La malattia ripresentarsi, ma anche dannoso perchè può comunque produrre un indebolimento della

Da parte di due specialisti mi è stato detto che che, in caso di retinoschisi, l'intervento non solo è inutile, potendo la malattia ripresentarsi, ma anche dannoso perchè può comunque produrre un indebolimento della retina e favorire successivi distacchi. Ringrazio
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Dr. Massimo Nicolò Oculista 193 8
Gentile Signore,
la retinoschisi nella sua forma più tipica è una separazione della retina in due strati distinti, non è il distacco della retina. Solitamente il problema e' bilaterale e interessa la periferia della retina più spesso nei quadranti inferiori. Spesso e' asintomatica e riscontrata casualmente ad una visita oculistica. Solitamente la si osserva nel tempo. Nel caso in cui la schisi dovesse progredire e minacciare la parte più posteriore della retina o nel caso in cui nell'ambito della schisi si sviluppino dei fori retinici (in questi'ultimo caso il rischio di distacco di retina è circa del 16%) allora potrebbe essere utile eseguire un trattamento chirurgico oppure demarcare la schisi retina con un trattamento fotocoagulativo laser o con la crioterapia.
Altre volte invece la schisi interessa direttamente la macula. In questo caso di solito è presente anche una forte miopia e la schisi maculare può provocare un certo calo del visus. In questi casi è importante monitorare la macula con l'esame OCT e insieme al chirurgo vitreoretinico decidere per l'eventuale intervento chirurgico.

Il mio consiglio è di affidarsi ad un oculista che abbia particolari competenze di chirurgia vitreo-retinica. Nella zona si può rivolgere al Dr. Borgioli che è di Macerata oppure al Dr. Silvio Zuccarini che opera a Firenze.

cordiali saluti,

Dott. Massimo Nicolò
www.occhioallaretina.it
www.biosanitas.com

Massimo Nicolò - medico Oculista
Professore Associato Malattie Apparato Visivo
Università di Genova
www.occhioallaretina.it - www.biosanitas.com

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Utente
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Egregio dottore, La ringrazio vivamente per la tempestività, la compiutezza e la pertinenza della risposta