Blefarite posteriore meibomite
Gent. Dr Pascotto,
Gent. Dott.ssa Borrello
Da mesi cerco una terapia efficace per la mia patologia ( MGD).
Mi hanno chiuso diatermicamente i punti lacrimali (dicembre 2008) a causa
di una severa dislacrimia e intolleranza alle lacrime artificiali .
Ciò ha causato infezioni e una blefarite, quindi "Disfunzione delle
ghindole di meibomio"...
A marzo ho hatto un ciclo di 15 giorni di doxiciclina (bassado), ma a luglio la blefarite è peggiorata .
Ad agosto, ho ripreso il bassado con un dosaggio dimezzato (50 mg x 15 giorni)
Ma come successe la prima volta, la tetraciclina mi ha procurato candidasi
,quindi ho interrotto .
Ho messo in seguito,per alcuni mesi, specie sulle palpebre , antibiotici in modo disordinato e a bassi dosaggi,
Poi, a Settembre mi sono stati prescritti 20 giorni di tetraciclina
pomata ( matt e sera.) e a seguire TEA TREE oil.
Ho alternato la pomata al collirio ( perchè la vaselina è molto irritante..)
,ma come smetto il farmaco, i sintomi ricompaiono .
Quindi mi hanno fatto provare il TEA TREE OIL... ma è molto irritante .
Gli occhi sono infiammati e la lipasi è molta . Le polveri, lo sforzo oculare , il vento, peggiorano la situazione delle ghiandole e delle palpebre inferiori e superiori.Il dolore e il bruciore diventano insopportabili .Faccio continuamente ( 3 volte dì) impacchi caldi e massaggi per svuotare le ghiandole e decongestionare la congiuntiva, lavo spesso con acqua fresca e uso blandi detergenti ,ma non risolvo l'infiammazione . Ultimamente ho provato l'acqua borica all'1% , per evitare i colliri antibiotici ... Ma non va .
Non posso procedere per tentativi terapeutici ..
Dato che la doxiciclina sistemica mi procura i funghi , potrei usare quella chimicamente modificata ( CMTs) sperimentata negli USA ?
Assumere per esempio : ORACEA ( in sperimentazione per il MGD in america dal 2007) ?
Oppure PERIOSTAT ?
Oppure dovrei usare le tetracicline topiche in modo continuato per mesi ( come antinfiammatorio e x sfoltire la flora batterica ) ?
Anche per lunghissimi periodi?
( Ma come evitare le resistenze batteriche ?)
Un oculista vorrebbe farmi usare il PERIOSTAT (20 mg, per un medio periodo ) e AZITER collirio ( x brevissimo periodo : 6/10 giorni)..
Un altro , fallito il tentativo con le tetracicline sistemiche , vuole che provi le tetracicline topiche, da usare come quelle sistemiche , per lunghi periodi ...
Quale terapia è la più idonea ?
devo altresì far riaprire i canali lacrimali ? Dato che la stenosi accentua l'infiammazione ?
Grazie
Gent. Dott.ssa Borrello
Da mesi cerco una terapia efficace per la mia patologia ( MGD).
Mi hanno chiuso diatermicamente i punti lacrimali (dicembre 2008) a causa
di una severa dislacrimia e intolleranza alle lacrime artificiali .
Ciò ha causato infezioni e una blefarite, quindi "Disfunzione delle
ghindole di meibomio"...
A marzo ho hatto un ciclo di 15 giorni di doxiciclina (bassado), ma a luglio la blefarite è peggiorata .
Ad agosto, ho ripreso il bassado con un dosaggio dimezzato (50 mg x 15 giorni)
Ma come successe la prima volta, la tetraciclina mi ha procurato candidasi
,quindi ho interrotto .
Ho messo in seguito,per alcuni mesi, specie sulle palpebre , antibiotici in modo disordinato e a bassi dosaggi,
Poi, a Settembre mi sono stati prescritti 20 giorni di tetraciclina
pomata ( matt e sera.) e a seguire TEA TREE oil.
Ho alternato la pomata al collirio ( perchè la vaselina è molto irritante..)
,ma come smetto il farmaco, i sintomi ricompaiono .
Quindi mi hanno fatto provare il TEA TREE OIL... ma è molto irritante .
Gli occhi sono infiammati e la lipasi è molta . Le polveri, lo sforzo oculare , il vento, peggiorano la situazione delle ghiandole e delle palpebre inferiori e superiori.Il dolore e il bruciore diventano insopportabili .Faccio continuamente ( 3 volte dì) impacchi caldi e massaggi per svuotare le ghiandole e decongestionare la congiuntiva, lavo spesso con acqua fresca e uso blandi detergenti ,ma non risolvo l'infiammazione . Ultimamente ho provato l'acqua borica all'1% , per evitare i colliri antibiotici ... Ma non va .
Non posso procedere per tentativi terapeutici ..
Dato che la doxiciclina sistemica mi procura i funghi , potrei usare quella chimicamente modificata ( CMTs) sperimentata negli USA ?
Assumere per esempio : ORACEA ( in sperimentazione per il MGD in america dal 2007) ?
Oppure PERIOSTAT ?
Oppure dovrei usare le tetracicline topiche in modo continuato per mesi ( come antinfiammatorio e x sfoltire la flora batterica ) ?
Anche per lunghissimi periodi?
( Ma come evitare le resistenze batteriche ?)
Un oculista vorrebbe farmi usare il PERIOSTAT (20 mg, per un medio periodo ) e AZITER collirio ( x brevissimo periodo : 6/10 giorni)..
Un altro , fallito il tentativo con le tetracicline sistemiche , vuole che provi le tetracicline topiche, da usare come quelle sistemiche , per lunghi periodi ...
Quale terapia è la più idonea ?
devo altresì far riaprire i canali lacrimali ? Dato che la stenosi accentua l'infiammazione ?
Grazie
[#1]
Oculista
Carissima,
La blefarite seborroica e la disfunzione delle ghiandole di Meibomio (meibomite) rappresentano due forme di blefarite cronica.
La blefarite seborroica spesso si associa con dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto. Si verifica una colonizzazione batterica secondaria sulle squame che si trovano sul margine palpebrale. La disfunzione delle ghiandole di Meibomio è provocata da una secrezione anomala di tali ghiandole ed è spesso associata con l'acne rosacea.
Prurito, bruciore e arrossamento del margine palpebrale, edema palpebrale, perdita delle ciglia, irritazione congiuntivale con lacrimazione e fotofobia. Nella blefarite ulcerativa si formano piccole pustole nei follicoli ciliari che alla fine si aprono formando ulcere superficiali. Compaiono croste aderenti che quando vengono rimosse lasciano una superficie sanguinante. Durante il sonno le palpebre si incollano tra di loro a causa dell'essiccazione delle secrezioni. La blefarite ulcerativa può recidivare e talvolta provoca perdita delle ciglia e cicatrici palpebrali.
Nella forma seborroica si formano delle squame untuose, facilmente rimuovibili lungo i margini palpebrali. Nella disfunzione delle ghiandole di Meibomio, l'orifizio delle ghiandole è ispessito (tappato) da un tappo simile a cera indurita. Molti pazienti con blefarite seborroica e disfunzione delle ghiandole di Meibomio presentano una cheratite secca secondaria , che provoca prurito, bruciore e sensazione di corpo estraneo. È comune la storia di orzaioli ripetuti e di calazi. Le riacutizzazioni della forma seborroica e della disfunzione delle ghiandole di Meibomio sono fastidiose e sgradevoli ma non provocano cicatrici corneali centrali o perdita visiva.
La blefarite ulcerativa è trattata con pomate antibiotiche (p. es., bacitracina/polimixina B o gentamicina 0,3% qid al giorno per 7-10 gg). I pazienti devono essere avvertiti del fatto che entrambi i tipi di blefarite cronica sono recidivanti e di difficile trattamento. La terapia per la blefarite seborroica è diretta a migliorare l'igiene palpebrale e consiste nello strofinare il margine palpebrale ogni giorno con un tampone di cotone bagnato in una soluzione diluita di shampoo per bambini (2-3 gocce in 1/2 tazza di acqua tiepida). Talvolta può essere indicata l'applicazione locale di una pomata antibiotica (bacitracina/polimixina B o sulfacetamide sodica 10% bid per 3 mesi). La blefarite seborroica richiede anche l'esame del viso e del cuoio capelluto .
La terapia della disfunzione delle ghiandole di Meibomio è diretta alla normalizzazione della secrezione ghiandolare, p. es., con la somministrazione di tetracicline (doxyciclina 100 mg PO bid ridotta gradualmente in 3-4 mesi). Compresse calde possono sciogliere i tappi grassosi e permettere alle secrezioni ritenute nei dotti ghiandolari, di fuoriuscire e coprire la superficie oculare.
Un caro saluto.
La blefarite seborroica e la disfunzione delle ghiandole di Meibomio (meibomite) rappresentano due forme di blefarite cronica.
La blefarite seborroica spesso si associa con dermatite seborroica del viso e del cuoio capelluto. Si verifica una colonizzazione batterica secondaria sulle squame che si trovano sul margine palpebrale. La disfunzione delle ghiandole di Meibomio è provocata da una secrezione anomala di tali ghiandole ed è spesso associata con l'acne rosacea.
Prurito, bruciore e arrossamento del margine palpebrale, edema palpebrale, perdita delle ciglia, irritazione congiuntivale con lacrimazione e fotofobia. Nella blefarite ulcerativa si formano piccole pustole nei follicoli ciliari che alla fine si aprono formando ulcere superficiali. Compaiono croste aderenti che quando vengono rimosse lasciano una superficie sanguinante. Durante il sonno le palpebre si incollano tra di loro a causa dell'essiccazione delle secrezioni. La blefarite ulcerativa può recidivare e talvolta provoca perdita delle ciglia e cicatrici palpebrali.
Nella forma seborroica si formano delle squame untuose, facilmente rimuovibili lungo i margini palpebrali. Nella disfunzione delle ghiandole di Meibomio, l'orifizio delle ghiandole è ispessito (tappato) da un tappo simile a cera indurita. Molti pazienti con blefarite seborroica e disfunzione delle ghiandole di Meibomio presentano una cheratite secca secondaria , che provoca prurito, bruciore e sensazione di corpo estraneo. È comune la storia di orzaioli ripetuti e di calazi. Le riacutizzazioni della forma seborroica e della disfunzione delle ghiandole di Meibomio sono fastidiose e sgradevoli ma non provocano cicatrici corneali centrali o perdita visiva.
La blefarite ulcerativa è trattata con pomate antibiotiche (p. es., bacitracina/polimixina B o gentamicina 0,3% qid al giorno per 7-10 gg). I pazienti devono essere avvertiti del fatto che entrambi i tipi di blefarite cronica sono recidivanti e di difficile trattamento. La terapia per la blefarite seborroica è diretta a migliorare l'igiene palpebrale e consiste nello strofinare il margine palpebrale ogni giorno con un tampone di cotone bagnato in una soluzione diluita di shampoo per bambini (2-3 gocce in 1/2 tazza di acqua tiepida). Talvolta può essere indicata l'applicazione locale di una pomata antibiotica (bacitracina/polimixina B o sulfacetamide sodica 10% bid per 3 mesi). La blefarite seborroica richiede anche l'esame del viso e del cuoio capelluto .
La terapia della disfunzione delle ghiandole di Meibomio è diretta alla normalizzazione della secrezione ghiandolare, p. es., con la somministrazione di tetracicline (doxyciclina 100 mg PO bid ridotta gradualmente in 3-4 mesi). Compresse calde possono sciogliere i tappi grassosi e permettere alle secrezioni ritenute nei dotti ghiandolari, di fuoriuscire e coprire la superficie oculare.
Un caro saluto.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 17.9k visite dal 03/10/2009.
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