Liquido sottoretinico dopo una retinopessia con gas e laser

Salve, ringrazio anticipatamente chiunque puo` essermi d`aiuto e mi dedichera` del tempo.
Mio padre (miope da molto tempo) ha avuto un distaccamento della retina a inizio luglio. Nella struttura dove e` andato per risolvere il problema gli hanno praticato dapprima una retinopessia a gas e il giorno dopo hanno proceduto con il laser. Il primo intervento laser e` stato eseguito per ben 2 volte a distanza di circa mezz`ora perche` si erano accorti che la retina non era ancora ben attacata. La mattina successiva prima di rimandarlo a casa si hanno notato che c`erano ancora altri punti non perfettamente aderenti e hanno fatto un terzo laser..
Nonostante cio` e nonostante la posiziona scomoda che ha dovuto tenere per i 10 giorni a seguire, la guarigione sembrava seguire il suo decorso, fino ad un paio di settimane fa quando si sono accorti che una "bollicina" di liquido che si trovava sotto la retina non si era assorbita, dopo l`assunzione delle medicine prescritte continuando a monitorarla si sono accorti che tale "bollicina" non accenna ad asciugarsi ma semmai si limita spostarsi. Mio padre avverte un forte disagio, questo liquido e` in una posizione centrale e mio padre non riesce a vedere nitidamente.
A questo punto si e` ricominciato a parlare di chirurgia ma questa equipe di medici non e` d`accordo sul tipo di intervento da fare..
Volevo sapere se questa "complicazione" che ha avuto mio padre e'rara (lo trattano come una cavia)quale sarebbe il modo migliore di intervenire e se vi e` un nome specifico per questo disturbo(come avete capito i medici non ci danno molte spiegazioni).
E` possibile che questa bollicina fosse li` prima dell`intervento e sia una delle cause del distaccamento o e` invece l`effetto di una chirurgia non effettuata correttamente?
Qualora si dovesse intervenire chirurgicamente quali sono i migliori centri in Italia o eventualmente all`estero per sottoporsi a tale intervento?
Grazie mille per l`attenzione
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
con l'iperbolica crescita delle denunce in ambito sanitario non si può nemmeno immaginare IPOTETICAMENTE di parlare di pazienti trattati come cavie!!!
Non è così, e professionalmente è giusto intervenire,con la metodica scelta in maniera giusta,per una cosa che ,se pur predittibilmente abbia un'uncidenza bassa di realizzarsi,ma si può realizzare nel post-operatorio ed è meglio risolverla!!
Un caro saluto
[#2]
Utente
Utente
caro dottore,
credo che si possa anche capire lo stato di una famiglia che cerca delle risposte e non le ha. Credo che leggitimamente la fiducia o l'empatia nei confronti di una persona possa scemare se questa non ti da neanche il nome della problematica che ti interessa (non ho neanche la possibilità di informarmi su internet perchè non so cosa cercare ad esempio). Credo che, se un paziente durante una visita di controllo sente che all'interno della stessa equipe di medici c'è chi dice che è meglio intervenire sulla parte superficiale, chi preferisce intervenire dall'interno, chi preferirebbe non intervenire affatto, sia a ragione disorientato e non a suo agio. Credo, in conformità con le regole di questo forum, di essermi attenuta a spiegare quello che sta succedendo alla mia famiglia, forse non in modo distaccato, ma comunque senza specificare luogo e struttura dell'intervento, senza fare riferimento ai medici in questione o altro, e se forse la parola "cavia" può essere risultata un po' forte, allora non ho nessuno problema a chiedere scusa, ma come dicevo bisogna capire lo stato d'animo che si vive in certe situazioni. Credo comunque di potermi permettere di dire che in qualsiasi professione, quindi anche in quella medica, non tutti abbiano le stesse capacità e siano qualificati allo stesso modo, ragion per cui ritengo comprensibile decidere di non affidarsi completamente ad una persona solo perchè è un dottore e ti ha seguito in passato se manca la fiducia (credo che questa sia una decisione leggittima e non offensiva nei confronti di chiunque pratichi la professione di medico). Per lo stesso motivo credo che la gran parte delle persone, non solo io quindi, che chiedono qui un consulto lo fanno perchè evidentemente il medico da cui sono fisicamente andati non li ha soddisfatti pienamente e cercano dunque risposte da altre parti. Concludo inoltre sottolineando di non aver detto che non voglio che mio padre risolvi la situazione con un intervento, per me l'importante è che lui stia bene e se c'è da intervenire va bene, ho chiesto infatti quali fossero i centri migliori a cui affidarsi (credo almeno non ci sia niente di male nel pensare che alcuni luoghi siano migliori e più attrezzati di altri).
Ringrazio nuovamente chiunque può aiutarmi
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Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
SONO PIENAMENTE D'ACCORDO CON LEI!!!
AHIME' è TALMENTE DIFFERENZIATA LA NOSTRA PROFESSIONE CHE IO MI OCCUPO DA ANNI PROPRIO DI ERRORI PROFESSIONALI IN OCULISTICA ESSENDO IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SULLA RESPONSABILITA' PROFESSIONALE CIVILE E PENALE DI TUTTI I MEDICI OCULISTI ITALIANI!!!
Capire le incertezze,le indecisioni e le proteiformi accezioni delle possibili diverse diagnosi od indicazioni interventistiche che vengono da noi consigliate,non solo è UMANO,ma necessario per orientarsi in un panorama di diverse capacità professionali!!
Io le auguro comunque il MEGLIO e la risoluzione dei suoi problemi!
In bocca al lupo!
Un caro saluto.