Una diplopia verticale binoculare che interessa il muscolo obliquo dell'occhio sinistro

Salve, mi chiamo Filippo ed ho 20 anni. Da circa cinque anni soffro di una diplopia verticale binoculare che interessa il muscolo obliquo dell'occhio sinistro. Premetto che ho effettuato risonanza magnetica e esame neurologico, entrambi negativi. La diplopia è continua, per tutto l’arco della giornata. In questi casi uso i prismi che mi correggono il difetto. Durante l'ultimo schermo di Hess (1 anno e mezzo fa), in seguito all'ennesima mia richiesta di un possibile intervento chirurgico, la dottoressa mi consigliava un professore che poteva effettuare l'intervento. Subito presi l'appuntamento con il Dottore (circa un anno fa) per una visita preliminare. In quella sede il dottore mi disse che mi avrebbe potuto operare, ricordandomi che non sempre si riuscivano ad ottenere risultati soddisfacenti per questo tipo di operazione. Decisi di mettermi in lista di attesa (circa un anno) e nel frattempo avrei deciso se operarmi o meno. Avrei dovuto, inoltre, fare degli esami per capire se era tutto apposto per subire l'intervento chirurgico. Circa 20 giorni fa mi hanno chiamato dall’ospedale e mi hanno avvertito che il 22 maggio prossimo è fissato il mio intervento chirurgico. Mi sono quasi convinto ad effettuarlo, sopratutto per il fatto che la diplopia mi da molto fastidio. Volevo però sapere, nei limiti del possibile, alcune ultime cose per prepararmi al meglio all'intervento:

1) Che percentuali ci sono di riuscita dell'intervento?
2) C'è la possibilità di risolvere solo in parte il problema?
3) L'intervento può essere peggiorativo o, al peggio, il problema persisterà in maniera uguale alla situazione attuale?
4) E’ un intervento doloroso?
5) Mi è stato detto che, la maggior parte delle volte, si ricorre ad un ulteriore intervento post-operatorio per migliorare il risultato. E' vero?
6) Con che tipo di anestesia verrò operato?
7) Mi è stato detto che, nel caso di intervento post-operatorio, non è prevista l’anestesia. E’ un intervento doloroso?

Certo di una vostra cortese risposta colgo l’occasione per salutarvi cordialmente.

Filippo Bercigli