Informazione su visita
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Oculista
Carissima,
queste sono le diottrie del suo astigmatismo ipermetropico!!!
Spesso si pensa erroneamanete che decimi, diottrie e gradi siano tra loro sinonimi !!!
Cerchiamo, quindi di mettere un po’ d’ordine sperando, per quanto possibile, di usare un linguaggio elementare e, quindi, comprensibile a tutti.
DIOTTRIE:
La diottria indica il potere di una lente. E’ questo il valore che ci indica quanto “forti” sono i nostri occhiali. Quando si legge, ad esempio, in un bando di concorso, che è ammessa una correzione non superiore alle 3 Diottrie, allora è il caso di andare a vedere l’ultima prescrizione di occhiali dell’oculista. Qui è indicato esattamente il numero di diottrie che consente la visione migliore. Nei bandi di concorso viene spesso usata l’espressione “diottrie complessive”, ciò sta a significare che, in un occhio va effettuata la somma dei difetti di vista presenti (ad esempio, un occhio che ha 2 diottrie di miopia associate a 2 diottrie di astigmatismo è pari a 4 diottrie complessive, ecc.)
DECIMI:
Le capacità visive di un occhio si esprimono in decimi. I decimi sono, quindi, l’espressione dell’”acutezza visiva”, la capacità, cioè, di distinguere piccoli dettagli. Tale acutezza visiva, o “visus”, può essere misurata senza occhiali e prende il nome di “visus naturale”, o con lenti, ed in tal caso parliamo di “visus corretto”. I decimi indicano, quindi, il numero di righe che possono essere lette in apposite tabelle dette “ottotipi”. La visione di un occhio normale è fissata, convenzionalmente, in dieci decimi (10/10), anche se, normalmente, si arriva a leggere anche oltre le dieci righe. Si possono vedere 10/10 anche avendo difetti di vista molto alti, e quindi con lenti di potere alto (con molte diottrie); d’altra parte esistono alcuni difetti di vista che anche con la correzione non arrivano ad una capacità visiva di 10/10; il potere degli occhiali non è, quindi, indice di quanto una persona vede. Dire, ad esempio, che per superare un concorso, bisogna avere un visus di non meno di 7/10 nell’occhio peggiore, significa dire che anche con la lente, l’occhio peggiore non deve leggere meno di 7 righe della tabella ottotipica. Nei bandi di concorso si fa riferimento ai “decimi complessivi” (quando, ad esempio, si parla di “16/10 complessivi con non meno di 7/10 nell’occhio peggiore”, significa che si è idonei se i due occhi vedono 8/10 e 8/10, 9/10 e 7/10, ma non si è idonei con 10/10 e 6/10).
GRADI:
Uno dei principali difetti di vista è costituito dall’astigmatismo. Le lenti utilizzate per correggere l’astigmatismo si chiamano “cilindriche”, a differenza delle lenti “sferiche”, con le quali si corregge miopia, ipermetropia, presbiopia. Le lenti cilindriche devono essere montate su un occhiale rispettando un orientamento, l’”asse”. Se la lente è montata verticalmente l’asse è a 90°, se è montata orizzontalmente è a 180° e così via, con tutte le gradazioni intermedie. Anche questo numero lo si può leggere sulle prescrizioni dell’oculista. I gradi esprimono, quindi, l’orientamento di una lente da astigmatismo.
In conclusione, appare evidente che decimi, diottrie e gradi sono misure di aspetti diversi della funzionalità visiva. Compresi questi concetti, saremo in grado di capire cosa l’Oculista scrive sulle prescrizioni di occhiali, ci tranquillizzeremo quando un oculista dice che la nostra vista senza occhiali è di 8/10, e sicuramente non saremo presi da angoscia leggendo un bando di concorso con i relativi requisiti visivi.
Un caro saluto
queste sono le diottrie del suo astigmatismo ipermetropico!!!
Spesso si pensa erroneamanete che decimi, diottrie e gradi siano tra loro sinonimi !!!
Cerchiamo, quindi di mettere un po’ d’ordine sperando, per quanto possibile, di usare un linguaggio elementare e, quindi, comprensibile a tutti.
DIOTTRIE:
La diottria indica il potere di una lente. E’ questo il valore che ci indica quanto “forti” sono i nostri occhiali. Quando si legge, ad esempio, in un bando di concorso, che è ammessa una correzione non superiore alle 3 Diottrie, allora è il caso di andare a vedere l’ultima prescrizione di occhiali dell’oculista. Qui è indicato esattamente il numero di diottrie che consente la visione migliore. Nei bandi di concorso viene spesso usata l’espressione “diottrie complessive”, ciò sta a significare che, in un occhio va effettuata la somma dei difetti di vista presenti (ad esempio, un occhio che ha 2 diottrie di miopia associate a 2 diottrie di astigmatismo è pari a 4 diottrie complessive, ecc.)
DECIMI:
Le capacità visive di un occhio si esprimono in decimi. I decimi sono, quindi, l’espressione dell’”acutezza visiva”, la capacità, cioè, di distinguere piccoli dettagli. Tale acutezza visiva, o “visus”, può essere misurata senza occhiali e prende il nome di “visus naturale”, o con lenti, ed in tal caso parliamo di “visus corretto”. I decimi indicano, quindi, il numero di righe che possono essere lette in apposite tabelle dette “ottotipi”. La visione di un occhio normale è fissata, convenzionalmente, in dieci decimi (10/10), anche se, normalmente, si arriva a leggere anche oltre le dieci righe. Si possono vedere 10/10 anche avendo difetti di vista molto alti, e quindi con lenti di potere alto (con molte diottrie); d’altra parte esistono alcuni difetti di vista che anche con la correzione non arrivano ad una capacità visiva di 10/10; il potere degli occhiali non è, quindi, indice di quanto una persona vede. Dire, ad esempio, che per superare un concorso, bisogna avere un visus di non meno di 7/10 nell’occhio peggiore, significa dire che anche con la lente, l’occhio peggiore non deve leggere meno di 7 righe della tabella ottotipica. Nei bandi di concorso si fa riferimento ai “decimi complessivi” (quando, ad esempio, si parla di “16/10 complessivi con non meno di 7/10 nell’occhio peggiore”, significa che si è idonei se i due occhi vedono 8/10 e 8/10, 9/10 e 7/10, ma non si è idonei con 10/10 e 6/10).
GRADI:
Uno dei principali difetti di vista è costituito dall’astigmatismo. Le lenti utilizzate per correggere l’astigmatismo si chiamano “cilindriche”, a differenza delle lenti “sferiche”, con le quali si corregge miopia, ipermetropia, presbiopia. Le lenti cilindriche devono essere montate su un occhiale rispettando un orientamento, l’”asse”. Se la lente è montata verticalmente l’asse è a 90°, se è montata orizzontalmente è a 180° e così via, con tutte le gradazioni intermedie. Anche questo numero lo si può leggere sulle prescrizioni dell’oculista. I gradi esprimono, quindi, l’orientamento di una lente da astigmatismo.
In conclusione, appare evidente che decimi, diottrie e gradi sono misure di aspetti diversi della funzionalità visiva. Compresi questi concetti, saremo in grado di capire cosa l’Oculista scrive sulle prescrizioni di occhiali, ci tranquillizzeremo quando un oculista dice che la nostra vista senza occhiali è di 8/10, e sicuramente non saremo presi da angoscia leggendo un bando di concorso con i relativi requisiti visivi.
Un caro saluto
[#2]
Utente
Grazie per la spiegazione che finalmente mi ha illuminato le idee..
volevo inoltre porle un'ulteriore domanda,ponendo un confronto con la visita che ho fatto un anno fa per valutare se occorre cambiare le lenti e se la vista sia peggiorata.. Vi scrivo i dati della visita fatta a gennaio scorso:
RIGHT
SPH CVL AX
+2.50 +0.75 26
LEFT
+1.75 +0.25 40
volevo inoltre porle un'ulteriore domanda,ponendo un confronto con la visita che ho fatto un anno fa per valutare se occorre cambiare le lenti e se la vista sia peggiorata.. Vi scrivo i dati della visita fatta a gennaio scorso:
RIGHT
SPH CVL AX
+2.50 +0.75 26
LEFT
+1.75 +0.25 40
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.9k visite dal 08/01/2010.
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