Sul trapianto di cornea
Buonasera, vorrei chiedere una cosa sul trapianto di cornea.
E'vero che una cornea trapianta non dura assolutamente quanto una cornea originale?
Perchè per quello che so lo strato endoteliale, che è responsabile della trasparenza della cornea e formato da cellule che non possono riprodursi, anche se in buono stato in partenza, perde un certo numero di cellule con le reazioni cicatriziali, e con le eventuali reazioni di rigetto, e poi c'è un processo di perdita progressiva nel tempo di queste cellule (che peraltro avviene anche in cornee normali); in considerazione di tutto ciò ne consegue che una cornea trapiantata può durare al massimo 20-25 anni, molto raramente anche 30, arco di tempo che però rispetto alla vita media di una persona (e alla durata di una cornea originale sana naturalmente) è poca cosa...
E quindi, detto in maniera più pratica, è vero che una persona che si opera, soprattutto se molto giovane, ha grosse probabilità di doverlo rifare nel corso della sua vita?
Questa cosa mi spaventa davvero molto, perchè un intervento di questo tipo, con tutto il suo post-operatorio, è già difficile, e doverlo prima o poi rifare... la cosa mi preoccupa e mi rattrista molto.
Sperando in una vostra risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.
E'vero che una cornea trapianta non dura assolutamente quanto una cornea originale?
Perchè per quello che so lo strato endoteliale, che è responsabile della trasparenza della cornea e formato da cellule che non possono riprodursi, anche se in buono stato in partenza, perde un certo numero di cellule con le reazioni cicatriziali, e con le eventuali reazioni di rigetto, e poi c'è un processo di perdita progressiva nel tempo di queste cellule (che peraltro avviene anche in cornee normali); in considerazione di tutto ciò ne consegue che una cornea trapiantata può durare al massimo 20-25 anni, molto raramente anche 30, arco di tempo che però rispetto alla vita media di una persona (e alla durata di una cornea originale sana naturalmente) è poca cosa...
E quindi, detto in maniera più pratica, è vero che una persona che si opera, soprattutto se molto giovane, ha grosse probabilità di doverlo rifare nel corso della sua vita?
Questa cosa mi spaventa davvero molto, perchè un intervento di questo tipo, con tutto il suo post-operatorio, è già difficile, e doverlo prima o poi rifare... la cosa mi preoccupa e mi rattrista molto.
Sperando in una vostra risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.
[#1]
Oculista
Salve quello che lei dice sulla sopravvivenza di 25-30 anni e' vero pero' non e' assolutamente possibile prevederne l'esatto andamento. Nulla vieta che possa anche essere piu lungo. Comunque si parla di un tempo gia molto lungo e questo piu che rattristarla dovrebbe infonderle speranza. Pensi ai trapianti di reni dove sicuramente non si arriva ai 25-30 anni. La tecnologia dei trapianti di cornea ha fatto negli ultimi anni passi da gigante e si hanno dei recuperi funzionali stupefacenti.
[#2]
Ex utente
Buongiorno, ringrazio molto per la risposta.
E' vero, 25-30 anni è un tempo certamente lungo, ma, se confrontato con la vita media di una persona e con la durata di una cornea originale sana, è comunque poca cosa; e in virtù di questo mi rattrista molto il fatto che non si può dire che chi si opera di trapianto di cornea abbia risolto definitivamente il suo problema.
Mi scusi se riscrivo, ma vorrei chiedere: esiste, o se potrebbe essere trovato, un qualche altro sistema per non essere costretti a ripetere il trapianto quando la cornea si opacherà per scompenso endoteliale?
Scusatemi se lo chiedo, ma lo faccio perchè quello che so per certo è che il decorso post operatorio di un trapianto di cornea è spesso molto delicato, con vari problemi accessori più o meno difficili da risolvere, e mi preoccupa che tutto questo verosimilmente dovrà essere ripetuto prima o poi; quindi vorrei chiedere se posso sperare in qualche soluzione migliore per il futuro.
Spero davvero in una vostra risposta, perchè ho veramente bsogno di informazioni; vi prego di scusarmi se disturbo.
Vi ringrazio per l' attenzione.
E' vero, 25-30 anni è un tempo certamente lungo, ma, se confrontato con la vita media di una persona e con la durata di una cornea originale sana, è comunque poca cosa; e in virtù di questo mi rattrista molto il fatto che non si può dire che chi si opera di trapianto di cornea abbia risolto definitivamente il suo problema.
Mi scusi se riscrivo, ma vorrei chiedere: esiste, o se potrebbe essere trovato, un qualche altro sistema per non essere costretti a ripetere il trapianto quando la cornea si opacherà per scompenso endoteliale?
Scusatemi se lo chiedo, ma lo faccio perchè quello che so per certo è che il decorso post operatorio di un trapianto di cornea è spesso molto delicato, con vari problemi accessori più o meno difficili da risolvere, e mi preoccupa che tutto questo verosimilmente dovrà essere ripetuto prima o poi; quindi vorrei chiedere se posso sperare in qualche soluzione migliore per il futuro.
Spero davvero in una vostra risposta, perchè ho veramente bsogno di informazioni; vi prego di scusarmi se disturbo.
Vi ringrazio per l' attenzione.
[#3]
Oculista
Salve
al momento non esiste una cornea artificial che possa durare per sempre.
E' anche vero che a seconda del tipo di patologia che lei si potrebbe anche non dover trapiantare lo strato delle cellule endoteliali e lasciare quelle sue. Se per esempio lei ha un keratocono e non vi sono contro-indicazioni, potrebbe fare un trapianto sostituendo lo stroma (la parte piu spessa e centrale) e non e' assolutamente necessario trapiantare anche le cellule endoteliali.
Questo le potrebbe garantire innanzitutto un rischio di reigetto piu basso ed inoltre una sopravvivenza del trapianto piu lunga. Non esiti a ricontattare per qualsiasi altro chiarimento.
saluti
al momento non esiste una cornea artificial che possa durare per sempre.
E' anche vero che a seconda del tipo di patologia che lei si potrebbe anche non dover trapiantare lo strato delle cellule endoteliali e lasciare quelle sue. Se per esempio lei ha un keratocono e non vi sono contro-indicazioni, potrebbe fare un trapianto sostituendo lo stroma (la parte piu spessa e centrale) e non e' assolutamente necessario trapiantare anche le cellule endoteliali.
Questo le potrebbe garantire innanzitutto un rischio di reigetto piu basso ed inoltre una sopravvivenza del trapianto piu lunga. Non esiti a ricontattare per qualsiasi altro chiarimento.
saluti
[#4]
Ex utente
La ringrazio dottore.
Avevo sentito anch'io che in caso di cheratocono a volte si può trapiantare solo lo stroma lasciando intatto l'endotelio (cheratoplastica lamellare), e quindi il problema dello scompenso endoteliale a lungo termine non esiterebbe, e le probabilità che quell'intervento possa durare per tutta la vita sono concrete.
Leggendo anche proprio qui in medicitalia mi sembra di avere capito che non ci sono ancora follow up lunghi a sufficenza per poterlo dire con certezza e cioè che permettano di verificare la situazione a lungo termine, ma ci si aspetta questo in realtà.
Ho tratto conclusioni giuste?
Comunque in caso di cheratocono la cheratoplastica lamellare si può spesso sostituire al trapianto totale?
(Certamente l'endotelio deve essere integro...).
Ho sentito comunque parlare anche della sostituzione del solo endotelio, se il problema dovesse riguardare solo quello, e che sarebbe una soluzione meno difficile, rischiosa, e impegnativa... E' davvero così?
Ringrazio davvero molto per la disponibilità data.
Avevo sentito anch'io che in caso di cheratocono a volte si può trapiantare solo lo stroma lasciando intatto l'endotelio (cheratoplastica lamellare), e quindi il problema dello scompenso endoteliale a lungo termine non esiterebbe, e le probabilità che quell'intervento possa durare per tutta la vita sono concrete.
Leggendo anche proprio qui in medicitalia mi sembra di avere capito che non ci sono ancora follow up lunghi a sufficenza per poterlo dire con certezza e cioè che permettano di verificare la situazione a lungo termine, ma ci si aspetta questo in realtà.
Ho tratto conclusioni giuste?
Comunque in caso di cheratocono la cheratoplastica lamellare si può spesso sostituire al trapianto totale?
(Certamente l'endotelio deve essere integro...).
Ho sentito comunque parlare anche della sostituzione del solo endotelio, se il problema dovesse riguardare solo quello, e che sarebbe una soluzione meno difficile, rischiosa, e impegnativa... E' davvero così?
Ringrazio davvero molto per la disponibilità data.
[#5]
Oculista
Ha tratto sicuramente conclusioni giuste riguardo il follow up di trapianti lamellari, consideri cmq ceh si fanno da piu di 20 anni anche se con tecniche diverse.
Se l'endotelio non e' danneggiato e non ci sono danni della membrana sulla quale poggia (pregressa idrope etc) allora sicuramente si consiglia di trapiantare solo lo stroma.
sostituire solo l'endotelio e' possibile come lei dice se la patologia e' solo di quello strato. la difficolta' diciamo che e' diversa ma i rischi dirigetto cmq ci sono ed e' impegnativa.
saluti
Se l'endotelio non e' danneggiato e non ci sono danni della membrana sulla quale poggia (pregressa idrope etc) allora sicuramente si consiglia di trapiantare solo lo stroma.
sostituire solo l'endotelio e' possibile come lei dice se la patologia e' solo di quello strato. la difficolta' diciamo che e' diversa ma i rischi dirigetto cmq ci sono ed e' impegnativa.
saluti
[#6]
Ex utente
La ringrazio ancora, io avevo comunque sentito che i vantaggi del trapianto del solo endotelio, pur avendo anche questo difficoltà, consisterebbero soprattutto in un recupero visivo più rapido, e un difetto di vista residuo meno elevato, è così?
Comunque so che se dopo un trapianto perforante, si dovesse ripetere l'intervento a causa di un rigetto, il rischio di rigetto purtroppo aumenta, ma aumenta anche se si dovesse ripetere l'intervento a distanza di anni per scompenso endoteliale?
Mi scusi ancora, ma tutte queste cose mi preocupano molto.
Comunque so che se dopo un trapianto perforante, si dovesse ripetere l'intervento a causa di un rigetto, il rischio di rigetto purtroppo aumenta, ma aumenta anche se si dovesse ripetere l'intervento a distanza di anni per scompenso endoteliale?
Mi scusi ancora, ma tutte queste cose mi preocupano molto.
[#8]
Ex utente
Capisco,, ma se più trapianti l'occhio sotiene e più si alza il rischio di rigetto, uno alla fine rischia davvero di perdere l'occhio per via del fatto che ai successivi trapianti il rischio di rigetto aumenta?(Perchè penso che anche se la prima volta non si hanno rigetti, e magari dopo 20 anni dall'intervento si deve ripeterlo perchè la sua durata è finita, può essere che la nuova cornea non venga accettata se il rischio di rigetto aumenta; per non parlare di un'eventuale terza volta e così via...)
Può esistere un sistema per salvare l'occhio e rimanere vedenti per tutta la vita (anche se ci si opera in giovane età e si ha quindi una lunga prospettiva di vita, e la durata dell'intervento è quello che è)?
Quello che mi fa stare male è poprio il rischio di perdere l'occhio.
Comunque penso che stando le cose in un certo modo dovrò davvero optare assolutamente in tempo per la cheratoplastica lamellare.
Può esistere un sistema per salvare l'occhio e rimanere vedenti per tutta la vita (anche se ci si opera in giovane età e si ha quindi una lunga prospettiva di vita, e la durata dell'intervento è quello che è)?
Quello che mi fa stare male è poprio il rischio di perdere l'occhio.
Comunque penso che stando le cose in un certo modo dovrò davvero optare assolutamente in tempo per la cheratoplastica lamellare.
[#9]
Oculista
Capisco perfettamente le sue ansie e paure cmq consideri che anche uno o due rigetti non sono la fine del mondo. Rispondono sempre benissimo alla terapia topica e la cornea recupera la sua trasparenza di prima. Puo' stare tranquillo che perdere l'occhio e' un evenienza molto improbabile.
Non posso commentare perche non so da che patologia e' affetto
Non posso commentare perche non so da che patologia e' affetto
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 8.4k visite dal 16/03/2010.
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