Le ho dunque consigliato una visita oculistica, durante la quale le è stata diagnosticata una

salve, sono una pediatra, una mia piccola assistita ha avuto una disavventura sulla quale io vorrei delle spiegazioni: la piccola accusava da qualche tempo mal di testa e difficoltà di lettura, le ho dunque consigliato una visita oculistica, durante la quale le è stata diagnosticata una maculopatia degenerativa (patologia tipoca dell'anziano ma rara nel bambino)a causa della quale il visus era ridotto a 3/10.nel corso della stessa visita l'oculista che le ha fatto la diagnosi le ha fissato un appuntamento per un trattamento laser a distanza di un mese. i genitori allarmati da questa diagnosi (avevano letto su internet che era causa di cecità in una percentuale abbastanza preoccupante) mi hanno chiesto consiglio. sapendo che l'oculista che aveva visitato la bambina non era un esperto di retina e trattandosi di una patologia così particolare ho ritenuto opportuno chiedere un secondo parere ad un oculista specializzato in retinopatie. il secondo oculista ha visitato la bambina conoscendo la precedente diagnosi e le ha riscontrato solo un lieve astigmatismo. i genitori molto confusi ma visibilmente sollevati dalla seconda diagnosi sono tornati da me chiedendo cosa fare e a chi credere. è possibile che a distanza di pochi giorni siano state fatte due diagnosi così diverse? è necessario richiedere un terzo parere? è possibile che i due specialisti abbiano visto effettivamente due cose diverse nel FO di questa bimba? è normale l'indirizzo al trattamento laser da parte del primo oculista senza approfondire una diagnosi così rara nell'età pediatrica.
Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Giulio Bamonte Oculista 431 25
Cara Collega,

comprensibile il tuo imbarazzo.
Anche senza sapere con precisione l'eta' della tua assistita, mi sembra improbabile, l'ipotesi della maculopatia da trattare con il laser.
E' strano soprattutto l'uso del laser, non la maculopatia che potrebbe essere presente.
In genere nell'infanzia, prima dei 10 anni, possiamo avere maculopatie congenite: la distrofia dei coni, la amaurosi congenita di leber, la best, la stargardt, solo per citare quelle piu' comuni. Inoltre non si devono escludere i tumori quali il retinoblastoma iniziale, raro pero' dopo i 3 anni.
Inolre aggiungerei le complicanze cicatriziali della ROP, nel caso la bambina avesse una storia di prematurita'.
In tutte queste "maculopatie", possibili nell'infanzia, l'uso del laser non e' contemplato.
Solo nel caso di una infezione da Toxocara, o nella retinopatia di Coats (in genere pero' maschi a un eta' piu' avanzata) o in quadri atipici delle suddette patologie, si potrebbe scambiare il quadro per un edema maculare e quindi vagliare l'uso del laser.
In ogni caso potrei dimenticare qualcosa e non avendo nessun altro riferimento in merito non so cos'altro possa aver indotto il collega a consigliare questo trattamento.
Personalmente il mio consiglio e' di inviare il bambino all'ospedale di Larino se possibile, oppure al Dottor Dell'Omo, che credo sia dalle vostre parti. Oppure di chiamare il collega che ha proposto il laser e chiedergli lumi sulla diagnosi, e se puo' fornire una documentazione retinografica della maculopatia.
Cordiali SAluti,

Dr. Giulio Bamonte.
Chirurgia della retina e della cataratta
www.giuliobamonte.it

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