Occhi desquamati
Circa un mese e mezzo fa ho cominciato ad avere dei disturbi agli occhi, congiuntivite con secrezioni al mattino quando mi svegliavo. Non mi era mai capitato prima e ,andando in farmacia mi era stato consigliato il collirio Tobral. All'inizio sembrava funzionasse , ma dopo un pò anche la palpebra ha cominciato a irritarsi, così vado dall'oculista che mi riscontra una cheratite puntata da lentine a contatto, sospendo le lentine , e utilizzo delle lacrime artificiali Recugel, il fastidio interno sparisce, ma l'irritazione viene sempre di piu' fino a desquamare la pelle delle palpebre, non mi era mai capitato che gli occhi si irritassero così e mai ho avuto delle allergie. Vado da un altro oculista che mi dice di prendere subito il Betabioptal e in effetti l'irritazione passa subito , ma ecco che dopo circa 1 settimana mi sveglio con l'occhio peggio di prima.E' tutto desquamato, ho 20 anni e sembrano gli occhi di una signora anziana, non vorrei sia una forma allergica, l'oculista mi ha detto che è improbabile io sia allergica al pelo di animale (ho un porcellino d'india) perchè l'irritazione è circoscritta agli occhi, ha detto che molto probabilmente si tratta di cosmetici. Ma ho eliminato i trucchi di prima, usando soltanto la crema colorata e il latte detergente dell'avène ,quindi anallergici. Cosa potrebbe essere?Inoltre il medico mi ha detto che se non viene curata subito la pelle delle palpebre potrebbe avere conseguenze irreversibili , specie la mia che è molto sottile..
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Oculista
Carissima,
verosimilmente è una blefartte desquamativo-furfuracea iperergico-disreattiva!
La blefarite seborroica spesso si associa con dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto. Si verifica una colonizzazione batterica secondaria sulle squame che si trovano sul margine palpebrale. La disfunzione delle ghiandole di Meibomio è provocata da una secrezione anomala di tali ghiandole ed è spesso associata con l'acne rosacea.
Nella forma seborroica si formano delle squame untuose, facilmente rimuovibili lungo i margini palpebrali. Nella disfunzione delle ghiandole di Meibomio, l'orifizio delle ghiandole è ispessito (tappato) da un tappo simile a cera indurita. Molti pazienti con blefarite seborroica e disfunzione delle ghiandole di Meibomio presentano una cheratite secca secondaria (che provoca prurito, bruciore e sensazione di corpo estraneo. È comune la storia di orzaioli ripetuti e di calazi. Le riacutizzazioni della forma seborroica e della disfunzione delle ghiandole di Meibomio sono fastidiose e sgradevoli ma non provocano cicatrici corneali centrali o perdita visiva.
La terapia per la blefarite seborroica è diretta a migliorare l'igiene palpebrale e consiste nello strofinare il margine palpebrale ogni giorno con un tampone di cotone bagnato in una soluzione diluita di shampoo per bambini (2-3 gocce in 1/2 tazza di acqua tiepida). Talvolta può essere indicata l'applicazione locale di una pomata antibiotica (bacitracina/polimixina B o sulfacetamide sodica 10% bid per 3 mesi). La blefarite seborroica richiede anche l'esame del viso e del cuoio capelluto. La terapia della disfunzione delle ghiandole di Meibomio è diretta alla normalizzazione della secrezione ghiandolare, p. es., con la somministrazione di tetracicline (doxyciclina 100 mg PO bid ridotta gradualmente in 3-4 mesi). Compresse calde possono sciogliere i tappi grassosi e permettere alle secrezioni ritenute nei dotti ghiandolari, di fuoriuscire e coprire la superficie oculare.
Un saluto
verosimilmente è una blefartte desquamativo-furfuracea iperergico-disreattiva!
La blefarite seborroica spesso si associa con dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto. Si verifica una colonizzazione batterica secondaria sulle squame che si trovano sul margine palpebrale. La disfunzione delle ghiandole di Meibomio è provocata da una secrezione anomala di tali ghiandole ed è spesso associata con l'acne rosacea.
Nella forma seborroica si formano delle squame untuose, facilmente rimuovibili lungo i margini palpebrali. Nella disfunzione delle ghiandole di Meibomio, l'orifizio delle ghiandole è ispessito (tappato) da un tappo simile a cera indurita. Molti pazienti con blefarite seborroica e disfunzione delle ghiandole di Meibomio presentano una cheratite secca secondaria (che provoca prurito, bruciore e sensazione di corpo estraneo. È comune la storia di orzaioli ripetuti e di calazi. Le riacutizzazioni della forma seborroica e della disfunzione delle ghiandole di Meibomio sono fastidiose e sgradevoli ma non provocano cicatrici corneali centrali o perdita visiva.
La terapia per la blefarite seborroica è diretta a migliorare l'igiene palpebrale e consiste nello strofinare il margine palpebrale ogni giorno con un tampone di cotone bagnato in una soluzione diluita di shampoo per bambini (2-3 gocce in 1/2 tazza di acqua tiepida). Talvolta può essere indicata l'applicazione locale di una pomata antibiotica (bacitracina/polimixina B o sulfacetamide sodica 10% bid per 3 mesi). La blefarite seborroica richiede anche l'esame del viso e del cuoio capelluto. La terapia della disfunzione delle ghiandole di Meibomio è diretta alla normalizzazione della secrezione ghiandolare, p. es., con la somministrazione di tetracicline (doxyciclina 100 mg PO bid ridotta gradualmente in 3-4 mesi). Compresse calde possono sciogliere i tappi grassosi e permettere alle secrezioni ritenute nei dotti ghiandolari, di fuoriuscire e coprire la superficie oculare.
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 04/03/2010.
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