Ho fatto gli occhiali ma vedo male
Buongiorno ho 34 anni, un bambino di 3 e lavoro al pc (con schermo LCD) ho sempre visto bene, anche se dai tempi della scuola ho avuto nei periodi di maggiore stanchezza. Le visite oculistiche non hanno mai rilevato nulla e le facevo con cadenza di c.a. ogni 3 anni.
Da circa 4 mesi accuso verso fine serata, occhi arrossati (nella parte esposta, e non internamente alla palpebra - nel senso che si vede il "disegno" delle palpebre sul bianco dell'occhio) e fatica a tenere a fuoco testi e immagini.
Mi spiego meglio: vedo bene, poi gradualmente perdo la messa a fuoco, poi mi sforzo e la riprendo, poi mi bruciano gli occhi, li chiudo stretti e mi da sollievo e poi fatico a guardare ovunque e il susseguirsi degli eventi appena descritti si ripete. La luce è una tortura.
Ho fatto una visita oculistica in ospedale e mi hanno detto che sono leggermente ipermetrope. Per questo mi ha prescritto l'uso degli occhiali per la lettura ed il pc (+0.75 per occhio).
Dopo un po' di tentennamenti, non avendo mai messo occhiali prima di allora li ho fatti con lente antiriflesso. Da un mese a questa parte li indosso cercando di tenerli, ma sono infastidita dalla visuale ingrandita e mi fanno male e quindi li devo togliere...e mi sembra di vedere meglio senza. Poi li rimetto, lì per lì mi sembra di vedere meglio ma dopo pochissimo vedo di nuovo male...e li ritolgo. Questo in continuazione.
Aggiungo che una cosa che mi da molta noia in ufficio sono i neon e preferisco stare con la luce bassa e che il monitor un 15" lo tengo costantemente con sfondo grigio da sempre (non tollero la luce sparata del fondo bianco)e con la luminosità bassissima in quanto non sopporto la luce diretta.
Non so se può essere utile, ma ho gli occhi di colore verde e per il resto sono in buona salute.
Mi piacerebbe avere una vostra opinione.
Grazie sin d'ora...a chi mi vorrà rispondere.
Da circa 4 mesi accuso verso fine serata, occhi arrossati (nella parte esposta, e non internamente alla palpebra - nel senso che si vede il "disegno" delle palpebre sul bianco dell'occhio) e fatica a tenere a fuoco testi e immagini.
Mi spiego meglio: vedo bene, poi gradualmente perdo la messa a fuoco, poi mi sforzo e la riprendo, poi mi bruciano gli occhi, li chiudo stretti e mi da sollievo e poi fatico a guardare ovunque e il susseguirsi degli eventi appena descritti si ripete. La luce è una tortura.
Ho fatto una visita oculistica in ospedale e mi hanno detto che sono leggermente ipermetrope. Per questo mi ha prescritto l'uso degli occhiali per la lettura ed il pc (+0.75 per occhio).
Dopo un po' di tentennamenti, non avendo mai messo occhiali prima di allora li ho fatti con lente antiriflesso. Da un mese a questa parte li indosso cercando di tenerli, ma sono infastidita dalla visuale ingrandita e mi fanno male e quindi li devo togliere...e mi sembra di vedere meglio senza. Poi li rimetto, lì per lì mi sembra di vedere meglio ma dopo pochissimo vedo di nuovo male...e li ritolgo. Questo in continuazione.
Aggiungo che una cosa che mi da molta noia in ufficio sono i neon e preferisco stare con la luce bassa e che il monitor un 15" lo tengo costantemente con sfondo grigio da sempre (non tollero la luce sparata del fondo bianco)e con la luminosità bassissima in quanto non sopporto la luce diretta.
Non so se può essere utile, ma ho gli occhi di colore verde e per il resto sono in buona salute.
Mi piacerebbe avere una vostra opinione.
Grazie sin d'ora...a chi mi vorrà rispondere.
[#1]
Oculista
Carissim,
verosimilmente sono sintomi di un astenopia accomodativa da mancata o errata correzione ametropica!!
Negli ipermetropi, l’acuità visiva può essere buona sia per lontano che per vicino ma il continuo sforzo di accomodazione dà luogo a diversi disturbi che prendono il nome di astenopia accomodativa. Essa comprende un senso di stanchezza agli occhi, cefalea (mal di testa) dopo la lettura, annebbiamento della vista, bruciori oculari, lacrimazione e facilità a sviluppare congiuntiviti.
In questi casi bisogna eliminare i falsi positivi da spasmi accomodativi,per dare UNA ESATTA CORREZIONE,facendo una visita oculistica refrattiva in CICLOPLEGIA TOTALE!!!
Un caro saluto
verosimilmente sono sintomi di un astenopia accomodativa da mancata o errata correzione ametropica!!
Negli ipermetropi, l’acuità visiva può essere buona sia per lontano che per vicino ma il continuo sforzo di accomodazione dà luogo a diversi disturbi che prendono il nome di astenopia accomodativa. Essa comprende un senso di stanchezza agli occhi, cefalea (mal di testa) dopo la lettura, annebbiamento della vista, bruciori oculari, lacrimazione e facilità a sviluppare congiuntiviti.
In questi casi bisogna eliminare i falsi positivi da spasmi accomodativi,per dare UNA ESATTA CORREZIONE,facendo una visita oculistica refrattiva in CICLOPLEGIA TOTALE!!!
Un caro saluto
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore, la ringrazio davvero molto per la risposta veloce e dettagliata.
...dato che sono un po' fifona...le volevo chiedere se l'esame ha delle controindicazioni. Ho letto che questo esame provoca una paralisi dell'accomodazione...questa azione termina e si esaurisce sempre con la fine dell'installazione della sostanza o può rimanere in azione per lungo tempo? E se sì per quanto in media? Questo esame di norma richiede uno o più giorni?
Ultima domanda: è consigliabile farlo in ospedale o uno studio privato inteso come al di fuori di una struttura ospedaliera?
Grazie infinite
...dato che sono un po' fifona...le volevo chiedere se l'esame ha delle controindicazioni. Ho letto che questo esame provoca una paralisi dell'accomodazione...questa azione termina e si esaurisce sempre con la fine dell'installazione della sostanza o può rimanere in azione per lungo tempo? E se sì per quanto in media? Questo esame di norma richiede uno o più giorni?
Ultima domanda: è consigliabile farlo in ospedale o uno studio privato inteso come al di fuori di una struttura ospedaliera?
Grazie infinite
[#3]
Oculista
Carissima,
lo faccio centanaia di volte!!
Le visite refrattive,specialmente ai bambini,devono essere effettuate in CICLOPLEGIA TOTALE!
I farmaci dotati di attività cicloplegica disponibili sono l’atropina, l‘omatropina,il ciclopentolato e la tropicamide. Per ottenere una cicloplegia profonda e stabile SI FIGURI che la tecnica più sicura consiste nell’instillazione di una goccia di atropina allo
0,5% 2 volte al giorno per 5 giorni prima dell’esame. La cicloplegia che si ottiene in questo modo è praticamente totale e poco fluttuante; purtroppo ha l’inconveniente
di alterare la visione per una e a volte due settimane, in quanto la paralisi del muscolo ciliare permane per altri 8-10 giorni. Pertanto è un provvedimento che viene riservato solo a casi particolari o dubbi, in cui sia assolutamente indispensabile una abolizione pressoché totale della capacità accomodativa(OVVIAMENTE MASSIME IN OFTALMOLOGIA PEDIATRICA!!). Tuttavia, è un poco meno efficace in occhi fortemente pigmentati. Non è invece avveduto,né dà particolari vantaggi, impiegare la concentrazione all’ 1%, a causa dei possibili effetti tossici sistemici.
Il protocollo attualmente più seguito per ottenere una cicloplegia abbastanza marcata consiste nell’uso di farmaci di sintesi,il ciclopentolato o la tropicamide;
alcuni rifrazionisti preferiscono associare i due farmaci, ma non vi è una chiara dimostrazione che questa associazione sia realmente vantaggiosa, salvo che nelle
iridi scure, ove trova impiego elettivo.
Il ciclopentolato all’1% dà una paralisi dell’accomodazione rapida e paragonabile
a quella ottenuta con l’atropina.
Normalmente sono sufficienti 2-3 instillazioni a distanza di 30-45 minuti, e il massimo dell’effetto è raggiunto dopo circa 2 ore. La paralisi accomodativa dura da 6 a 24 ore. Data la sua potente azione e la sua durata relativamente limitata, il ciclopentolato è il farmaco di scelta quando si voglia ottenere una cicloplegia marcata ed eliminare praticamente ogni residuo accomodativo. È quindi il farmaco più indicato in chirurgia rifrattiva,
anche perché raramente dà reazioni allergiche.
Come già sottolineato, in soggetti in età infantile può dare reazioni di tipo psicotico, mentre negli adulti può provocare leggeri stati di ottundimento del sensorio, sensazione di vertigine, raramente acufeni e cenestopatie.
Per le schiascopie di routine, specie quelle fatte per prescrivere occhiali, nelle quali non è richiesta una paralisi accomodativa particolarmente marcata, viene
largamente impiegata la tropicamide,che ha il vantaggio di una azione rapida e poco duratura. Instillata all’1% ogni 10-15 minuti per 4-6 volte (riducendo la
frequenza con l’aumentare dell’età), mantiene una buona paralisi per circa 30-40 minuti, tempo sufficiente per un accurato e completo esame rifrattivo. La durata
d’azione è di 2-6 ore, consentendo quindi al paziente di tornare rapidamente alle sue occupazioni. La maneggevolezza della tropicamide, la breve durata d’azione
e la rara incidenza di affetti collaterali o sistemici (è però forse lievemente più allergogena del ciclopentolato), ne fanno il farmaco di scelta per praticare cicloplegie negli studi e ambulatori oftalmici.
Tuttavia, la breve durata d’azione richiede che l’esame venga praticato al tempo stabilito; in caso di contrattempi o ritardi,l’unica cosa da fare è continuare la somministrazione al ritmo di una goccia ogni 10-15 minuti, sino a che non si inizia l’esame.
Quindi capisce che la cicloplegia non è una goccia e VAI,altrimenti in questi modi i falsi positivi DA SPASMI ACCOMODATIVI più o meno marcatai fanno avere valori fluttuanti refrattivi e qundi NON VERI!!!!
Un caro saluto
lo faccio centanaia di volte!!
Le visite refrattive,specialmente ai bambini,devono essere effettuate in CICLOPLEGIA TOTALE!
I farmaci dotati di attività cicloplegica disponibili sono l’atropina, l‘omatropina,il ciclopentolato e la tropicamide. Per ottenere una cicloplegia profonda e stabile SI FIGURI che la tecnica più sicura consiste nell’instillazione di una goccia di atropina allo
0,5% 2 volte al giorno per 5 giorni prima dell’esame. La cicloplegia che si ottiene in questo modo è praticamente totale e poco fluttuante; purtroppo ha l’inconveniente
di alterare la visione per una e a volte due settimane, in quanto la paralisi del muscolo ciliare permane per altri 8-10 giorni. Pertanto è un provvedimento che viene riservato solo a casi particolari o dubbi, in cui sia assolutamente indispensabile una abolizione pressoché totale della capacità accomodativa(OVVIAMENTE MASSIME IN OFTALMOLOGIA PEDIATRICA!!). Tuttavia, è un poco meno efficace in occhi fortemente pigmentati. Non è invece avveduto,né dà particolari vantaggi, impiegare la concentrazione all’ 1%, a causa dei possibili effetti tossici sistemici.
Il protocollo attualmente più seguito per ottenere una cicloplegia abbastanza marcata consiste nell’uso di farmaci di sintesi,il ciclopentolato o la tropicamide;
alcuni rifrazionisti preferiscono associare i due farmaci, ma non vi è una chiara dimostrazione che questa associazione sia realmente vantaggiosa, salvo che nelle
iridi scure, ove trova impiego elettivo.
Il ciclopentolato all’1% dà una paralisi dell’accomodazione rapida e paragonabile
a quella ottenuta con l’atropina.
Normalmente sono sufficienti 2-3 instillazioni a distanza di 30-45 minuti, e il massimo dell’effetto è raggiunto dopo circa 2 ore. La paralisi accomodativa dura da 6 a 24 ore. Data la sua potente azione e la sua durata relativamente limitata, il ciclopentolato è il farmaco di scelta quando si voglia ottenere una cicloplegia marcata ed eliminare praticamente ogni residuo accomodativo. È quindi il farmaco più indicato in chirurgia rifrattiva,
anche perché raramente dà reazioni allergiche.
Come già sottolineato, in soggetti in età infantile può dare reazioni di tipo psicotico, mentre negli adulti può provocare leggeri stati di ottundimento del sensorio, sensazione di vertigine, raramente acufeni e cenestopatie.
Per le schiascopie di routine, specie quelle fatte per prescrivere occhiali, nelle quali non è richiesta una paralisi accomodativa particolarmente marcata, viene
largamente impiegata la tropicamide,che ha il vantaggio di una azione rapida e poco duratura. Instillata all’1% ogni 10-15 minuti per 4-6 volte (riducendo la
frequenza con l’aumentare dell’età), mantiene una buona paralisi per circa 30-40 minuti, tempo sufficiente per un accurato e completo esame rifrattivo. La durata
d’azione è di 2-6 ore, consentendo quindi al paziente di tornare rapidamente alle sue occupazioni. La maneggevolezza della tropicamide, la breve durata d’azione
e la rara incidenza di affetti collaterali o sistemici (è però forse lievemente più allergogena del ciclopentolato), ne fanno il farmaco di scelta per praticare cicloplegie negli studi e ambulatori oftalmici.
Tuttavia, la breve durata d’azione richiede che l’esame venga praticato al tempo stabilito; in caso di contrattempi o ritardi,l’unica cosa da fare è continuare la somministrazione al ritmo di una goccia ogni 10-15 minuti, sino a che non si inizia l’esame.
Quindi capisce che la cicloplegia non è una goccia e VAI,altrimenti in questi modi i falsi positivi DA SPASMI ACCOMODATIVI più o meno marcatai fanno avere valori fluttuanti refrattivi e qundi NON VERI!!!!
Un caro saluto
[#4]
Utente
Gentilissimo dottore nel frattempo mi sono ripresentata al medico che mi ha prescritto gli occhiali lamentando quanto sopra indicato nella precedente descrizione della problematica che mi ha riconfermato quanto prescritto aggiungendo che secondo lui li dovrei indossare ogni giorno per tutto il giorno.
...ovviamente ero scotenta della risposta (non riuscendo cmq a tenerli...indosso).
Ho pertanto fatto ulteriore visita oculistica come da lei indicato e sebbene la richiesta specificasse cicloplegia totale come da lei indicato il dottore si è rifiutato di farla ritenendola a suo avviso inutile.
La diagnosi del dottore è stata di leggerissimo difetto di astigmatismo occhio sx e nulla all'occhio dx.
Ha detto che gli occhiali +0.75 x entrambi gli occhi sono troppo forti, li ha persino controllati.
Ha pertanto modificato le lenti con SX +0.5 e dx senza correzione, specificando inoltre che di norma non si da una così leggera correzione e per giunta su un solo occhio ma che dato che ho fatto gli occhiali gli sembrava giusto che almeno fossero corretti!
Ha precisato inoltre che alla mia età statisticamente l'80% della popolazione presenta questo difetto....ma che non si corregge fintanto che non progredisce.
Adesso sono ancora più confusa....secondo lei sono ipermetrope o astigmatica? e che differenza passa tra le due cose?...e secondo lei gli occhiali li dovrei portare? E se sì portandoli c'è o no un progredire del difetto?
...ovviamente ero scotenta della risposta (non riuscendo cmq a tenerli...indosso).
Ho pertanto fatto ulteriore visita oculistica come da lei indicato e sebbene la richiesta specificasse cicloplegia totale come da lei indicato il dottore si è rifiutato di farla ritenendola a suo avviso inutile.
La diagnosi del dottore è stata di leggerissimo difetto di astigmatismo occhio sx e nulla all'occhio dx.
Ha detto che gli occhiali +0.75 x entrambi gli occhi sono troppo forti, li ha persino controllati.
Ha pertanto modificato le lenti con SX +0.5 e dx senza correzione, specificando inoltre che di norma non si da una così leggera correzione e per giunta su un solo occhio ma che dato che ho fatto gli occhiali gli sembrava giusto che almeno fossero corretti!
Ha precisato inoltre che alla mia età statisticamente l'80% della popolazione presenta questo difetto....ma che non si corregge fintanto che non progredisce.
Adesso sono ancora più confusa....secondo lei sono ipermetrope o astigmatica? e che differenza passa tra le due cose?...e secondo lei gli occhiali li dovrei portare? E se sì portandoli c'è o no un progredire del difetto?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 15.2k visite dal 17/03/2010.
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