Glaucoma e antistaminici ed antinfiammatori/analgesici
Salve,
da qualche tempo mi è stato diagnosticato il glaucoma e per questo due volte al giorno metto una goccia di Azopt in entrambi gli occhi.
Volevo sapere quali tipi di antistaminici ed antinfiammatori posso prendere in caso di necessità senza che siano controindicati al glaucoma.
Io soffro tantissimo di raffreddore allergico da polline e di forti mal di testa e dolori mestruali. Per questi ultimi ho sempre usato il moment e stando a quello che c'è scritto sul foglietto illustrativo tra le controindicazioni non vi è traccia di glaucoma.
Ma per esempio in altri antinfiammatori/analgesici e in molti antistaminici il glaucoma compare tra le controindicazioni.
Ho chiesto consiglio al medico curante ma non mi è stato d'aiuto.
Potreste indicarmi qualche nome di antinfiammatorio/analgesico e di antistaminico che posso prendere tranquillamente?
Per esempio, il moment e la tachipirina sono dannosi al glaucoma? E lo zirtec x le allergie?
Grazie per l'attenzione.
Cordialmente.
da qualche tempo mi è stato diagnosticato il glaucoma e per questo due volte al giorno metto una goccia di Azopt in entrambi gli occhi.
Volevo sapere quali tipi di antistaminici ed antinfiammatori posso prendere in caso di necessità senza che siano controindicati al glaucoma.
Io soffro tantissimo di raffreddore allergico da polline e di forti mal di testa e dolori mestruali. Per questi ultimi ho sempre usato il moment e stando a quello che c'è scritto sul foglietto illustrativo tra le controindicazioni non vi è traccia di glaucoma.
Ma per esempio in altri antinfiammatori/analgesici e in molti antistaminici il glaucoma compare tra le controindicazioni.
Ho chiesto consiglio al medico curante ma non mi è stato d'aiuto.
Potreste indicarmi qualche nome di antinfiammatorio/analgesico e di antistaminico che posso prendere tranquillamente?
Per esempio, il moment e la tachipirina sono dannosi al glaucoma? E lo zirtec x le allergie?
Grazie per l'attenzione.
Cordialmente.
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Oculista
Carissima,
Gli antistaminici sono dei farmaci di sintesi che inibiscono la gran parte degli effetti dell'istamina liberata nelle reazioni di sensibilizzazione (reazione antigene -anticorpo). Gli antistaminici di nuova generazione hanno una azione più spiccata verso i recettori H 1, assenza di effetto sedativo e dunque un rapporto rischio beneficio molto favorevole.
Il recettore H1 dell'istamina, scoperto nel 1966, è sito principalmente nella muscolatura liscia dell'albero bronchiale e sistema vascolare.
Gli antistaminici H2 di scoperta recente, agiscono inibendo gli effetti secretori dell'istamina a livello dello stomaco e, non vengono utilizzati per la cura della rino-congiuntivite allergica.
La formula generale degli antistaminici è quella di una etilamina. La classica suddivisione, in cinque gruppi, che si basa sulla struttura chimica: gruppo dell'etanolamina, dell'etilendiamine, delle alchilamine, della piperazina e della fenotiazina, non comprende alcuni altri come: la tenalidina, la triprolidina l'azatadine ed ancora alcuni neurolettici ad azione antistaminica.
La classificazione più pratica ed utilizzata, si basa sulla selettività H1 e sull'assenza di effetto sedativo. Questi criteri permettono una suddivisione degli antistaminici in:
- prima generazione (detti vecchi) e
- seconda generazione (nuovi) o non sedativi.
Gli antistaminici di prima generazione, non vengono quasi più utilizzati per il trattamento delle malattie allergiche. La loro liposolubilità consente la penetrazione della barriera ematoencefalica. Essi sono ancora utili come farmaci sedativi o antipsicotici e, per la loro azione antimuscarinica centrale.
I nuovi antistaminici, definiti "non sedativi" (terfenadina, loratadina, astemizolo, acrivastina, cetirizina, ketotifene, azelastina, ebastina, oxatomide, levocabastina) sono diversi dai primi, sul piano farmacologico, dell'interazione farmaco-recettore e della farmacocinetica. Ciò conferisce loro notevoli vantaggi terapeutici.
- Le nuove molecole possiedono la proprietà di inibire la degranulazione dei mastociti, ciò previene la liberazione dell'istamina e la neoformazione dei mediatori formatisi a partire dall'acido rachidonico (prostaglandine e leucotrieni).
- La minor liposolubilità dovuta alla maggior grandezza della molecola, che possiede lunghe catene laterali, elimina gli effetti negativi dovuti alla penetrazione della barriera ematoencefalica. Ciò permette al p. di conservare la vigilanza ed evita al medico, l'indaginosa ricerca del farmaco più tollerato.
- La soppressione dell' azione anticolinergica permette il loro uso in pazienti affetti da glaucoma ad angolo chiuso o con patologia prostatica. Evita inconvenienti quali bocca secca, costipazione, disturbi della visione ed interazioni con altri farmaci o alcool.
Un caro saluto
Gli antistaminici sono dei farmaci di sintesi che inibiscono la gran parte degli effetti dell'istamina liberata nelle reazioni di sensibilizzazione (reazione antigene -anticorpo). Gli antistaminici di nuova generazione hanno una azione più spiccata verso i recettori H 1, assenza di effetto sedativo e dunque un rapporto rischio beneficio molto favorevole.
Il recettore H1 dell'istamina, scoperto nel 1966, è sito principalmente nella muscolatura liscia dell'albero bronchiale e sistema vascolare.
Gli antistaminici H2 di scoperta recente, agiscono inibendo gli effetti secretori dell'istamina a livello dello stomaco e, non vengono utilizzati per la cura della rino-congiuntivite allergica.
La formula generale degli antistaminici è quella di una etilamina. La classica suddivisione, in cinque gruppi, che si basa sulla struttura chimica: gruppo dell'etanolamina, dell'etilendiamine, delle alchilamine, della piperazina e della fenotiazina, non comprende alcuni altri come: la tenalidina, la triprolidina l'azatadine ed ancora alcuni neurolettici ad azione antistaminica.
La classificazione più pratica ed utilizzata, si basa sulla selettività H1 e sull'assenza di effetto sedativo. Questi criteri permettono una suddivisione degli antistaminici in:
- prima generazione (detti vecchi) e
- seconda generazione (nuovi) o non sedativi.
Gli antistaminici di prima generazione, non vengono quasi più utilizzati per il trattamento delle malattie allergiche. La loro liposolubilità consente la penetrazione della barriera ematoencefalica. Essi sono ancora utili come farmaci sedativi o antipsicotici e, per la loro azione antimuscarinica centrale.
I nuovi antistaminici, definiti "non sedativi" (terfenadina, loratadina, astemizolo, acrivastina, cetirizina, ketotifene, azelastina, ebastina, oxatomide, levocabastina) sono diversi dai primi, sul piano farmacologico, dell'interazione farmaco-recettore e della farmacocinetica. Ciò conferisce loro notevoli vantaggi terapeutici.
- Le nuove molecole possiedono la proprietà di inibire la degranulazione dei mastociti, ciò previene la liberazione dell'istamina e la neoformazione dei mediatori formatisi a partire dall'acido rachidonico (prostaglandine e leucotrieni).
- La minor liposolubilità dovuta alla maggior grandezza della molecola, che possiede lunghe catene laterali, elimina gli effetti negativi dovuti alla penetrazione della barriera ematoencefalica. Ciò permette al p. di conservare la vigilanza ed evita al medico, l'indaginosa ricerca del farmaco più tollerato.
- La soppressione dell' azione anticolinergica permette il loro uso in pazienti affetti da glaucoma ad angolo chiuso o con patologia prostatica. Evita inconvenienti quali bocca secca, costipazione, disturbi della visione ed interazioni con altri farmaci o alcool.
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 61.4k visite dal 14/10/2009.
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