Mamma di un bimbo di 5 anni afetto da glaucoma congenito bilaterale
salve a tutti, sono la mamma di un bimbo di 5 anni afetto da glaucoma congenito bilaterale...è stato operato a roma da un prof molto noto tre volte all'occhio destro e due a quello sinistro..la sua terapia tutt'oggi è di propine x2 e gnfort x1...da poco ci è stato detto che la vista all'occhio destro è pressochè nulla mentre al sinistro arriva a 2 decimi senza lenti! a causa delle ricorrenti annestesie totali per misurare la press e dei vari interventi non è un bambino facile da visitare...attualmente la pressione è di 1516 in entrambi gli occhi da sveglio...volevo sapere se in sardegna, oltre a nuoro, c'è un centro appropriato e se l'occlusione potrà aiutarlo a recuperare la vista...spero di avere presto vostre notizie... a presto sara
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Oculista
Carissima Sara,
Il glaucoma è una patologia oftalmologica caratterizzata da una neuropatia ottica a decorso acuto, subacuto , o cronico-progressivo che esita nella perdita di cellule ganglionari retiniche e nella conseguente atrofizzazione del nervo ottico.
In rapporto all’età di esordio delle manifestazioni cliniche è possibile distinguere un glaucoma infantile ( definito anche "congenito " o "malformativo"), un glaucoma dell’adolescente ed un glaucoma dell’adulto.
Il substrato patogenetico comune di tutti i glaucomi congeniti è rappresentato da una alterazione della trabeculogenesi (trabeculodisgenesi) , il processo embriogenetico che conduce alla genesi del trabecolato sclero-corneale , la struttura anatomo-funzionale a livello della quale si effettua il deflusso dell’umore acqueo. La vescicola lenticolare ( il cristallino embrionale) nasce da una invaginazione della superficie ectodermica dalla quale si separa completamente in prossimità della VI settimana gestazionale , quando il calice ottico (la retina embrionale) di origine neuroectodermica raggiunge la periferia della vescicola: una massa triangolare di cellule derivate dalla cresta neurale si distaccano dal calice ottico per raggiungere l’ectoderma dell’epitelio corneale dando origine a stroma ed endotelio corneale, trabecolato, stroma irideo.
Tripathy ha mostrato che le cellule del trabecolato contengono enolasi neuro-specifiche rivelandone l’origine embriologica dalla cresta neurale.
Dal momento che la trabeculodisgenesi costituisce una alterazione delle fasi di migrazione, cavitazione, ed atrofizzazione della massa cellulare originante dalla cresta neurale nell’ambito del processo morfogenetico della camera anteriore dell’occhio il glaucoma congenito può essere definito sotto il profilo embriopatogenetico una neurocrestopatia focale.
Ovviamente l'unica terapia è quela chirurgica,a volte reiterata e reiterabile,sperando che non si arrivi all'atrofia del nervo ottico da otticopatia glaucomatosa,che essendo irreversibile implica seri problemi visivi!
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento!!
Un caro saluto.
Il glaucoma è una patologia oftalmologica caratterizzata da una neuropatia ottica a decorso acuto, subacuto , o cronico-progressivo che esita nella perdita di cellule ganglionari retiniche e nella conseguente atrofizzazione del nervo ottico.
In rapporto all’età di esordio delle manifestazioni cliniche è possibile distinguere un glaucoma infantile ( definito anche "congenito " o "malformativo"), un glaucoma dell’adolescente ed un glaucoma dell’adulto.
Il substrato patogenetico comune di tutti i glaucomi congeniti è rappresentato da una alterazione della trabeculogenesi (trabeculodisgenesi) , il processo embriogenetico che conduce alla genesi del trabecolato sclero-corneale , la struttura anatomo-funzionale a livello della quale si effettua il deflusso dell’umore acqueo. La vescicola lenticolare ( il cristallino embrionale) nasce da una invaginazione della superficie ectodermica dalla quale si separa completamente in prossimità della VI settimana gestazionale , quando il calice ottico (la retina embrionale) di origine neuroectodermica raggiunge la periferia della vescicola: una massa triangolare di cellule derivate dalla cresta neurale si distaccano dal calice ottico per raggiungere l’ectoderma dell’epitelio corneale dando origine a stroma ed endotelio corneale, trabecolato, stroma irideo.
Tripathy ha mostrato che le cellule del trabecolato contengono enolasi neuro-specifiche rivelandone l’origine embriologica dalla cresta neurale.
Dal momento che la trabeculodisgenesi costituisce una alterazione delle fasi di migrazione, cavitazione, ed atrofizzazione della massa cellulare originante dalla cresta neurale nell’ambito del processo morfogenetico della camera anteriore dell’occhio il glaucoma congenito può essere definito sotto il profilo embriopatogenetico una neurocrestopatia focale.
Ovviamente l'unica terapia è quela chirurgica,a volte reiterata e reiterabile,sperando che non si arrivi all'atrofia del nervo ottico da otticopatia glaucomatosa,che essendo irreversibile implica seri problemi visivi!
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento!!
Un caro saluto.
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Utente
grazie della spiegazione che a fatica ho capito..i termini purtropo sono strettamente medici a me ignoti! accettata la malattia vorrei capire se è possibile aiutarlo per potenziare o comunque conservare i pochi gradi che le restano, precisando che, complice il fatto che ha sempre vissuto con pochi gradi, lui è autonomo in tutto... uno che non conosce la situazione non direbbe che gli manca tutta questa vista!inoltr mi hanno parlato di un nuovo farmaco con minoi effetti collaterali...è già in uso?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.7k visite dal 07/10/2009.
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