Una corioretinopatia sierosa centrale, dandomi come cura il diamox
Salve,
sono un ragazzo di 24 anni e da circa 2 mesi ho un problema all'occhio destro.
Tutto è cominciato una mattina d'agosto, quando appena mi sono svegliato ho iniziato a vedere tutto in maniera disallineata. dopo pochi giorni mi sono recato da un'oculista che mi ha diagnosticato una Corioretinopatia sierosa centrale, dandomi come cura il diamox da 250 mg e l'indocollirio per 2 settimane, e raccomandandomi di stare tranquillo e senza stressarmi.....
Purtroppo pssato il periodo non è cambiato nulla e mi sono recato da un'altro Oculista, che mi cura da quando ero piccolo, e mi ha diagnosticato lo stesso problema dandomi la stessa cura e dicendomi soprattutto di stare calmissimo, ed in più mi ha prescritto l'esame OTC, cheho effettuato dopo pochi giorni ed ha confermato il problema.
Dopodiche mi sono di nuovo recato dall'oculista che mi ha consigliato di non bere alcolici, bevande gasate, di non fumare e di continuare la cura per altre due settimane. A distanza di un mese mi ha prescritto di nuovo l'esame OTC che ho effettuato ieri: risultato "Invariato rispetto al precedente".....
Cosa devo fare ora?????
Il problema principale che ho ora è che con l'occhio "malato" vedo + piccolo e+ distante rispetto all'altro occhio, oltre a vedere i soliti disallineamenti.
Cosa mi consigliate??
Resto in Attesa di Vostre risposte. Grazie
sono un ragazzo di 24 anni e da circa 2 mesi ho un problema all'occhio destro.
Tutto è cominciato una mattina d'agosto, quando appena mi sono svegliato ho iniziato a vedere tutto in maniera disallineata. dopo pochi giorni mi sono recato da un'oculista che mi ha diagnosticato una Corioretinopatia sierosa centrale, dandomi come cura il diamox da 250 mg e l'indocollirio per 2 settimane, e raccomandandomi di stare tranquillo e senza stressarmi.....
Purtroppo pssato il periodo non è cambiato nulla e mi sono recato da un'altro Oculista, che mi cura da quando ero piccolo, e mi ha diagnosticato lo stesso problema dandomi la stessa cura e dicendomi soprattutto di stare calmissimo, ed in più mi ha prescritto l'esame OTC, cheho effettuato dopo pochi giorni ed ha confermato il problema.
Dopodiche mi sono di nuovo recato dall'oculista che mi ha consigliato di non bere alcolici, bevande gasate, di non fumare e di continuare la cura per altre due settimane. A distanza di un mese mi ha prescritto di nuovo l'esame OTC che ho effettuato ieri: risultato "Invariato rispetto al precedente".....
Cosa devo fare ora?????
Il problema principale che ho ora è che con l'occhio "malato" vedo + piccolo e+ distante rispetto all'altro occhio, oltre a vedere i soliti disallineamenti.
Cosa mi consigliate??
Resto in Attesa di Vostre risposte. Grazie
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innanzitutto un mio appunto
Corioretinopatia sierosa centrale
La corioretinopatia sierosa centrale (CRSC) è una malattia retinica la cui causa è sconosciuta, caratterizzata dalla presenza di un sollevamento sieroso della regione maculare secondario alla formazione di liquido nel tessuto retinico.
In condizioni normali l’equilibrio negli scambi tra coroide e retina è mantenuto dall’epitelio pigmentato grazie alla sua capacità di filtro che previene la diffusione di liquidi verso la retina. Nella CRSC si verifica una interruzione nell'integrità dell’epitelio pigmentato con conseguente sollevamento della retina dovuta all’accumulo di fluidi al di sotto di essa. Sebbene il sollevamento retinico sia direttamente responsabile dei sintomi della malattia, la retina è interessata solo secondariamente: le più recenti teorie patogenetiche ipotizzano, infatti, una alterazione iniziale della coroide che presenta delle zone focali di iper-permeabilità. Questo comporta un edema della coroide con pressione sull’epitelio pigmentato causandone il sollevamento in punti singoli o multipli noti come distacchi sierosi dell’epitelio pigmentato. Quando la parete di questi distacchi si interrompe in un punto il liquido contenuto al loro interno si riversa nella retina determinando così l’inizio della sintomatologia clinica.
E’ importante sottolineare che la formazione di liquido è avascolare come invece avviene invece nella degenerazione maculare senile.La CRSC interessa in circa il 90% dei casi soggetti di sesso maschile con età compresa tra 20 e 50 anni.. Nella grande maggioranza dei casi i pazienti sono soggetti in condizioni di stress emotivo e con personalità dominante (leader-manager – imprenditori – dirigenti –militari)I pazienti con CRSC presentano generalmente una riduzione dell’acuità visiva associata a distorsione e ondulazione delle immagini che appaiono più piccole e di colore più grigio. All’esame biomicroscopico con lampada a fessura si apprezza un sollevamento dell’epitelio pigmentato accompagnato da sollevamenti della retina sovrastante. Quando la retina è sollevata l’apporto nutrizionale dalla coroide risulta compromesso determinando con il passare del tempo un danno permanente al tessuto retinico; proprio in ragione di queste modificazioni atrofiche si possono talvolta avere dei deficit visivi malgrado la risoluzione della fase acuta.
Esami fondamentali per la diagnosi
la fluorangiografia che dimostra un caratteristico graduale passaggio di colorante dall’epitelio pigmentato allo spazio sottoretinico.
l’angiografia con verde indocianina che è in grado di evidenziare l’interessamento della coroide da cui origina la malattia.
La prognosi della CRSC è generalmente assai buona; i punti di alterazione dell’epitelio pigmentato tendono a chiudersi spontaneamente cosicché la sintomatologia regredisce nel giro di pochi mesi.
Malgrado la buona acuità visiva alcuni pazienti notano però alterazioni nella qualità della visione con modica distorsione delle immagini, ridotta sensibilità al contrasto e difficoltà nella visione notturna. Nel 20% dei casi si osservano recidive della malattia nei mesi o anni successivi con possibilità di un danno permanente retinico.Non esiste un trattamento sicuramente efficace per la CRSC. Si consiglia generalmente di ridurre lo stress e di essere più rilassati, ma queste, chiaramente, sono misure non sempre attuabili.
QUINDI LA COSA IMPORTANTE E ' PRENDERSI UNA BELLA VACANZA, RILASSARSI, CAMBIARE STILE DI VITA, LEI LAVORA TROPPO OPPURE E' TROPPO STRESSATO
Corioretinopatia sierosa centrale
La corioretinopatia sierosa centrale (CRSC) è una malattia retinica la cui causa è sconosciuta, caratterizzata dalla presenza di un sollevamento sieroso della regione maculare secondario alla formazione di liquido nel tessuto retinico.
In condizioni normali l’equilibrio negli scambi tra coroide e retina è mantenuto dall’epitelio pigmentato grazie alla sua capacità di filtro che previene la diffusione di liquidi verso la retina. Nella CRSC si verifica una interruzione nell'integrità dell’epitelio pigmentato con conseguente sollevamento della retina dovuta all’accumulo di fluidi al di sotto di essa. Sebbene il sollevamento retinico sia direttamente responsabile dei sintomi della malattia, la retina è interessata solo secondariamente: le più recenti teorie patogenetiche ipotizzano, infatti, una alterazione iniziale della coroide che presenta delle zone focali di iper-permeabilità. Questo comporta un edema della coroide con pressione sull’epitelio pigmentato causandone il sollevamento in punti singoli o multipli noti come distacchi sierosi dell’epitelio pigmentato. Quando la parete di questi distacchi si interrompe in un punto il liquido contenuto al loro interno si riversa nella retina determinando così l’inizio della sintomatologia clinica.
E’ importante sottolineare che la formazione di liquido è avascolare come invece avviene invece nella degenerazione maculare senile.La CRSC interessa in circa il 90% dei casi soggetti di sesso maschile con età compresa tra 20 e 50 anni.. Nella grande maggioranza dei casi i pazienti sono soggetti in condizioni di stress emotivo e con personalità dominante (leader-manager – imprenditori – dirigenti –militari)I pazienti con CRSC presentano generalmente una riduzione dell’acuità visiva associata a distorsione e ondulazione delle immagini che appaiono più piccole e di colore più grigio. All’esame biomicroscopico con lampada a fessura si apprezza un sollevamento dell’epitelio pigmentato accompagnato da sollevamenti della retina sovrastante. Quando la retina è sollevata l’apporto nutrizionale dalla coroide risulta compromesso determinando con il passare del tempo un danno permanente al tessuto retinico; proprio in ragione di queste modificazioni atrofiche si possono talvolta avere dei deficit visivi malgrado la risoluzione della fase acuta.
Esami fondamentali per la diagnosi
la fluorangiografia che dimostra un caratteristico graduale passaggio di colorante dall’epitelio pigmentato allo spazio sottoretinico.
l’angiografia con verde indocianina che è in grado di evidenziare l’interessamento della coroide da cui origina la malattia.
La prognosi della CRSC è generalmente assai buona; i punti di alterazione dell’epitelio pigmentato tendono a chiudersi spontaneamente cosicché la sintomatologia regredisce nel giro di pochi mesi.
Malgrado la buona acuità visiva alcuni pazienti notano però alterazioni nella qualità della visione con modica distorsione delle immagini, ridotta sensibilità al contrasto e difficoltà nella visione notturna. Nel 20% dei casi si osservano recidive della malattia nei mesi o anni successivi con possibilità di un danno permanente retinico.Non esiste un trattamento sicuramente efficace per la CRSC. Si consiglia generalmente di ridurre lo stress e di essere più rilassati, ma queste, chiaramente, sono misure non sempre attuabili.
QUINDI LA COSA IMPORTANTE E ' PRENDERSI UNA BELLA VACANZA, RILASSARSI, CAMBIARE STILE DI VITA, LEI LAVORA TROPPO OPPURE E' TROPPO STRESSATO
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#6]
Gentile Signore,
se il sollevamento sieroso della parte centrale della retina non regredisce spontaneamente nel giro di due mesi bisogna eseguire la fluorangiografia e l'angiografia con verde di indocianina per programmare il trattamento fotocoagulativo o la terapia fotodinamica. La corioretinopatia sierosa centrale si può curare e spesso si ottengono ottimi risultati nel indurre il riassorbimento del fluido sottoretinico che è la principale causa di calo del visus. La fotocoagulazione laser deve essere fatta quando si identifica alla fluorangiografia un singolo punto attivo e se questo è sufficientemente distante dal centro della retina. In alternativa può essere utilizzata la terapia fotodinamica, anche in questo caso con ottimi risultati.
Mi occupo da anni di malattie degenerative e vascolari della retina e seguo molti pazienti affetti da corioretinopatia sierosa centrale, solo quest'anno ho trattato circa una ventina di pazienti con la fotocoagulazione laser e/o la terapia fotodinamica con risultati spesso molto buoni, anche se questi dipendono molto dalle condizioni della retina.
per qualsiasi altra informazione non esiti a contattarmi,
Dott. Massimo Nicolò
www.occhioallaretina.it
www.biosanitas.com
se il sollevamento sieroso della parte centrale della retina non regredisce spontaneamente nel giro di due mesi bisogna eseguire la fluorangiografia e l'angiografia con verde di indocianina per programmare il trattamento fotocoagulativo o la terapia fotodinamica. La corioretinopatia sierosa centrale si può curare e spesso si ottengono ottimi risultati nel indurre il riassorbimento del fluido sottoretinico che è la principale causa di calo del visus. La fotocoagulazione laser deve essere fatta quando si identifica alla fluorangiografia un singolo punto attivo e se questo è sufficientemente distante dal centro della retina. In alternativa può essere utilizzata la terapia fotodinamica, anche in questo caso con ottimi risultati.
Mi occupo da anni di malattie degenerative e vascolari della retina e seguo molti pazienti affetti da corioretinopatia sierosa centrale, solo quest'anno ho trattato circa una ventina di pazienti con la fotocoagulazione laser e/o la terapia fotodinamica con risultati spesso molto buoni, anche se questi dipendono molto dalle condizioni della retina.
per qualsiasi altra informazione non esiti a contattarmi,
Dott. Massimo Nicolò
www.occhioallaretina.it
www.biosanitas.com
Massimo Nicolò - medico Oculista
Professore Associato Malattie Apparato Visivo
Università di Genova
www.occhioallaretina.it - www.biosanitas.com
[#8]
consiste nell'iniettare un colorante in vena (non un mezzo di contrasto!) e dopo qualche secondo iniziare a fare delle fotografie della retina. E' un esame invasivo nel senso che prevede l'iniezione in circolo di una sostanza ma estremamente comune ed eseguito routinariamente in tutto il mondo. I giovani forse lo patiscono un pò di più per via dell'ago in vena e dei flash all'occhio. I casi di allergia sono una rarità. Si faccia dare dal suo medico il consenso informato all'esame qualche giorno prima in modo da essere informato su tutto lo svolgimento dell'esame.
saluti,
saluti,
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 39.9k visite dal 14/10/2009.
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