Lasik, miopia e diametro pupilla elevati
Ill.mi Dottori e carissimi colleghi di difetto,
ho 30 anni e sono indeciso se sottopormi ad un intervento di correzione di miopia e astigmatismo
(Visus OD: 12/10 con -7.00 e -1.00 alfa 180°; Visus OS: 12/10 con -7.25 e -1.00 alfa 180°;).
Ho effettuato un’accurata visita il 28 sett 09 presso una prestigiosa clinica ed i risultati sono i seguenti:
Tonometria OD: 19 mm Hg
Tonometria OS: 17 mm Hg
Pachimetria corneale OD: 615 micron
Pachimetria corneale OS: 600 micron
Pupillometria luce scotopica OD: 7.57 mm
Pupillometria luce scotopica OS: 7.45 mm
Endotelliometria speculare OD: 3000 cell/mm2
Endotelliometria speculare OS: 3000 cell/mm2
Segmento anteriore OD: nella norma
Segmento anteriore OS: nella norma
Fondo oculare OD: nella norma
Fondo oculare OS: esiti di argon laser barrage periferico
SI CONSIGLIA PER LA CORREZIONE DEL DIFETTO REFRATTIVO: LASIK
Alla luce di tutto ciò, il Dott. X mi disse:”Lei ha un ottimo spessore corneale, però ha una pupilla che si dilata molto al buio e quindi, anche se l’intervento dovrebbe eliminare molto sicuramente tutto il difetto visivo, di notte o al buio o comunque durante la guida notturna, corre il rischio di provare fastidio per il verificarsi di aloni attorno alle fonti luminose”. Inoltre, dall’informativa che mi hanno richiesto di firmare mi specificano:”Sono a conoscenza del fatto che, date le caratteristiche anatomiche del mio occhio (pupilla che tende a dilatarsi molto al buio o in presenza di poca luce) potranno insorgere delle difficoltà nella visione notturna e in ambienti con illuminazione artificiale (aloni, abbagliamento); tali disturbi potrebbero ostacolare la guida notturna di autoveicoli ed in casi estremi impedirla. Tali disturbi sono tanto più forti quanto più è elevato il difetto da correggere e quanto più la pupilla si dilata al buio o con poca luce.” (Questa cosa ripetuta 2 VOLTE in 2 parti differenti). Aggiunge poi anche che ho una scarsa lacrimazione che potrebbe essere causa di abrasioni epiteliali e potrebbe ritardare i processi di guarizione dei tessuti; la lacrimazione si ridurrà nel primo periodo post e abitualmente torna ai valori preoperatori.
Inoltre, parlando col Tecnico laser di tale clinica mi è stato chiarito che la zona trattata dal laser, ai fini della correzione, è di circa 7,5 mm che è un pelino inferiore al diametro massimo della mia pupilla, più un ulteriore zona di transizione. Quindi, la zona trattata, in determinate situazioni (al buio o in presenza di poca luce), potrebbe risultare essere inferiore alla mia pupilla
Ho molti dubbi poiché il Dott. X mi presenta la situazione chiaramente, ma non mi da sicurezze e certezze, anche perché il mio è un caso limite.
Vi chiedo:
1) ci sono dei limiti internazionali di Pupillometria luce scotopica oltre i quali è sconsigliabile operare?
2) vista la mia situazione, avrò alono notturni, glare, sturbursting? saranno permanenti?
3) la scarsa lacrimazione sconsiglia l’intervento lasik? nel mio caso?
4) CONSIGLI?
Patrizio
ho 30 anni e sono indeciso se sottopormi ad un intervento di correzione di miopia e astigmatismo
(Visus OD: 12/10 con -7.00 e -1.00 alfa 180°; Visus OS: 12/10 con -7.25 e -1.00 alfa 180°;).
Ho effettuato un’accurata visita il 28 sett 09 presso una prestigiosa clinica ed i risultati sono i seguenti:
Tonometria OD: 19 mm Hg
Tonometria OS: 17 mm Hg
Pachimetria corneale OD: 615 micron
Pachimetria corneale OS: 600 micron
Pupillometria luce scotopica OD: 7.57 mm
Pupillometria luce scotopica OS: 7.45 mm
Endotelliometria speculare OD: 3000 cell/mm2
Endotelliometria speculare OS: 3000 cell/mm2
Segmento anteriore OD: nella norma
Segmento anteriore OS: nella norma
Fondo oculare OD: nella norma
Fondo oculare OS: esiti di argon laser barrage periferico
SI CONSIGLIA PER LA CORREZIONE DEL DIFETTO REFRATTIVO: LASIK
Alla luce di tutto ciò, il Dott. X mi disse:”Lei ha un ottimo spessore corneale, però ha una pupilla che si dilata molto al buio e quindi, anche se l’intervento dovrebbe eliminare molto sicuramente tutto il difetto visivo, di notte o al buio o comunque durante la guida notturna, corre il rischio di provare fastidio per il verificarsi di aloni attorno alle fonti luminose”. Inoltre, dall’informativa che mi hanno richiesto di firmare mi specificano:”Sono a conoscenza del fatto che, date le caratteristiche anatomiche del mio occhio (pupilla che tende a dilatarsi molto al buio o in presenza di poca luce) potranno insorgere delle difficoltà nella visione notturna e in ambienti con illuminazione artificiale (aloni, abbagliamento); tali disturbi potrebbero ostacolare la guida notturna di autoveicoli ed in casi estremi impedirla. Tali disturbi sono tanto più forti quanto più è elevato il difetto da correggere e quanto più la pupilla si dilata al buio o con poca luce.” (Questa cosa ripetuta 2 VOLTE in 2 parti differenti). Aggiunge poi anche che ho una scarsa lacrimazione che potrebbe essere causa di abrasioni epiteliali e potrebbe ritardare i processi di guarizione dei tessuti; la lacrimazione si ridurrà nel primo periodo post e abitualmente torna ai valori preoperatori.
Inoltre, parlando col Tecnico laser di tale clinica mi è stato chiarito che la zona trattata dal laser, ai fini della correzione, è di circa 7,5 mm che è un pelino inferiore al diametro massimo della mia pupilla, più un ulteriore zona di transizione. Quindi, la zona trattata, in determinate situazioni (al buio o in presenza di poca luce), potrebbe risultare essere inferiore alla mia pupilla
Ho molti dubbi poiché il Dott. X mi presenta la situazione chiaramente, ma non mi da sicurezze e certezze, anche perché il mio è un caso limite.
Vi chiedo:
1) ci sono dei limiti internazionali di Pupillometria luce scotopica oltre i quali è sconsigliabile operare?
2) vista la mia situazione, avrò alono notturni, glare, sturbursting? saranno permanenti?
3) la scarsa lacrimazione sconsiglia l’intervento lasik? nel mio caso?
4) CONSIGLI?
Patrizio
[#1]
Caro Patrizio,
Quello che ha letto nel consenso informato è vero e si tratta di un fenomeno che POTREBBE effettivamente capitarLe ma che, nella stragrande maggioranza dei casi, non Le crea alcun fastidio. Ora la scelta, fondamentalmente, è Sua: se per Lei può valere la pena eliminare la Sua schiavitù dagli occhiali in cambio di un relativo disturbo notturno, transitorio o permanente, o una relativa secchezza oculare, Lei può fare l'intervento ed esserne molto contento. Se, invece, preferisce una chirurgia completamente "risk-free", le conviene desistere. In medicina, non esiste nessun intervento, neanche quello per l'unghia incarnita, che possa essere privo di complicanze.
Un cordiale saluto,
Antonio Pascotto
Quello che ha letto nel consenso informato è vero e si tratta di un fenomeno che POTREBBE effettivamente capitarLe ma che, nella stragrande maggioranza dei casi, non Le crea alcun fastidio. Ora la scelta, fondamentalmente, è Sua: se per Lei può valere la pena eliminare la Sua schiavitù dagli occhiali in cambio di un relativo disturbo notturno, transitorio o permanente, o una relativa secchezza oculare, Lei può fare l'intervento ed esserne molto contento. Se, invece, preferisce una chirurgia completamente "risk-free", le conviene desistere. In medicina, non esiste nessun intervento, neanche quello per l'unghia incarnita, che possa essere privo di complicanze.
Un cordiale saluto,
Antonio Pascotto
Dottor Antonio Pascotto
Tel. 081 554 2792
www.oculisticapascotto.it
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