Eventuale uso di colliri per ridurre fastidiosa sensazione di secchezza
Gentili Dottori,
ringrazio in anticipo chiunque di voi vorrà o potrà rispondere. Cercherò di esporre il mio quesito nel modo più chiaro possibile:
sono portatrice di protesi oculare in OD, nonché un soggetto poliallergico in terapia con antistaminico ed antileucotrienico (prescrittimi naturalmente dall' allergologo dopo attenta valutazione)che assumo durante tutto l' anno poichè le mie allergie sono "perenni". Da alcuni giorni in OD avverto una spiacevole e fastidiosa sensazione di secchezza, (certo anche gli agenti atmosferici p. es. vento avranno un ruolo) che talora rende difficile chiudere la palpebra superiore. La congiuntiva e la cavita dx non sono infiammate. Mi chiedevo se potessi utilizzare e con quale posologia dei colliri a base di camomilla/euphrasia o eventualmente delle lacrime artificiali per cercare di alleviare tale fastidio. Grazie a tutti e buona giornata
ringrazio in anticipo chiunque di voi vorrà o potrà rispondere. Cercherò di esporre il mio quesito nel modo più chiaro possibile:
sono portatrice di protesi oculare in OD, nonché un soggetto poliallergico in terapia con antistaminico ed antileucotrienico (prescrittimi naturalmente dall' allergologo dopo attenta valutazione)che assumo durante tutto l' anno poichè le mie allergie sono "perenni". Da alcuni giorni in OD avverto una spiacevole e fastidiosa sensazione di secchezza, (certo anche gli agenti atmosferici p. es. vento avranno un ruolo) che talora rende difficile chiudere la palpebra superiore. La congiuntiva e la cavita dx non sono infiammate. Mi chiedevo se potessi utilizzare e con quale posologia dei colliri a base di camomilla/euphrasia o eventualmente delle lacrime artificiali per cercare di alleviare tale fastidio. Grazie a tutti e buona giornata
[#1]
mia cara amica
se la cavita' e' infiammata ci vuole un antibiotico ed un antiinfiammatorio in collirio, abbandoni prodotti da banco e colliri omeopatici
le allego un breve appunto su occhio secco
nell'attesa che vada a farsi controllare dal suo medico specialista oculista di fiducia
a presto'apparato lacrimale è un sistema interdipendente ( unità funzionale lacrimale U.F.L. ) composto da superfici oculari ( cornea, congiuntiva con le ghiandole in essa contenute, ghiandola lacrimale ed apparato nervoso afferente ed efferente
Le fibre efferenti partendo dal Ponte giungono alle ghiandole lacrimali principali ed accessorie, nonchè alle cellule caliciformi congiuntivali ed alle ghiandole di Meibomio.
L'alterazione di uno di questi componenti a livello di questa unità funzionale provoca un malfunzionamento della stessa con la possibilità della comparsa di una sintomatologia anche importante da occhio secco.
Le alterazioni meccaniche corneali, alterano, almeno temporaneamente, l'epitelio e definitivamente la m. di Bowman (plesso subepiteliale!!) e parte dello stroma, con un insulto meccanico delle fibre nervose ed un conseguente rilascio di mediatori chimici.
Tra questi mediatori, vi sono le prostaglandine, e l'effetto antinfiammatorio ed analgesico dei FANS somministrati localmente in caso di danno corneale sarebbe dovuto ad una azione su tali mediatori
Elementi che possono essere causa di occhio secco. sono l'età, alcuni farmaci ( colinergici ), malattie sistemiche, alterazioni ormonali ed interventi chirurgici.
Segni e sintomi
I sintomi sono bruciori oculari, sensazione di corpo estraneo ( ciglia, granello di sabbia), lacrimazione paradossa, dolori puntori, talvolta fotofobia ( importante una anamnesi completa)
I segni sono proporzionali all'entità del problema, e sono arrossamento oculare, cheratiti secche ( filamentose, puntate superficiali) fino a veri e propri infiltrati corneali con conseguente compromissione visiva anche definitiva.
Un classico esempio di occhio secco: notare il riflesso corneale che denota una secchezza della cornea a causa della scarsità del film lacrimale
Quando rivolgersi al medico
In caso di comparsa e persistenza dei sintomi sopra elencati, è necessario rivolgersi allo specialista per inquadrare esattamente il tipo di iposecrezione lacrimale ( quantitativa e/o qualitativa ) e per escludere altre patologie associate ( s. di Sjogren).
Diagnostica
Per studiare una situazione di occhio secco esistono esami specifici:
Test di Schirmer ( tipo 1 e tipo 2 )
Break Up Time
Test di colorazione con verde di Lissamina
Test di colorazione con rosa Bengala------------------------->
Test di osmolarità del film lacrimale
Test di colorazione con Fluoresceina
Test di felcizzazione------------------------------------------>
Test di citologia lacrimale
Fluorescein load test
Tearscope
Valutazione funzionalità delle ghiandole di Meibomio
Imprintig congiuntivale
Terapia
La terapia si basa su sostituti lacrimali che devono avere determinate caratteristichetali da ripristinare l'ambiente fisiologico del film lacrimale, agendo sulle varie componenti ( mucina, acuosa e lipidica) che lo compongono.
Inoltre devono essere prive di conservanti ( benzlconio cloruro ) che sono fortemente irritanti : a tale proposito devono essere preferiti i sostituti lacrimali in monodose o con sistemi di conservazione di ultima generazione ( comod etc.)
Anche l'azione sull'iperosmolarità che è presente nella sindrome da occhio secco risulta essere importante.
Inoltre una terapia innovativa sarà ( quando disponibile in Italia ) la Ciclosporina A .
In caso di infiammazione presente in caso di occhio secco potranno essere di aiuto i FANS locali od anche cortisonici di superficie.
Tutti questi farmaci vanno assunti sempre e comunque sotto la supervisione dello specialista.
Prevenzione
In caso di soggetti che hanno la tendenza ad avere la sindrome da occhio secco, sarà importante prevenire le situazioni che accentuano il problema:
- ambiente di vita o di lavoro troppo secco ( riscaldamento/ raffreddamento con termoconvettori ) riscaldamento troppo elevato - scarso ricambio di aria fresca.
- eccessiva applicazione a videoterminali, che determina una diminuzione della frequenza di ammiccamento
- scarso apporto di liquidi con la dieta
- evitare squilibri ormonali ( donne in menopausa) od assunzioni di farmaci a base di estroprogestinici senza adeguato controllo.
- curare i sintomi fin dall'inizio rivolgendosi ad un oculista preparato in materia
- seguire con la massima attenzione nel postoperatorio i pazienti operati di chirurgia refrattiva
- proteggere i propri occhi in caso di eccessiva esposizione ai raggi solari o ad agenti atmosferici potenzialmente pericolosi ( vento, sabbia etc. )
se la cavita' e' infiammata ci vuole un antibiotico ed un antiinfiammatorio in collirio, abbandoni prodotti da banco e colliri omeopatici
le allego un breve appunto su occhio secco
nell'attesa che vada a farsi controllare dal suo medico specialista oculista di fiducia
a presto'apparato lacrimale è un sistema interdipendente ( unità funzionale lacrimale U.F.L. ) composto da superfici oculari ( cornea, congiuntiva con le ghiandole in essa contenute, ghiandola lacrimale ed apparato nervoso afferente ed efferente
Le fibre efferenti partendo dal Ponte giungono alle ghiandole lacrimali principali ed accessorie, nonchè alle cellule caliciformi congiuntivali ed alle ghiandole di Meibomio.
L'alterazione di uno di questi componenti a livello di questa unità funzionale provoca un malfunzionamento della stessa con la possibilità della comparsa di una sintomatologia anche importante da occhio secco.
Le alterazioni meccaniche corneali, alterano, almeno temporaneamente, l'epitelio e definitivamente la m. di Bowman (plesso subepiteliale!!) e parte dello stroma, con un insulto meccanico delle fibre nervose ed un conseguente rilascio di mediatori chimici.
Tra questi mediatori, vi sono le prostaglandine, e l'effetto antinfiammatorio ed analgesico dei FANS somministrati localmente in caso di danno corneale sarebbe dovuto ad una azione su tali mediatori
Elementi che possono essere causa di occhio secco. sono l'età, alcuni farmaci ( colinergici ), malattie sistemiche, alterazioni ormonali ed interventi chirurgici.
Segni e sintomi
I sintomi sono bruciori oculari, sensazione di corpo estraneo ( ciglia, granello di sabbia), lacrimazione paradossa, dolori puntori, talvolta fotofobia ( importante una anamnesi completa)
I segni sono proporzionali all'entità del problema, e sono arrossamento oculare, cheratiti secche ( filamentose, puntate superficiali) fino a veri e propri infiltrati corneali con conseguente compromissione visiva anche definitiva.
Un classico esempio di occhio secco: notare il riflesso corneale che denota una secchezza della cornea a causa della scarsità del film lacrimale
Quando rivolgersi al medico
In caso di comparsa e persistenza dei sintomi sopra elencati, è necessario rivolgersi allo specialista per inquadrare esattamente il tipo di iposecrezione lacrimale ( quantitativa e/o qualitativa ) e per escludere altre patologie associate ( s. di Sjogren).
Diagnostica
Per studiare una situazione di occhio secco esistono esami specifici:
Test di Schirmer ( tipo 1 e tipo 2 )
Break Up Time
Test di colorazione con verde di Lissamina
Test di colorazione con rosa Bengala------------------------->
Test di osmolarità del film lacrimale
Test di colorazione con Fluoresceina
Test di felcizzazione------------------------------------------>
Test di citologia lacrimale
Fluorescein load test
Tearscope
Valutazione funzionalità delle ghiandole di Meibomio
Imprintig congiuntivale
Terapia
La terapia si basa su sostituti lacrimali che devono avere determinate caratteristichetali da ripristinare l'ambiente fisiologico del film lacrimale, agendo sulle varie componenti ( mucina, acuosa e lipidica) che lo compongono.
Inoltre devono essere prive di conservanti ( benzlconio cloruro ) che sono fortemente irritanti : a tale proposito devono essere preferiti i sostituti lacrimali in monodose o con sistemi di conservazione di ultima generazione ( comod etc.)
Anche l'azione sull'iperosmolarità che è presente nella sindrome da occhio secco risulta essere importante.
Inoltre una terapia innovativa sarà ( quando disponibile in Italia ) la Ciclosporina A .
In caso di infiammazione presente in caso di occhio secco potranno essere di aiuto i FANS locali od anche cortisonici di superficie.
Tutti questi farmaci vanno assunti sempre e comunque sotto la supervisione dello specialista.
Prevenzione
In caso di soggetti che hanno la tendenza ad avere la sindrome da occhio secco, sarà importante prevenire le situazioni che accentuano il problema:
- ambiente di vita o di lavoro troppo secco ( riscaldamento/ raffreddamento con termoconvettori ) riscaldamento troppo elevato - scarso ricambio di aria fresca.
- eccessiva applicazione a videoterminali, che determina una diminuzione della frequenza di ammiccamento
- scarso apporto di liquidi con la dieta
- evitare squilibri ormonali ( donne in menopausa) od assunzioni di farmaci a base di estroprogestinici senza adeguato controllo.
- curare i sintomi fin dall'inizio rivolgendosi ad un oculista preparato in materia
- seguire con la massima attenzione nel postoperatorio i pazienti operati di chirurgia refrattiva
- proteggere i propri occhi in caso di eccessiva esposizione ai raggi solari o ad agenti atmosferici potenzialmente pericolosi ( vento, sabbia etc. )
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Ex utente
Gentile Prof. Marino,
La ringrazio per la rapidità e l' accuratezza mostrate nel rispondermi. Naturalmente consulterò il mio specialista curante circa il problema che Le ho esposto e Le farò sapere. Tuttavia, mi permetta, forse c' è stato un fraintendimento, la cavità e la congiuntiva dx. NON sono INFIAMMATE. Inoltre stiamo parlando di una situazione legata ad una protesi oculare per anoftalmo, quindi scusi la presunzione, ma mi sentirei di escludere eventuale problemi alla cornea...ho comunque trovato la Sua spiegazione assai precisa ed interessante. Grazie. Le auguro una serena domenica.
La ringrazio per la rapidità e l' accuratezza mostrate nel rispondermi. Naturalmente consulterò il mio specialista curante circa il problema che Le ho esposto e Le farò sapere. Tuttavia, mi permetta, forse c' è stato un fraintendimento, la cavità e la congiuntiva dx. NON sono INFIAMMATE. Inoltre stiamo parlando di una situazione legata ad una protesi oculare per anoftalmo, quindi scusi la presunzione, ma mi sentirei di escludere eventuale problemi alla cornea...ho comunque trovato la Sua spiegazione assai precisa ed interessante. Grazie. Le auguro una serena domenica.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.7k visite dal 20/09/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.