di 2-6 ore, consentendo quindi al paziente di tornare rapidamente alle sue occupazioni. La maneggevolezza della tropicamide, la breve durata d’azione
e la rara incidenza di affetti collaterali o sistemici (è però forse lievemente più allergogena del ciclopentolato), ne fanno il farmaco di scelta per praticare cicloplegie negli studi e ambulatori oftalmici.
Tuttavia, la breve durata d’azione richiede che l’esame venga praticato al tempo stabilito; in caso di contrattempi o ritardi,l’unica cosa da fare è continuare la somministrazione al ritmo di una goccia ogni 10-15 minuti, sino a che non si inizia l’esame.
Quindi capisce che la cicloplegia non è una goccia e VAI,altrimenti in questi modi i falsi positivi DA SPASMI ACCOMODATIVI più o meno marcatai fanno avere valori fluttuanti refrattivi e qundi NON VERI!!!!
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 02/04/2010.
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