Una membrana epiretinica
Ho effettuato una fluorangiografia con i seguenti risultati:
OD iperfluorescenza perifoveale nasale precoce che presenta perdita di colorante nei tempi tardivi; area di ipofluorescenza maculare riferibile a distacco dell'epitelio pigmentato retinico.
OS Vasi stirati e tortuosi riferibile a sindrome dell'interfaccia vitreoretinica.
ed ho inoltre effettuato anche un OCT con il seguente responso:
Occhio DX l'esame tomografico evidenzia la scomparsa della fisiologica depressione foveale sostenuta dallapresenza di un vasto DEP associato a piccoli distacchi del neuroepitelio con un complesso coriocapillare-EPR che appare irregolare e dismogeneo con fenomeno di retrodiffusione (foveal thickness 287 microns)
Occhio SX: l'esame tomografico evidenzia la scomparsa della fisiologica depressione foveale sostenuta dalla presenza di una membrana epiretinica di tipo trattivo parzialmente clivata che determina la presenza di aree<ipereflettenti a tipo edema diffuso intraretinico ( foveal thickness 533 microns)
Mi è stato proposto una iniezione intravitreale di Ranibizumab volevo sapere i rischi e le possibili alternative se esistenti
Grazie.
OD iperfluorescenza perifoveale nasale precoce che presenta perdita di colorante nei tempi tardivi; area di ipofluorescenza maculare riferibile a distacco dell'epitelio pigmentato retinico.
OS Vasi stirati e tortuosi riferibile a sindrome dell'interfaccia vitreoretinica.
ed ho inoltre effettuato anche un OCT con il seguente responso:
Occhio DX l'esame tomografico evidenzia la scomparsa della fisiologica depressione foveale sostenuta dallapresenza di un vasto DEP associato a piccoli distacchi del neuroepitelio con un complesso coriocapillare-EPR che appare irregolare e dismogeneo con fenomeno di retrodiffusione (foveal thickness 287 microns)
Occhio SX: l'esame tomografico evidenzia la scomparsa della fisiologica depressione foveale sostenuta dalla presenza di una membrana epiretinica di tipo trattivo parzialmente clivata che determina la presenza di aree<ipereflettenti a tipo edema diffuso intraretinico ( foveal thickness 533 microns)
Mi è stato proposto una iniezione intravitreale di Ranibizumab volevo sapere i rischi e le possibili alternative se esistenti
Grazie.
[#1]
Gentile Signore,
per prima cosa sarebbe importante sapere quanto vede e se ha disturbi quali la visione di ondulazioni (metamorfopsie). Le dico questo perche' in realta' non e' indicata l'iniezione intravitreali di Ranibizumab o similari nel suo caso. Questi farmaci trovano una indicazioni elettiva in presenza di neovascolarizzazione coroideale che invece non sembra essere presente nel suo caso. La presenza di un distacco sieroso dell'epitelio pigmentato retinico non significa che vi siano neovasi coroideali che stanno proliferando, tanto e' vero che lo spessore del neuroepitelio (coie' della retina) non e' aumentato e non viene citata la presenza di emorragie, essudati, edema intraretinico e/o sollevamento sieroso del neuroepitelio. Al limite ci potrebbe essere una neovascolarizzazione coroideale occulta (placca neovascolare) solitamente quiescente e che puo' essere evidenziata solo con l'angiografia con verde di indocianina che non mi sembra abbia eseguito. Mi capita spesso di visitare persone con lo stesso suo problema che hanno solo minimi disturbi visivi. E' importante inoltre valutare bene le caratteristiche del distacco dell'epitelio pigmentato retinico e se presenta dei fattori di rischio per una possibile rottura.
Come vede non e' proprio cosi' semplice prendere una decisione. Questo tipo di patologie necessitano di essere valutate con estrema attenzione per evitare false aspettative o spiacevoli sorprese.
saluti,
www.occhioalalretina.it
www.biosanitas.com
per prima cosa sarebbe importante sapere quanto vede e se ha disturbi quali la visione di ondulazioni (metamorfopsie). Le dico questo perche' in realta' non e' indicata l'iniezione intravitreali di Ranibizumab o similari nel suo caso. Questi farmaci trovano una indicazioni elettiva in presenza di neovascolarizzazione coroideale che invece non sembra essere presente nel suo caso. La presenza di un distacco sieroso dell'epitelio pigmentato retinico non significa che vi siano neovasi coroideali che stanno proliferando, tanto e' vero che lo spessore del neuroepitelio (coie' della retina) non e' aumentato e non viene citata la presenza di emorragie, essudati, edema intraretinico e/o sollevamento sieroso del neuroepitelio. Al limite ci potrebbe essere una neovascolarizzazione coroideale occulta (placca neovascolare) solitamente quiescente e che puo' essere evidenziata solo con l'angiografia con verde di indocianina che non mi sembra abbia eseguito. Mi capita spesso di visitare persone con lo stesso suo problema che hanno solo minimi disturbi visivi. E' importante inoltre valutare bene le caratteristiche del distacco dell'epitelio pigmentato retinico e se presenta dei fattori di rischio per una possibile rottura.
Come vede non e' proprio cosi' semplice prendere una decisione. Questo tipo di patologie necessitano di essere valutate con estrema attenzione per evitare false aspettative o spiacevoli sorprese.
saluti,
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Massimo Nicolò - medico Oculista
Professore Associato Malattie Apparato Visivo
Università di Genova
www.occhioallaretina.it - www.biosanitas.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.2k visite dal 11/03/2010.
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