Drusen maculare
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Oculista
Carissima,
le drusen sono piccoli depositi biancastri (raccolta di depositi lipidici) al di sotto dell'epitelio pigmentato retinico di materiale prevalentemente lipidico con scarsa componente infiammatoria. Si trovano sulla papilla o tra l' epitelio pigmentato e la coroide. Frequenti dopo i 60 anni sono presenti in grande quantità nella degenerazione maculare senile inoltre sono considerate uno stadio precoce di alcune forme di degenerazione maculare retinica.
Quindi possiamo considerare le drusen, (o corpi collodi, da cui la dizione “DMS colloide” con cui viene definita questo tipo di DMS secca)dei depositi tondeggianti giallastri a livello profondo della retina del polo posteriore (tra la membrana di Bruch e l’epitelio pigmentato) espressione di un alterato metabolismo dei fotorecettori e vengono classicamente distinte in drusen dure (hard drusen) e drusen molli (soft drusen) . Le drusen possono rimanere invariate per anni, senza nessuna sintomatologia o evolvere, verso la forma atrofica o dar luogo alla forma essudativa.
Le drusen dure (hard drusen) sono più piccole di 63 µ, in genere isolate, a margini netti, senza tendenza alla confluenza, e sono costituite di materiale ialino. Comunemente presenti in tutte le età, sono asintomatiche tanto che la loro prevalenza ed incidenza non è correlata con la DMS e loro unica presenza non è sufficiente per porre diagnosi di DMS. Le drusen dure non sono associate ad un aumentato rischio di neovascolarizzazione coroideale e alla fluorangiografia appaiono inizialmente ipofluorescenti con effetto finestra e per diventare debolemente iperfluorescenti nelle fasi tardive.
Le drusen molli sono generalemente (multiple di differenza grandezza, più grandi di 63 µ, a margini sfumati con tendenza alla confluenza costituite di materiale lipidico), sono sintomatiche (associate spesso a metamorfopsia e/o riduzione del visus) e la loro presenza è strettamente correlata con la DMS. Le drusen soft sono associate , ad alterazioni dell’epitelio pigmentato retinico(EPR), dell’ atrofia a carta geografica della macula ed ad un aumentato rischio di neovascolarizzazione corioretinica. Alla fluorangiografia inizialmente iperfluorescenti e diventano ipofluorescenti nelle fasi tardive.
Dato che il il fumo di sigaretta e l'ipercolesterolemia sono considerati rilevati fattori di rischio per lo sviluppo di DMS, è indispensabile smettere di fumare e seguire una dieta equilibrata come al punto seguente
• dieta sappiamo che i radicali liberi, che danneggiano i fotorecettori e l'epitelio pigmentato retinico, giocano senz'altro un ruolo importante nella formazione della degenerazione maculare. Per questo motivo viene consigliata una dieta bilanciata per limitare i grassi saturi ed il colesterolo, che riducono l'azione dei radicali liberi, ricca di frutta e di verdura a foglia verde (cavoli, spinaci , broccoletti, la lattuga romana, i broccoli, le zucchine, il mais, i piselli e i cavolini di Bruxelles), il tuorlo dell'uovo e alcuni tipi di frutta (come kiwi e arance).
• controllo della pressione sanguigna nei valori normali, e mantenere limitato l’apporto di alcool.
• ridurre l’esposizione alla luce luce solare. In relazione alla potenzialità degenerativa sulla retina della radiazione ultravioletta è utile proteggere sempre gli occhi con occhiali ad alta protezione per tali radiazione (non sempre quelli da sole lo sono adeguatamente) e per lo stesso motivo utilizzare cappelli con visiera per proteggere gli occhi dai raggi del sole diretti o riflessi.
• effettuare un controllo oculistico accurato del fondo oculare almeno 1 volta ogni 6mesi ed una volta l'anno una FAG ed un OCT!!
Un caro saluto.
le drusen sono piccoli depositi biancastri (raccolta di depositi lipidici) al di sotto dell'epitelio pigmentato retinico di materiale prevalentemente lipidico con scarsa componente infiammatoria. Si trovano sulla papilla o tra l' epitelio pigmentato e la coroide. Frequenti dopo i 60 anni sono presenti in grande quantità nella degenerazione maculare senile inoltre sono considerate uno stadio precoce di alcune forme di degenerazione maculare retinica.
Quindi possiamo considerare le drusen, (o corpi collodi, da cui la dizione “DMS colloide” con cui viene definita questo tipo di DMS secca)dei depositi tondeggianti giallastri a livello profondo della retina del polo posteriore (tra la membrana di Bruch e l’epitelio pigmentato) espressione di un alterato metabolismo dei fotorecettori e vengono classicamente distinte in drusen dure (hard drusen) e drusen molli (soft drusen) . Le drusen possono rimanere invariate per anni, senza nessuna sintomatologia o evolvere, verso la forma atrofica o dar luogo alla forma essudativa.
Le drusen dure (hard drusen) sono più piccole di 63 µ, in genere isolate, a margini netti, senza tendenza alla confluenza, e sono costituite di materiale ialino. Comunemente presenti in tutte le età, sono asintomatiche tanto che la loro prevalenza ed incidenza non è correlata con la DMS e loro unica presenza non è sufficiente per porre diagnosi di DMS. Le drusen dure non sono associate ad un aumentato rischio di neovascolarizzazione coroideale e alla fluorangiografia appaiono inizialmente ipofluorescenti con effetto finestra e per diventare debolemente iperfluorescenti nelle fasi tardive.
Le drusen molli sono generalemente (multiple di differenza grandezza, più grandi di 63 µ, a margini sfumati con tendenza alla confluenza costituite di materiale lipidico), sono sintomatiche (associate spesso a metamorfopsia e/o riduzione del visus) e la loro presenza è strettamente correlata con la DMS. Le drusen soft sono associate , ad alterazioni dell’epitelio pigmentato retinico(EPR), dell’ atrofia a carta geografica della macula ed ad un aumentato rischio di neovascolarizzazione corioretinica. Alla fluorangiografia inizialmente iperfluorescenti e diventano ipofluorescenti nelle fasi tardive.
Dato che il il fumo di sigaretta e l'ipercolesterolemia sono considerati rilevati fattori di rischio per lo sviluppo di DMS, è indispensabile smettere di fumare e seguire una dieta equilibrata come al punto seguente
• dieta sappiamo che i radicali liberi, che danneggiano i fotorecettori e l'epitelio pigmentato retinico, giocano senz'altro un ruolo importante nella formazione della degenerazione maculare. Per questo motivo viene consigliata una dieta bilanciata per limitare i grassi saturi ed il colesterolo, che riducono l'azione dei radicali liberi, ricca di frutta e di verdura a foglia verde (cavoli, spinaci , broccoletti, la lattuga romana, i broccoli, le zucchine, il mais, i piselli e i cavolini di Bruxelles), il tuorlo dell'uovo e alcuni tipi di frutta (come kiwi e arance).
• controllo della pressione sanguigna nei valori normali, e mantenere limitato l’apporto di alcool.
• ridurre l’esposizione alla luce luce solare. In relazione alla potenzialità degenerativa sulla retina della radiazione ultravioletta è utile proteggere sempre gli occhi con occhiali ad alta protezione per tali radiazione (non sempre quelli da sole lo sono adeguatamente) e per lo stesso motivo utilizzare cappelli con visiera per proteggere gli occhi dai raggi del sole diretti o riflessi.
• effettuare un controllo oculistico accurato del fondo oculare almeno 1 volta ogni 6mesi ed una volta l'anno una FAG ed un OCT!!
Un caro saluto.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 28k visite dal 29/03/2010.
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