21 anni affetta da blefarite da ormai piu' di 5 anni
Gentile Dottore,
sono una ragazza di 21 anni affetta da blefarite da ormai piu' di 5 anni; all'inizio sembrava una comune congiuntivite, poi pero' si sono presentati altri sintomi, ovvero perdita delle ciglia e calazi. Dopo un anno di cure questi sintomi sono spariti ma la malattia persisteva. Ho continuato a farmi curare ma spesso veniva diagnosticata come congiuntivite e mi venivano prescritti colliri al cortisone che ho notato che non facevano che peggiorare la situazione, cosi ho deciso di smettere di curarli in quanto a parte gli occhi appiccicosi di mattina non avevo piu' altri sintomi e le spese sostenute erano diventate troppo alte e senza risultati.
Convivevo con la malattia senza particolari fastidi fino a un paio di anni fa, quando hanno cominciato ad arrossarsi piu' del solito e sempre piu'spesso. La situazione e' peggiorata e, quando dormivo poco o sforzavo gli occhi, diventavano rossissimi.
Poi successivamente da meno di un anno ho notato che sono fotosensibile. Il fastidio e' aumentato e ho dovuto passare tutta l'estate con gli occhiali da sole, ma anche ora devo metterli perche' le fonti di luce forte (luci delle metropolitana, lampade, televisione) mi provocano un forte fastidio e lacrimazione.
Dopo innumereboli visite l'unico collirio che pare avere qualche effetto(attenua l'arrossamento) e' L'Exocin Collirio. Questo farmaco tuttavia non ha avuto effetto sugli altri sintomi.
E purtroppo da circa 6 mesi mi sono accorta che con l'occhio destro,nonostante mi manchino solo 0.25 gradi, non riesco a vedere bene, vedendo tutto sfuocato.
Ultimamente pulisco gli occhi con dei cotton fioc e assumo 2-3 volte al giorno l'Exocin Collirio, che comunque almeno attenua il rossore.
Dato che la malattia non sembra migliorare, anzi sembra peggiorare, vorrei avere da Lei qualche suggerimento. E' possibile anche prendere appuntamento con Lei per una visita in tempi brevi? Mi scuso per il disturbo e la lunghezza del messaggio,
Cordiali saluti
sono una ragazza di 21 anni affetta da blefarite da ormai piu' di 5 anni; all'inizio sembrava una comune congiuntivite, poi pero' si sono presentati altri sintomi, ovvero perdita delle ciglia e calazi. Dopo un anno di cure questi sintomi sono spariti ma la malattia persisteva. Ho continuato a farmi curare ma spesso veniva diagnosticata come congiuntivite e mi venivano prescritti colliri al cortisone che ho notato che non facevano che peggiorare la situazione, cosi ho deciso di smettere di curarli in quanto a parte gli occhi appiccicosi di mattina non avevo piu' altri sintomi e le spese sostenute erano diventate troppo alte e senza risultati.
Convivevo con la malattia senza particolari fastidi fino a un paio di anni fa, quando hanno cominciato ad arrossarsi piu' del solito e sempre piu'spesso. La situazione e' peggiorata e, quando dormivo poco o sforzavo gli occhi, diventavano rossissimi.
Poi successivamente da meno di un anno ho notato che sono fotosensibile. Il fastidio e' aumentato e ho dovuto passare tutta l'estate con gli occhiali da sole, ma anche ora devo metterli perche' le fonti di luce forte (luci delle metropolitana, lampade, televisione) mi provocano un forte fastidio e lacrimazione.
Dopo innumereboli visite l'unico collirio che pare avere qualche effetto(attenua l'arrossamento) e' L'Exocin Collirio. Questo farmaco tuttavia non ha avuto effetto sugli altri sintomi.
E purtroppo da circa 6 mesi mi sono accorta che con l'occhio destro,nonostante mi manchino solo 0.25 gradi, non riesco a vedere bene, vedendo tutto sfuocato.
Ultimamente pulisco gli occhi con dei cotton fioc e assumo 2-3 volte al giorno l'Exocin Collirio, che comunque almeno attenua il rossore.
Dato che la malattia non sembra migliorare, anzi sembra peggiorare, vorrei avere da Lei qualche suggerimento. E' possibile anche prendere appuntamento con Lei per una visita in tempi brevi? Mi scuso per il disturbo e la lunghezza del messaggio,
Cordiali saluti
[#1]
Oculista
Carissima,
La parola blefarite deriva dal greco “blefaros” che vuol dire “palpebra”: il termine in -ite indica che si tratta di una condizione infiammatoria a carico di questa struttura destinata alla protezione dell’occhio. In particolare l’infiammazione riguarda il bordo palpebrale, cioè quella zona di transizione tra lo strato cutaneo (esterno a contatto con l’ambiente) e lo strato congiuntivale (interno rivolto verso la superficie oculare) della palpebra. Il bordo palpebrale è caratterizzato da ciglia, che contribuiscono alla funzione protettiva, e da ghiandole, tra cui quelle di Meibomio preposte alla produzione del meibomium: un sebo speciale che entra nella composizione del film lacrimale, pellicola che nutre, riveste e mantiene costantemente umida la superficie oculare, specialmente la cornea.
Essenzialmente si distinguono due tipi di blefarite: una forma ulcerativa e una seborroica. La blefarite ulcerativa è una infezione acuta sostenuta da Staphylococcus aureus che colonizza i follicoli delle ciglia e le ghiandole di Meibomio (le ghiandole che sboccano posteriormente alle ciglia e producono la componente lipidica del liquido lacrimale), alterando la secrezione della componente lipidica del film lacrimale.
La blefarite seborroica rappresenta una forma cronica di blefarite e si associa spesso con la dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto. In alcuni casi può essere di natura allergica. Le squame che si trovano lungo il margine palpebrale subiscono una colonizzazione batterica secondaria, favorita da un'eccessiva produzione di sebo.
Spesso associata a dermatite seborroica vi è una disfunzione delle ghiandole di Meibomio: un "tappo" simile a cera indurita ostruisce l'orifizio delle ghiandole e provoca una blefarite cronica.
Molti pazienti affetti da blefarite cronica presentano anche una cheratite secca secondaria, dovuta ad eccessiva evaporazione del film lacrimale.
Quindi ogni disturbo delle palpebre si ripercuote inevitabilmente sulla salute dell’occhio: spesso l’infiammazione si estende alla congiuntiva, può essere associata ad alterazioni del film lacrimale, e nei casi più gravi può coinvolgere la cornea.
Occorre pertanto cercare di mantenere l’apparato palpebrale sempre perfettamente efficiente.
Sulla base di quanto detto, è opportuno dedicare alle palpebre lo stesso impegno quotidiano che dedichiamo, ad esempio, all’igiene e alla cura dei denti o di altre parti del corpo.
Occorre però tenere presente che le blefariti sono caratterizzate da una notevole variabilità individuale.
Le prime manifestazioni sono sensazione di corpo estraneo nell’occhio, lacrimazione e sensibilità alla luce. Sono presenti prurito, arrossamento e gonfiore dei margini palpebrali.
Si può inoltre osservare la formazione di croste intorno alle ciglia, di scaglie, di iperseborrea, iperemia e secchezza oculare.
Occorre però tenere presente che le blefariti sono caratterizzate da una notevole variabilità individuale.
Innumerevoli sono i fattori che possono favorire l’instaurarsi di uno stato infiammatorio del bordo palpebrale e spesso si tratta di cause correlate con la vita di tutti i giorni:
-astenopia od affaticamento visivo
-ametropie non corrette oppure uno scorretto utilizzo degli occhiali
-alterazioni di carattere ortottico
-seborrea
-eczemi
-eruzioni
-diabete
-iperuricemia
-dislipidernie
-forme reumatiche ed allergie.
ALTRI FATTORI:
• FATTORI AMBIENTALI (esposizione ad ambienti irritanti, fumosi o polverosi, troppo secchi, esposizione ai raggi UV,alergie stagionali)
• USO ECCESSIVO DELLE LENTI A CONTATTO
• ECCESSIVO AFFATICAMENTO VISIVO (prolungato utilizzo del computer)
• MALATTIE DELLA PELLE (acne rosacea, dermatite seborroica), malattie infiammatorie croniche intestinali, diabete
• INFEZIONI BATTERICHE LOCALI, ALLERGIE
• TRUCCO (allergia ai componenti dei cosmetici)
Mi contatti pure per qualsiasi chiarimento!!!
Un caro saluto
La parola blefarite deriva dal greco “blefaros” che vuol dire “palpebra”: il termine in -ite indica che si tratta di una condizione infiammatoria a carico di questa struttura destinata alla protezione dell’occhio. In particolare l’infiammazione riguarda il bordo palpebrale, cioè quella zona di transizione tra lo strato cutaneo (esterno a contatto con l’ambiente) e lo strato congiuntivale (interno rivolto verso la superficie oculare) della palpebra. Il bordo palpebrale è caratterizzato da ciglia, che contribuiscono alla funzione protettiva, e da ghiandole, tra cui quelle di Meibomio preposte alla produzione del meibomium: un sebo speciale che entra nella composizione del film lacrimale, pellicola che nutre, riveste e mantiene costantemente umida la superficie oculare, specialmente la cornea.
Essenzialmente si distinguono due tipi di blefarite: una forma ulcerativa e una seborroica. La blefarite ulcerativa è una infezione acuta sostenuta da Staphylococcus aureus che colonizza i follicoli delle ciglia e le ghiandole di Meibomio (le ghiandole che sboccano posteriormente alle ciglia e producono la componente lipidica del liquido lacrimale), alterando la secrezione della componente lipidica del film lacrimale.
La blefarite seborroica rappresenta una forma cronica di blefarite e si associa spesso con la dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto. In alcuni casi può essere di natura allergica. Le squame che si trovano lungo il margine palpebrale subiscono una colonizzazione batterica secondaria, favorita da un'eccessiva produzione di sebo.
Spesso associata a dermatite seborroica vi è una disfunzione delle ghiandole di Meibomio: un "tappo" simile a cera indurita ostruisce l'orifizio delle ghiandole e provoca una blefarite cronica.
Molti pazienti affetti da blefarite cronica presentano anche una cheratite secca secondaria, dovuta ad eccessiva evaporazione del film lacrimale.
Quindi ogni disturbo delle palpebre si ripercuote inevitabilmente sulla salute dell’occhio: spesso l’infiammazione si estende alla congiuntiva, può essere associata ad alterazioni del film lacrimale, e nei casi più gravi può coinvolgere la cornea.
Occorre pertanto cercare di mantenere l’apparato palpebrale sempre perfettamente efficiente.
Sulla base di quanto detto, è opportuno dedicare alle palpebre lo stesso impegno quotidiano che dedichiamo, ad esempio, all’igiene e alla cura dei denti o di altre parti del corpo.
Occorre però tenere presente che le blefariti sono caratterizzate da una notevole variabilità individuale.
Le prime manifestazioni sono sensazione di corpo estraneo nell’occhio, lacrimazione e sensibilità alla luce. Sono presenti prurito, arrossamento e gonfiore dei margini palpebrali.
Si può inoltre osservare la formazione di croste intorno alle ciglia, di scaglie, di iperseborrea, iperemia e secchezza oculare.
Occorre però tenere presente che le blefariti sono caratterizzate da una notevole variabilità individuale.
Innumerevoli sono i fattori che possono favorire l’instaurarsi di uno stato infiammatorio del bordo palpebrale e spesso si tratta di cause correlate con la vita di tutti i giorni:
-astenopia od affaticamento visivo
-ametropie non corrette oppure uno scorretto utilizzo degli occhiali
-alterazioni di carattere ortottico
-seborrea
-eczemi
-eruzioni
-diabete
-iperuricemia
-dislipidernie
-forme reumatiche ed allergie.
ALTRI FATTORI:
• FATTORI AMBIENTALI (esposizione ad ambienti irritanti, fumosi o polverosi, troppo secchi, esposizione ai raggi UV,alergie stagionali)
• USO ECCESSIVO DELLE LENTI A CONTATTO
• ECCESSIVO AFFATICAMENTO VISIVO (prolungato utilizzo del computer)
• MALATTIE DELLA PELLE (acne rosacea, dermatite seborroica), malattie infiammatorie croniche intestinali, diabete
• INFEZIONI BATTERICHE LOCALI, ALLERGIE
• TRUCCO (allergia ai componenti dei cosmetici)
Mi contatti pure per qualsiasi chiarimento!!!
Un caro saluto
[#2]
Utente
La ringrazio per le preziose informazioni. Vorrei aggiungere che il mio e' del tipo ulcerativo, infatti nei primi anni avevo una perdita delle ciglia. Ora per fortuna questo sintomo e' passato, anche se ora il problema piu' grave e' che ho una notevole difficolta' a vedere. Dato che non e un decifit visivo dell'occhio (come detto nel precedente post mi mancano solo 0.25), e' causata dalla malattia,quindi vorrei cercare una soluzione il piu' presto possibile.
Vorrei sapere se qualcuno puo' consigliarmi qualche collirio in aggiunta o in sostituzione dell'Exocin, oltre che la quotidiana pulizia con acqua calda e cotton fioc.
Sarei disposta anche a prendere un appuntamento se necessario in tempi brevi, zona Milano. Vi ringrazio per l'aiuto.
Vorrei sapere se qualcuno puo' consigliarmi qualche collirio in aggiunta o in sostituzione dell'Exocin, oltre che la quotidiana pulizia con acqua calda e cotton fioc.
Sarei disposta anche a prendere un appuntamento se necessario in tempi brevi, zona Milano. Vi ringrazio per l'aiuto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.8k visite dal 15/10/2009.
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Approfondimento su Congiuntivite
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