Chirurgia palpebra inferiore (tarsoraffia, cantopessia)

Buongiorno. Sono affetto da una semiparalisi facciale congenita del lato sinistro.

Pur avendo da sempre un lagoftalmo all'occhio sinistro, dovuto a questa paralisi (la paplebra superiore non si abbassa del tutto e sempre dopo quella destra, quella inferiore non è mai in tensione ed è sempre più bassa rispetto a quella destra) che ho sempre curato con lacrime artificiali, da circa un paio di anni è sopraggiunto uno pterigio, dovuto al fatto che l'occhio non si chiude mai completamente durante il sonno.

Il mio oculista mi ha consigliato di alzare la paplebra inferiore, praticando su questa e su quella superiore una incisione, in modo da legare l'angolo delle due paplebre, tecnica il cui nome è tarsoraffia. In questa maniera non solo l'occhio sarebbe più protetto, ma ci sarebbe anche un miglioramento estetico.

Ho guardato su internet e ho letto però anche di una pratica chiamata cantopessia, di cui non ho ben capito la differenza con la tarsoraffia.

Volevo soprattutto sapere se l'operazione chirurgica può avere ripercussioni gravi sotto il profilo estetico (chiaramente non vorrei ritrovarmi con un occhio totalmente sballato rispetto all'altro, in una situazione ancora peggiore rispetto a quella attuale), se davvero l'ntervento propostomi sia il migliore, e i possibili problemi a cui potrei andare incontro.

Grazie in anticipo per le Vostre risposte.
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61
Egregio Utente
nel suo caso la chiusura parziale del lagoftalmo indotto dalla paralisi non potrà che dare un beneficio.

Per quanto riguarda il tipo di intervento da scieglere tra i due prospettati ( che non differiscono di molto tra loro ), l'unica persona in grado di consigliarla è l'oculista che la conosce e che conosce bene il suo caso specifico.

In ogni caso è un intervento che in mani esperte non da particolari problemi.
Cordialmente

DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-3388718992.

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta.

Dato che effettivamente non avevo sentito altro oculisti avevo paura di essere stato troppo avventato nel decidere per l'intervento, ma come anche Lei mi dice non dovrebbe essere un intervento problematico.

Quindi immagino anche sia normale che non si facciano prima degli esami per capire di quanti millimetri alzare la paplebra, ma che invece si capisca direttamente al momento dell'operazione. Purtroppo ho cercato delle immagini per vedere i risultati finali di tale intervento, ma né su internet né dal mio medico ho trovato alcunché, ma comunque da quanto ho capito non mi devo preoccupare troppo, insomma l'intervento anche sotto il profilo estetico dovrebbe migliorare e non peggiorare la fisionomia del volto, giusto?

Grazie ancora.