Rottura di lente a contatto
Buonasera Dottori. Mi sono appena tolto una delle due lenti a contatto dall'occhio, dopo averla portata per 6 ore. Sono miope/atigmatico e sono portatore da 2 anni di lenti a contatto morbide hydrogel a sostituzione mensile, di ottima marca. Il problema è che, appena tolta e quindi prima di strofinarla con la soluzione per poi riporla nel portalenti, mi sono subito accorto che la lente era rotta: presenta una "erosione" sul margine, cioè le si è staccato dal margine un piccolo frammento delle dimensioni di 1 mm X 1 mm, piccolo sì ma tale che si vede che la lente è rotta. Non me ne sono accorto oggi, al momento di metterle, se era già rotta, nè me ne ero accorto in precedenza. Il fatto è che per tutte le 6 ore di oggi in cui l'ho indossata, anche se era rotta, non mi ha causato alcun sintomo fastidioso, e quindi me ne sono accorto per caso solo adesso guardandola, però a sto punto chissà da quanti giorni era rotta. Potrei aver danneggiato il mio occhio, indossandola rotta? Molto probabilmente si deve essere rotta durante le manovre di strofinamento con il dito per pulirla, forse troppo energiche, perchè sennò non vedo altre spiegazioni. Però, nel caso si fosse rotta nell'occhio, e il piccolo frammento di 1 mm X 1 mm fosse rimasto da qualche parte nell'occhio, cosa può capitarmi? Io continuo a non sentire nessun fastidio, e guardadomi come meglio posso l'occhio non vedo alcun frammento, nè sulla cornea nè sulla sclera, però se sfortunatamente dovesse essere andato sotto la palpebra superiore come faccio a rintracciarlo? Eventualmente, l'occhio sarebbe in grado di espellerlo da solo? A questo punto cosa mi converrebbe fare? Grazie dei consigli.
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Se non sente fastidi probabilmente il frammento è stato "lavato " via dalle lacrime.
Se non avverte nessun fastidio nei prossimi giorni e non nota disturbi visivi non dovrebbero esserci problemi: in ogni caso per maggiore sicurezza si faccia visitare dal suo Oculista di fiducia.
Cordialmente
Se non avverte nessun fastidio nei prossimi giorni e non nota disturbi visivi non dovrebbero esserci problemi: in ogni caso per maggiore sicurezza si faccia visitare dal suo Oculista di fiducia.
Cordialmente
DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-3388718992.
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Ex utente
Buonasera Dottor Micochero. Con le lenti a contatto prosegue tutto senza problemi, per adesso. Però sono assalito da un dubbio, e vorrei chiederle un consiglio. Due settimane fa sono andato dal mio oculista (primario chirurgo oculista in ospedale) per una visita, e con l'occasione gli ho anche chiesto se posso portare le mie lenti a contatto morbide (a ricambio mensile) per più di 6 ore, perchè per ragioni di lavoro mi è necessario portarle anche per 8 ore consecutive al giorno tutti i giorni, e lui mi ha risposto: sì, non c'è problema. Dopodichè mi sono recato anche dall'ottico per comprare nuove lenti a contatto, e anche lui mi ha confermato che i miei occhi hanno una buona lacrimazione e possono sopportare tranquillamente le 8 ore di porto continuo giornaliero. Il dubbio però è questo: ho letto qui su Medicitalia le risposte ai consulti sulle lenti a contatto date dal Dottor Siravo, e ho letto che lui consiglia sempre a tutti di non indossare le lenti a contatto per più di 6 ore al giorno. A questo punto che devo fare? A chi devo dare retta secondo lei, Dottor Micochero? Ai consigli del Dottor Siravo che non mi ha mai visitato dal vivo, oppure ai consigli del mio oculista e del mio ottico/contattologo che mi hanno visitato tante volte dal vivo? Grazie.
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Quanto dice il collega Duilio è corretto, le linee guida consigliano di non superare le 6-7 ore al di.
Tuttavia esistono delle deroghe in base alle situazioni oggettive dei pazienti, per cui se chi l'ha visitata non ha posto problemi, significa che il suo occhio può sopportare le lenti fino a 8 ore, badando però a non superare questo limite.
Inoltre in questo caso sarebbe meglio non indossarle in caso di giornate libere per lasciare " riposare 2 le mucose oculari.
Quindi usi pure le lac fino ad un massimo di 8 ore, continuando a fare i controlli periodici da suo oculista di fiducia.
Cordialmente
Tuttavia esistono delle deroghe in base alle situazioni oggettive dei pazienti, per cui se chi l'ha visitata non ha posto problemi, significa che il suo occhio può sopportare le lenti fino a 8 ore, badando però a non superare questo limite.
Inoltre in questo caso sarebbe meglio non indossarle in caso di giornate libere per lasciare " riposare 2 le mucose oculari.
Quindi usi pure le lac fino ad un massimo di 8 ore, continuando a fare i controlli periodici da suo oculista di fiducia.
Cordialmente
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Ex utente
Salve Dottor Micochero, avrei un'altra domanda da farle, in attesa di sentire anche il parere del mio contattologo. Dunque, mi sono accorto che la qualità della visione cambia a seconda del fatto che le mie lenti a contatto (a ricambio mensile e di ottima marca) siano nuove, cioè il primo giorno del mese di utilizzo e appena tolte dal blister, oppure che siano imminenti ad essere buttate via, cioè alla fine di mese di utilizzo e del periodo di conservazione nel portalenti. Rispetto a quelle nuove, infatti, quelle vecchie di 30 giorni non mi fanno vedere così nitidamente come quelle nuove, specie guardando degli oggetti luminosi essi appaiono con degli aloni. Ma non dipende da cattiva manutenzione e consevazione, perchè quando le indosso quelle vecchie di 30 giorni non mi danno alcun fastidio come se fossero nuove, e poi perchè sono sempre molto scrupoloso con tutte le manovre di igiene. Quindi, da che può dipendere secondo lei, Dottore, questo lieve peggioramento della performance da parte delle lenti che hanno un mese e che stanno per essere gettate nel cestino? Che sono diventate vecchie? Oppure, altra mia ipotesi, dal fatto che possa essere la consueta manovra di pulizia/strofinamento quotidiano sulla mano che le rovina sempre più ogni giorno che passa? Grazie.
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Le lanti corneali, come tutti le cose, sono soggette a fisiologico decadimento.
Se l'azienda costuttrice le vende come mensili, è perchè il polimero che le costituisce è stato progettato, sperimentato e costruito per durare quel dato lasso di tempo.
Assolutamente normale quindi quello che lei nota: man mano che il tempo passa il polimero perde in parte le sue caratteristiche e quindi anche le performances.
Cordialmente
Se l'azienda costuttrice le vende come mensili, è perchè il polimero che le costituisce è stato progettato, sperimentato e costruito per durare quel dato lasso di tempo.
Assolutamente normale quindi quello che lei nota: man mano che il tempo passa il polimero perde in parte le sue caratteristiche e quindi anche le performances.
Cordialmente
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Ex utente
Buonasera Dottor Micochero, vorrei farle una semplice domanda che ancora non ho fatto al mio oculista, perchè me ne sono sempre dimenticato. Lavarsi gli occhi immergendoli nell'acqua tiepida, aperti, non chiusi dalle palpebre, la mattina quando ci si lava il viso, fa bene o fa male agli occhi? E se fa male, perchè fa male? Io comunque questa cosa la faccio ogni tanto, mica sempre. Intuitivamente mi pare una cosa assai simile a quando faccio il bagno al mare, quando immergo la testa sott'acqua senza portare la maschera e il boccaglio, tenedo gli occhi aperti per guardare il fondo. L'unica differenza è che al mare c'è l'acqua salata, mentre a casa c'è l'acqua dolce del rubinetto. Può trasmettere infezioni, l'acqua sia marina che del rubinetto? Che ne pensa, Dottore? Grazie per la risposta.
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La risposta è già nella domanda: l'acqua di mare ( PULITA ) è una soluzione salina e quindi ben tollerata dalle mucose oculari.
Viceversa l'acqua di rubinetto è spesso ricca di cloro e a volte inquinata con batteri, quindi non è adatta ai lavaggi oculari.
Le consiglierei piuttosto di utilizzare soluzione salina sterile che può trovare in farmacia
Coedialmente
Viceversa l'acqua di rubinetto è spesso ricca di cloro e a volte inquinata con batteri, quindi non è adatta ai lavaggi oculari.
Le consiglierei piuttosto di utilizzare soluzione salina sterile che può trovare in farmacia
Coedialmente
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Ex utente
Buonasera Dottor Micochero. Volevo porle il seguente chiarimento, sull'igiene delle lenti a contatto. So che bisogna fare attenzione al fatto che le varie soluzioni uniche per la disinfezione/conservazione delle lenti a contatto non contengano dei conservanti che siano dannosi per l'occhio, e questo discorso è valido anche per le lacrime artificiali. Siccome non ne capisco molto di composizioni chimiche, vorrei sottoporle la composizione della soluzione unica per lenti a contatto che sto utilizzando da ormai 4 anni, e che acquisto regolarmente nel mio negozio di ottica sotto consiglio del negoziante, per chiederle un parere sulla bontà o meno del prodotto che sto utilizzando, anche se sinora non mi ha mai provocato effetti indesiderati. Poliesametilenbiguanide 0,0001 g, sodio edetato 0,100 g, methyloxirane polimer 1,00 g, polyquaternium (2) 0,006 g, soluzione isotonica viscosizzata tamponata a pH 7,2 quanto basta a 100 ml. La ringrazio del chiarimento.
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Sono tutti ( tranne la soluzione isotonica tamponata ) elementi disinfettanti ben tollerati ed estremamente diffusi in questo tipo di preparati.
Il particolare il polyquaternium è usato anche in saponi, shampoo etc.
Ovviamente il nostro organismo può diventare col tempo allergico a qualunque sostanza, quindi teoricamente anche a una di queste.
La soluzione consiste nel non utilizzare queste sostanze eliminando la conservazione delle lenti, e questo si può fare utilizzando lenti monouso.
Cordialmente
Il particolare il polyquaternium è usato anche in saponi, shampoo etc.
Ovviamente il nostro organismo può diventare col tempo allergico a qualunque sostanza, quindi teoricamente anche a una di queste.
La soluzione consiste nel non utilizzare queste sostanze eliminando la conservazione delle lenti, e questo si può fare utilizzando lenti monouso.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 113.2k visite dal 28/09/2009.
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