Bimbo di 2 anni da circa giugno mio figlio soffre di calaziosi dopo vari tentativi con antibiotici
salve sono papà di un bimbo di 2 anni da circa giugno mio figlio soffre di calaziosi dopo vari tentativi con antibiotici (augumentin) e varie creme quali tobradex eubetal ed infine exocin i calazi sembravano a poca a poco ritirarsi anche se non del tutto , allora ho pensato anche se il mio oculista era scettico di cambiarli il latte crescita con un latte normale parzialmente scremato , dopo poco i gonfiori degli occhi si sono attenuati scomparendo. Ora da qualche giorno una pallina gli è uscita sull'occhio dx palpebra superiore vicino al naso le palpebre inferiori si sono gonfiate ed arrossate, ho cambiato di nuovo il latte con uno ad alta digeribilità ieri ho riapplicato un po di exocin ma questa mattina dopo una nottata movimentata il piccolo apriva con difficoltà l'occhio ho fatto dei bagni con una soluzione fisiologica e sembra come sempre che si sgonfi. Vi chiedo cortesemente cosa devo fare? dall'oculista sono andato un po di tempo fa prima che scomparisse il tutto e voleva operarlo ma quando mi ha detto dell'anestesia totale ho fatto di tutto per non sottoporcelo e con un po difortuna allora si risolse ma con questo nuovo appuntamento cosa faccio a parte il calzio sulla parte superiore gli si mostrano molto rossi e gonfi sulla parte inferiore ma per il momento sembra in assenza di cisti.
vi prego datemi un consiglio
la dieta del piccolo è abbastanza equilibrata devo provare a dargli un latte scremato?
aggiungo che questo problema è nato dapo aver cambiato i consueti latti 1 e 2 HA antiallergico
vi prego datemi un consiglio
la dieta del piccolo è abbastanza equilibrata devo provare a dargli un latte scremato?
aggiungo che questo problema è nato dapo aver cambiato i consueti latti 1 e 2 HA antiallergico
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Oculista
Carissimo,
Il calazio unitamente all'orzaiolo, rappresenta una delle più frequenti lesioni acquisite della palpebra.
Le palpebre contengono alcune strutture annessiali particolari: le ciglia con annesse le ghiandole di Zeiss (gh. sebacee); le ghiandole di Moll,sudoripare modificate, e le ghiandole di Meibomio. Queste sono ghiandole sebacee olocrine inserite profondamente nel piatto tarsale e completamente indipendenti dai follicoli delle ciglia. Sono presenti in un numero variabile da 20 a 30 sulla palpebra superiore e da 10 a 20 in quella inferiore e producono un materiale lipidico normale costituente del film lacrimale.
Qualora si verifichi l'ostruzione del dotto escretore o quando una primitiva infezione batterica (orzaiolo interno) ne provochi la rottura,il rilascio del materiale lipidico nei tessuti circostanti produce una reazione da corpo estraneo costituita da istiociti, cellule giganti multinucleate, plasmacellule, eosinofili, linfociti e leucociti polimorfonucleati. Si costituisce così il calazio, un lipogranuloma che si sviluppa attorno alle ghiandole di Meibomio. La diagnosi differenziale principale va posta con l'orzaiolo, infezione batterica a carico del bulbo pilifero e/o delle ghiandole di Zeiss (orzaiolo esterno) o delle ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno), il più delle volte sostenuta dallo Staphylococcus aureus.
Può regredire in circa una settimana o si incista ed allora resta.
Il calazio è quindi una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
• L’igiene oculare nei bambini ed in particolare nei
neonati: pulire quotidianamente ed accuratamente gli occhi
dei neonati, per ridurre il rischio di infezioni, in quanto non dotati di difese immunitarie completamente sviluppate.
I soggetti affetti da calaziosi,anche se piccoli, vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti easmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
L'intervento poi non è detto debba essere fatto in generale,ma basta a volte un pò di mascherina!!!
Un caro saluto.
Il calazio unitamente all'orzaiolo, rappresenta una delle più frequenti lesioni acquisite della palpebra.
Le palpebre contengono alcune strutture annessiali particolari: le ciglia con annesse le ghiandole di Zeiss (gh. sebacee); le ghiandole di Moll,sudoripare modificate, e le ghiandole di Meibomio. Queste sono ghiandole sebacee olocrine inserite profondamente nel piatto tarsale e completamente indipendenti dai follicoli delle ciglia. Sono presenti in un numero variabile da 20 a 30 sulla palpebra superiore e da 10 a 20 in quella inferiore e producono un materiale lipidico normale costituente del film lacrimale.
Qualora si verifichi l'ostruzione del dotto escretore o quando una primitiva infezione batterica (orzaiolo interno) ne provochi la rottura,il rilascio del materiale lipidico nei tessuti circostanti produce una reazione da corpo estraneo costituita da istiociti, cellule giganti multinucleate, plasmacellule, eosinofili, linfociti e leucociti polimorfonucleati. Si costituisce così il calazio, un lipogranuloma che si sviluppa attorno alle ghiandole di Meibomio. La diagnosi differenziale principale va posta con l'orzaiolo, infezione batterica a carico del bulbo pilifero e/o delle ghiandole di Zeiss (orzaiolo esterno) o delle ghiandole di Meibomio (orzaiolo interno), il più delle volte sostenuta dallo Staphylococcus aureus.
Può regredire in circa una settimana o si incista ed allora resta.
Il calazio è quindi una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.
oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da palpebre, ciglia e lacrime che “ lavano” la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per
ridurre il carico batterico locale e ,di conseguenza,il rischio di infezione.
• L’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare,durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
• L’igiene oculare nei bambini ed in particolare nei
neonati: pulire quotidianamente ed accuratamente gli occhi
dei neonati, per ridurre il rischio di infezioni, in quanto non dotati di difese immunitarie completamente sviluppate.
I soggetti affetti da calaziosi,anche se piccoli, vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica,rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti easmi dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc.Quindi è bene controllare funzionalità epatic,alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon!!
L'intervento poi non è detto debba essere fatto in generale,ma basta a volte un pò di mascherina!!!
Un caro saluto.
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Gentile utente, il problema da Lei segnalato è strettamente correlato alle caratteristiche delle palpebre. Tutto ciò viene influenzato anche dall'introito calorico e dalle catatteristiche della pelle e dalla digestione. Nel suo caso farei precedere degli impacchi caldi con ovatta ed acqua calda alla somministrazione di un collirio antibiotico, magari un fluorochinolonico ogni 12 ore per una settimana, vedrà che le palpebre si sgonfieranno. Da un punto di vista alimentare, darei priorità ad un'alimentazione varia, poco grassa, ricca di frutta e verdura. Per quanto riguarda il latte lascerei la scelta di quello giusto al collega pediatra che saprà sicuramente trovare il giusto equilibrio tra capacità nutritiva e digeribilità. La saluto cordialmente
Dr. Eugenio D'Aniello, Oculista
Cercola (NA)
www.eugeniodaniello.it
[#3]
Utente
grazie tantissimo dottori per la celerità delle risposte.
qundi si potrebbe presupporre un distirbo gastrico alla base di tutto insieme ad una insuffiziente igiene oculare
ma con un'alimentazione adeguata ed un corretto intervento farmacologico il problema puo essere risolto senza conseguenze per l'occhio ? che crema o collirio dovrei usare?
ma soprattutto visto che ci stiamo combattendo da sei mesi in quanto tempo potremo liberarci di questa infezione del tutto ?
va bene continuare a pulirlo con la soluzione fisiologica?
grazie ancora
qundi si potrebbe presupporre un distirbo gastrico alla base di tutto insieme ad una insuffiziente igiene oculare
ma con un'alimentazione adeguata ed un corretto intervento farmacologico il problema puo essere risolto senza conseguenze per l'occhio ? che crema o collirio dovrei usare?
ma soprattutto visto che ci stiamo combattendo da sei mesi in quanto tempo potremo liberarci di questa infezione del tutto ?
va bene continuare a pulirlo con la soluzione fisiologica?
grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 27.9k visite dal 14/12/2009.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.