Il dottore strabismo latente
Buongiorno. A mia figlia gli è stata diagnostica di avere agli occhi l'Eteroforia o come diceva il dottore Strabismo latente. Adesso lui sta facendo una serie di prove con le lenti degli occhiali x trovare quelle più aadatte x lei. Adesso Vi chiedo possibilmente se conoscete qualche bravo specialista su Roma per avere un riscontro poichè questo gioco di lenti va avanti da troppo tempo e mia figlia, di 15 anni, lamenta sempre dolori forti alla testa.
Grazie
Grazie
[#1]
Oculista
CARISSIMO,
il termine eteroforia è un termine molto generico,in quanto è riferibile a varie accezioni anatomofunzionali!!
L’eteroforia è l’alterazione funzionale della visione binoculare, determinata da modificazioni dell’equilibrio dei muscoli oculomotori estrinseci (esterni). L’apparato motore dei globi oculari è dotato di un certo grado di elasticità. La fusione delle immagini, che evita la diplopia, è indispensabile alla visione confortevole. Per questo, disponiamo di un certo margine di sicurezza che permette - anche in caso di non perfetto parallelismo tra gli assi visivi - di ristabilire l’equilibrio entro certi limiti.
La deviazione degli assi visivi può essere presente allo stato latente o manifesta. Le forme latenti si definiscono eteroforie e si mettono in evidenza quando si interrompe la visione binoculare. Le mantiene latenti il meccanismo fusionale, in assenza del quale gli assi visivi appariranno deviati. Le deviazioni manifeste sono dette eteotropie. La posizione ideale degli assi visivi, paralleli nella visione per lontano e allineati correttamente per vicino, viene definita ortoforia.
In base alla posizione degli assi visivi le alterazioni neuromuscolari si suddividono in:
Esoforia o esotropia - se gli assi visivi convergono - occhio che alla scopertura gira verso l’interno.
Exoforia o exotropia - se gli assi visivi divergono - occhio che alla scopertura gira verso l’esterno.
Iperforia o ipertropia - se l’asse visivo di un occhio è più alto del controlaterale - occhio che alla scopertura gira verso l’alto.
Ipoforia o ipotropia - se l’asse visivo di un occhio è più basso dell’occhio adelfo - occhio che alla scopertura gira verso il basso.
Cicloforia o ciclotropia - quando è presente una deviazione di un meridiano verticale corneale di un occhio rispetto all’altro.
Incicloforia o inciclotropia - quando la parte inferiore del meridiano verticale è diretta nasalmente.
Excicloforia o exciclotropia - nel caso sia diretta temporalmente (tempia).
È tutt’ora usato il termine strabismo per definire una deviazione oculare manifesta:
Convergente, per indicare una esotropia.
Divergente, per indicare una exotropia.
Verticale - nella ipo od ipertopia.
Torsionale - nel caso delle ciclodeviazioni.
Mi dica quindi di che cosa parliamo!!!
Un caro saluto
il termine eteroforia è un termine molto generico,in quanto è riferibile a varie accezioni anatomofunzionali!!
L’eteroforia è l’alterazione funzionale della visione binoculare, determinata da modificazioni dell’equilibrio dei muscoli oculomotori estrinseci (esterni). L’apparato motore dei globi oculari è dotato di un certo grado di elasticità. La fusione delle immagini, che evita la diplopia, è indispensabile alla visione confortevole. Per questo, disponiamo di un certo margine di sicurezza che permette - anche in caso di non perfetto parallelismo tra gli assi visivi - di ristabilire l’equilibrio entro certi limiti.
La deviazione degli assi visivi può essere presente allo stato latente o manifesta. Le forme latenti si definiscono eteroforie e si mettono in evidenza quando si interrompe la visione binoculare. Le mantiene latenti il meccanismo fusionale, in assenza del quale gli assi visivi appariranno deviati. Le deviazioni manifeste sono dette eteotropie. La posizione ideale degli assi visivi, paralleli nella visione per lontano e allineati correttamente per vicino, viene definita ortoforia.
In base alla posizione degli assi visivi le alterazioni neuromuscolari si suddividono in:
Esoforia o esotropia - se gli assi visivi convergono - occhio che alla scopertura gira verso l’interno.
Exoforia o exotropia - se gli assi visivi divergono - occhio che alla scopertura gira verso l’esterno.
Iperforia o ipertropia - se l’asse visivo di un occhio è più alto del controlaterale - occhio che alla scopertura gira verso l’alto.
Ipoforia o ipotropia - se l’asse visivo di un occhio è più basso dell’occhio adelfo - occhio che alla scopertura gira verso il basso.
Cicloforia o ciclotropia - quando è presente una deviazione di un meridiano verticale corneale di un occhio rispetto all’altro.
Incicloforia o inciclotropia - quando la parte inferiore del meridiano verticale è diretta nasalmente.
Excicloforia o exciclotropia - nel caso sia diretta temporalmente (tempia).
È tutt’ora usato il termine strabismo per definire una deviazione oculare manifesta:
Convergente, per indicare una esotropia.
Divergente, per indicare una exotropia.
Verticale - nella ipo od ipertopia.
Torsionale - nel caso delle ciclodeviazioni.
Mi dica quindi di che cosa parliamo!!!
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 16/11/2009.
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