Congiuntivite angolare
Ho 37 anni e da circa 2 mesi ho notato un vistoso arrossamento della congiuntiva nel lato interno dell'occhio, non ho dolore, prurito o lacrimazione. Mi sono sottoposta a visita dall'oculista il quale mi ha riscontrato una pressione all'occhio uguale a odt=17, ost=25, e mi ha prescritto dei colliri, il betabioptal e timoptal. dopo 30 giorni, al controllo la pressione era odt=16 e ost=26 e l'esito della pachimetria R=0.490 e L 0.478, e mi ha quindi prescritto dello xelaton eliminando i primi due. Al successivo controllo, dopo una ulteriore settimana odt=14 e ost=17. Nell'occasione mi veniva eseguito un esame del campo visivo e della vista, entrambi nella norma. Ora, dopo ulteriori venti giorni ho ancora l'occhio arrossato, anzi, ieri ho notato che anche l'altro occhio mostra evidenti segni di rossore (questo però nella parte esterna della congiuntiva). Il prossimo controllo sarà nei primi mesi del 2010 e nel frattempo dovrò continuare con lo xelaton (1 goccia alla sera) ed il tetramil (1 goccia sino a 3 - 4 volte al dì). Sono abbastanza preoccupata, perchè nonostante la cura non vedo miglioramenti (a parte il ristabilirsi dei valori di pressione oculare) nell'arrossamento che, anzi, dall'occhio sinistro è passato anche al destro. Grazie.
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Utente
egregio dottore la ringrazio per la rapida risposta. Mi può però confermare se la terapia che non devo sospendere è quella a base di xelaton e se vi sono particolari accorgimenti da seguire per il rossore alla congiuntiva, in quanto nonostante negli ultimi esami l'ipertono risulti sostanzialmente diminuito tale sintomo è comparso anche all'altro occhio. Grazie
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Oculista
Cara signora
le cause di arrossamento oculare possono essere tantissime, a cominciare dallo stesso Xalatan che lei utilizza e che non può essere sospeso per tener bassa la pressione oculare. Ma nel suo caso specifico mi pare di capire che il rossore è insorto precedentemente all'uso di questo farmaco, e si è dimostrato resistente all'uso di cortisonici (Betabioptal) e vasocostrittori (Tetramil). Dalla sua descrizione, e specialmente se accompagnata da un sia pur lieve interessamento della cute dell'angolo palpebrale esterno, non è da escludere una forma batterica per cui, se il suo oculista è d'accordo, potrebbe essere utile un tampone congiuntivale per evidenziare la presenza di cariche patogene significative. Se la risposta fosse positiva, il conseguente antibiogramma ci segnalerebbe l'antibiotico più idoneo al caso.
Cordialità
Dott. Luciano Di Palma
le cause di arrossamento oculare possono essere tantissime, a cominciare dallo stesso Xalatan che lei utilizza e che non può essere sospeso per tener bassa la pressione oculare. Ma nel suo caso specifico mi pare di capire che il rossore è insorto precedentemente all'uso di questo farmaco, e si è dimostrato resistente all'uso di cortisonici (Betabioptal) e vasocostrittori (Tetramil). Dalla sua descrizione, e specialmente se accompagnata da un sia pur lieve interessamento della cute dell'angolo palpebrale esterno, non è da escludere una forma batterica per cui, se il suo oculista è d'accordo, potrebbe essere utile un tampone congiuntivale per evidenziare la presenza di cariche patogene significative. Se la risposta fosse positiva, il conseguente antibiogramma ci segnalerebbe l'antibiotico più idoneo al caso.
Cordialità
Dott. Luciano Di Palma
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Gentile signora
in linea con quanto consigliato dai colleghi la invito a non sospendere mai la terapia ipotonizzante per le conseguenze che l'ipertono oculare può causare, in virtù anche della sua giovane età e delle ottime condizioni del suo apparato visivo.
Mi sento di aggiungere che il valore pressorio targhet per lei deve considerarsi leggermente più basso dei 17 mm/Hg in quanto il suo spessore corneale è basso e non la protegge da eventuali danni al nervo ottico.
Inoltre senza escludere la possibilità di una sovrainfezione batterica o da clamidia bisogna tenere presente che nei pazienti affetti da glaucoma l'iperemia congiuntivale è frequente e spesso anche la terapia con prostaglandine (Xalatan)può far nascere iperemia che però non ha carattere infiammatorio. La causa spesso è dovuta ad uno scompenso lacrimale che richiede un ideneo trattamento per riequilibrare le componenti del film lacrimale che risultano alterate.
Inoltre siccome lei è in una fase iniziale, dove raramente si assiste ad una riduzione campimetrica, è più utile in tale periodo monitorare la malattia mediante un esame G.D.X. che ha una sensibilità maggiore rispetto al campo visivo computerizzato e non necessita di collaborazione da parte del paziente.
Cordiali saluti
dr. Emmanuele Ribera
in linea con quanto consigliato dai colleghi la invito a non sospendere mai la terapia ipotonizzante per le conseguenze che l'ipertono oculare può causare, in virtù anche della sua giovane età e delle ottime condizioni del suo apparato visivo.
Mi sento di aggiungere che il valore pressorio targhet per lei deve considerarsi leggermente più basso dei 17 mm/Hg in quanto il suo spessore corneale è basso e non la protegge da eventuali danni al nervo ottico.
Inoltre senza escludere la possibilità di una sovrainfezione batterica o da clamidia bisogna tenere presente che nei pazienti affetti da glaucoma l'iperemia congiuntivale è frequente e spesso anche la terapia con prostaglandine (Xalatan)può far nascere iperemia che però non ha carattere infiammatorio. La causa spesso è dovuta ad uno scompenso lacrimale che richiede un ideneo trattamento per riequilibrare le componenti del film lacrimale che risultano alterate.
Inoltre siccome lei è in una fase iniziale, dove raramente si assiste ad una riduzione campimetrica, è più utile in tale periodo monitorare la malattia mediante un esame G.D.X. che ha una sensibilità maggiore rispetto al campo visivo computerizzato e non necessita di collaborazione da parte del paziente.
Cordiali saluti
dr. Emmanuele Ribera
Dr. Emmanuele Ribera Specialista oculista
PO S.M.d.P.Incurabili ASL/NA1
TEL.3358356145
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 15k visite dal 19/11/2009.
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