Un k al seno, ho fatto kemio , radio, etc

buonasera,ho 37 anni, da adolescente ho sofferto di congiuntivite allergica
( occhi arrossati, gonfi)curata con del collirio (visumetazione....mi sembra ...) poi con il tempo è passata.
circa 6/7 anni i miei occhi hanno iniziato a riempirsi di lacrime, praticamente piangevo, l'oculista mi ha detto che era un problema ai canali lacrimali,(forse causato proprio dal collirio usato in precedenza) così con una siringa riempita d'acqua, li ha liberati (che dolore!!!!).
l'anno scorso , mi è stato diagnosticato un k al seno, ho fatto kemio , radio, etc..... gli occhi hanno ripreso a lacrimare, l'oculista ha rifatto il suo "intervento" con la siringa , ma poi mi ha detto che i cananli erano liberi e probabilmente era un effetto collaterale della kemio. mi ha prescritto betabioptal collirio....
adesso è quasi un mese che mi lacrimano di nuovo , ho comprato il collirio ma quando smetto di usarlo dopo poco mi ritrovo ocn gli occhi pieni di lacrime.
non so cosa fare..... dovrei tornare dall'oculista, ma .... a parte il dolore fisico nel "riaprire" i canali lacrimali ( anche se non è detto che sia questa la causa) ma non c'è una soluzione "definitiva" non posso ritrovarmi ogni 6/7 mesi con gli occhi che mi lacrimano.
vi ringrazio per avermi dedicato del tempo.
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
non usi di continuo colliri a base di cortisone perchè hanno o meglio possono avere se abusati importanti effetti collaterali!!
Se i dotti nasolacrimali sono aperti ovviamente non deve essere fatto il sondaggio!!
Bisogna vedere se tutto il dotto nasolacrimale ha dei problemi!
Le lacrime si raccolgono all'angolo mediale dell'occhio, dove trova inizio la loro via di escrezione, rappresentata dai puntini lacrimali che si aprono nei condotti lacrimali e poi sboccano nel sacco (specie di serbatoio accolto nell'omonima fossa ossea); la via lacrimale si continua nel condotto naso-lacrimale che decorre nella parete laterale delle fosse nasali e sbocca nel meato inferiore del naso.
Le stenosi dell'apparato lacrimale provocano un sintomo ben definito, chiamato "epifora", che comporta una lacrimazione continua e fastidiosa e che rappresenta un disturbo più frequente di quanto si creda. Il fastidio che questa patologia provoca è abbastanza importante e genera insofferenza e malessere soprattutto ai pazienti impegnati in attività lavorative di concentrazione.
Non esiste una fascia di età più colpita di altre, infatti il disturbo può apparire già nei primi mesi di vita di un neonato come in una persona anziana.
Talvolta si associa anche a infezioni dell'apparato lacrimale comportando una produzione di secrezione mucopurulenta dai condotti lacrimali. Tali infezioni possono essere potenzialmente pericolose nei pazienti che vanno sottoposti ad intervento sul bulbo oculare per la possibilità di provocare una penetrazione della flora microbica all'interno.
I principali interventi chirurgici che interessano l'apparato lacrimale sono i seguenti:
Puntoplastica
E' un intervento eseguito in anestesia locale che consiste in una plastica del puntino lacrimale, cioè in una dilatazione del puntino. Questo si esegue in tutti i casi di epifora quando il lavaggio lacrimale ha dato esito positivo. E' un intervento con un'altissima percentuale di successo e va eseguito con l'ausilio del microscopio operatorio.
Sondaggio delle vie lacrimali
Generalmente va eseguito nei bambini entro 1 anno di età nei quali si riscontra la presenza di un'epifora precoce con ristagno di secrezione a livello delle ciglia. Consiste nell'eseguire un'apertura forzata del dotto nasolacrimale. La percentuale di successo è di circa il 70% e si esegue sotto blanda sedazione.
Intubazione bicanicolare con tubicini di silicone
Consiste nell'inserimento di tubicini di silicone dal puntino lacrimale superiore e dall'inferiore annodando poi i due capi nel naso. I tubicini vengono poi rimossi dopo 6 mesi.

Dacriocistectomia
Questo intervento consiste nell'asportazione del sacco lacrimale in toto e si esegue in pazienti affetti da neoplasie del sacco. Questa procedura è però ormai raramente praticata in quanto si preferisce ora eseguire una DACRIOCISTORINOSTOMIA. L'indicazione elettiva è per i pazienti di una certa età in cui l'asportazione del sacco influirebbe poco sulla fisiopatologia del film lacrimale che con l'avanzare dell'età subisce una naturale e significativa riduzione.

Dacriocistorinostomia
Viene eseguita in tutti i casi in cui si abbia una ostruzione del dotto nasolacrimale, quindi per tipi di ostruzioni "basse" e con infezioni del sacco lacrimale (mucocele).
Si crea una via alternativa di scarico delle lacrime mediante una osteotomia a livello della cresta lacrimale.

Endoscopia delle vie lacrimali
Oggi, grazie ad una nuova tecnologia che si avvale di fibre ottiche, è possibile visualizzare in modo chiaro e preciso i problemi delle vie lacrimali (endoscopia diagnostica) e ricanalizzarle allo stesso tempo (endoscopia chirurgica). Questo sistema offre il grande vantaggio di essere precisa, veloce e sicura. Questa tecnologia innovativa ha inoltre l'indubbio vantaggio di essere possibile sia nell'adulto con una semplice anestesia locale, sia in età pediatrica con una leggera sedazione totale.


Un caro saluto.
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