Continui deja vu, sensazioni di non riconoscere più dove sono
Salve dottori.
Da circa 10 mesi ho perso il senso della vita, cioè. A dicembre dopo qualche attacco di panico ho smesso di viviere. Solo che ora i sintomi sono molto preoccupanti, sono più di 7/8 mesi che continuo ad avere deja vu, questo capita tutti i giorni e per molte ore della giornata, ho letto un po’ su Internet e riportano che può essere un tumore al cervello, oppure una epilessia. Un altro sintomo che ho ormai da mesi, è la sensazione di vedere i luoghi a me comuni come se non li conoscessi. Un altro sintomo che provo da poco tempo, a volte sento un formicolio alla testa parte sinistra. Cosa mi consigliate voi? Aiutatemi
Da circa 10 mesi ho perso il senso della vita, cioè. A dicembre dopo qualche attacco di panico ho smesso di viviere. Solo che ora i sintomi sono molto preoccupanti, sono più di 7/8 mesi che continuo ad avere deja vu, questo capita tutti i giorni e per molte ore della giornata, ho letto un po’ su Internet e riportano che può essere un tumore al cervello, oppure una epilessia. Un altro sintomo che ho ormai da mesi, è la sensazione di vedere i luoghi a me comuni come se non li conoscessi. Un altro sintomo che provo da poco tempo, a volte sento un formicolio alla testa parte sinistra. Cosa mi consigliate voi? Aiutatemi
[#1]
Gentile Utente,
la prima cosa da fare è una visita neurologica, eventuali esami diagnostici li richiederà il collega qualora li dovesse ritenere utili, per es. RIsonanza magnetica encefalica ed elettroencefalogramma. Questo per escludere eventuali problemi neurologici.
Consideri che la sintomatologia riferita potrebbe anche essere di natura psichiatrica.
Cordiali saluti
la prima cosa da fare è una visita neurologica, eventuali esami diagnostici li richiederà il collega qualora li dovesse ritenere utili, per es. RIsonanza magnetica encefalica ed elettroencefalogramma. Questo per escludere eventuali problemi neurologici.
Consideri che la sintomatologia riferita potrebbe anche essere di natura psichiatrica.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#3]
Gentile Utente,
da questa postazione e in base agli elementi forniti non è possibile stabilirlo con esattezza, mi pare però, anche in base al farmaco prescritto, che i medici siano orientati verso il versante psichico. Lei non assume il citalopram però mi pare che la Sua qualità della vita non sia delle migliori, o sbaglio?
Cordialmente
da questa postazione e in base agli elementi forniti non è possibile stabilirlo con esattezza, mi pare però, anche in base al farmaco prescritto, che i medici siano orientati verso il versante psichico. Lei non assume il citalopram però mi pare che la Sua qualità della vita non sia delle migliori, o sbaglio?
Cordialmente
[#4]
Utente
Dottore.
Allora le spiego meglio, a dicembre dopo una serata con gli amici rientro a casa e vado a dormire. La mattina presto mi alzo con un dolore forte al braccio sinistro, prendo un oki e mi rimetto a letto ma non riesco più a dormire così inizio a cercare i sintomi dell’infarto su internet. Così inizió una sensazione strana al cuore, poi un dolore alla mascella. Così corro dal mio dottore che mi riassicura che non fosse nulla ma per sicurezza andare al pronto soccorso. Al pronto soccorso mi fecero tutti gli esami, ma non riscontrarono niente di grave ed il dottore che mi vistò mi disse: per ora non è un infarto. Rientrai a casa tranquillo, ma la tranquillità duro poco, Perchè poi iniziai a ripensare alle parole del dottore “per ora non è un infarto” così iniziai a pensare quindi c’è qualcosa che non va? Stavo tutti i giorni a misurare i battiti, alcuni giorni non volevo uscire per paura di prendere freddo ed avere un infarto. Avevo smesso di giocare a calcio. Non avevo più voglia di fare nulla, solo di mettere la mano sul cuore o contare i battiti cardiaci. Non volevo mai restare solo a casa, non volevo fare sforzi la notte avevo il terrore di addormentarmi e non svegliarmi più. Così feci una prova da sforzo dove tutto risultó nella norma. Mi tranquillizzai anche lì un po’, però ebbi attacchi di panico. Andai da una psicologa con la quale feci 7 sedute ma mi consigliò uno psichiatra. Lo psichiatra dopo avergli spiegato il tutto mi disse che sarebbe passato tutto con l’arrivo della primavera. Però non passó nulla, Perchè iniziai a farmi domande sulla vita, Perchè siamo nati? Perchè si muore? Esiste qualcosa dopo la morte? E queste domande mi portarono a sentirmi assente, disorientato, strano. Così andai da uno psicoterapeuta che dopo 2 sedute mi diagnosticò un disturbo d’ansia generalizzato con elementi panicosi, e lì mi disse di assumere CITALOPRAM. Il mio dottore di fiducia mi sconsigliava l’assunzione di farmaci alla mia età, dovevo distrarmi, svagarmi. Anche se cercavo di essere il ragazzo di sempre, non ce la facevo avevo, ed ho questi continui pensieri di essere malato, o al cuore o di avere un tumore al cervello, oppure la SM, a volte avevo la sensazione di stare per morire oppure che sarei morto in poco tempo, leggevo se esistevano i sogni premonitori le visioni. Piangevo molto, ora un po’ di meno anche se a volte ho tanta voglia di piangere. Ultimamente mi sentivo meglio così decisi di non frequentare più nessun dottore. Ora però noto che i sintomi sono ritornati. E che questa sensazione di non sentirmi più me stesso, cioè strano, disorientato, quasi come se non stessi vivendo, mi preoccupa. Poi leggo che i deja vu continui che provo possono essere legati a qualche problema del cervello, e quindi rientro in quel pensiero che io sono malato ma i miei dottori non mi credono. Sono convinto di essere malato, ma nessuno mi crede.
Allora le spiego meglio, a dicembre dopo una serata con gli amici rientro a casa e vado a dormire. La mattina presto mi alzo con un dolore forte al braccio sinistro, prendo un oki e mi rimetto a letto ma non riesco più a dormire così inizio a cercare i sintomi dell’infarto su internet. Così inizió una sensazione strana al cuore, poi un dolore alla mascella. Così corro dal mio dottore che mi riassicura che non fosse nulla ma per sicurezza andare al pronto soccorso. Al pronto soccorso mi fecero tutti gli esami, ma non riscontrarono niente di grave ed il dottore che mi vistò mi disse: per ora non è un infarto. Rientrai a casa tranquillo, ma la tranquillità duro poco, Perchè poi iniziai a ripensare alle parole del dottore “per ora non è un infarto” così iniziai a pensare quindi c’è qualcosa che non va? Stavo tutti i giorni a misurare i battiti, alcuni giorni non volevo uscire per paura di prendere freddo ed avere un infarto. Avevo smesso di giocare a calcio. Non avevo più voglia di fare nulla, solo di mettere la mano sul cuore o contare i battiti cardiaci. Non volevo mai restare solo a casa, non volevo fare sforzi la notte avevo il terrore di addormentarmi e non svegliarmi più. Così feci una prova da sforzo dove tutto risultó nella norma. Mi tranquillizzai anche lì un po’, però ebbi attacchi di panico. Andai da una psicologa con la quale feci 7 sedute ma mi consigliò uno psichiatra. Lo psichiatra dopo avergli spiegato il tutto mi disse che sarebbe passato tutto con l’arrivo della primavera. Però non passó nulla, Perchè iniziai a farmi domande sulla vita, Perchè siamo nati? Perchè si muore? Esiste qualcosa dopo la morte? E queste domande mi portarono a sentirmi assente, disorientato, strano. Così andai da uno psicoterapeuta che dopo 2 sedute mi diagnosticò un disturbo d’ansia generalizzato con elementi panicosi, e lì mi disse di assumere CITALOPRAM. Il mio dottore di fiducia mi sconsigliava l’assunzione di farmaci alla mia età, dovevo distrarmi, svagarmi. Anche se cercavo di essere il ragazzo di sempre, non ce la facevo avevo, ed ho questi continui pensieri di essere malato, o al cuore o di avere un tumore al cervello, oppure la SM, a volte avevo la sensazione di stare per morire oppure che sarei morto in poco tempo, leggevo se esistevano i sogni premonitori le visioni. Piangevo molto, ora un po’ di meno anche se a volte ho tanta voglia di piangere. Ultimamente mi sentivo meglio così decisi di non frequentare più nessun dottore. Ora però noto che i sintomi sono ritornati. E che questa sensazione di non sentirmi più me stesso, cioè strano, disorientato, quasi come se non stessi vivendo, mi preoccupa. Poi leggo che i deja vu continui che provo possono essere legati a qualche problema del cervello, e quindi rientro in quel pensiero che io sono malato ma i miei dottori non mi credono. Sono convinto di essere malato, ma nessuno mi crede.
[#5]
Gentile Utente,
adesso il quadro è più chiaro, da quanto scrive è evidente che il problema sia di origine psichica.
La terapia farmacologica prescritta dallo psichiatra è senz'altro corretta e mi pare che Lei abbia bisogno del farmaco, altrimenti, come Le dicevo, la qualità della vita non sarà delle migliori. Non abbia timori ad iniziare.
Cordialità
adesso il quadro è più chiaro, da quanto scrive è evidente che il problema sia di origine psichica.
La terapia farmacologica prescritta dallo psichiatra è senz'altro corretta e mi pare che Lei abbia bisogno del farmaco, altrimenti, come Le dicevo, la qualità della vita non sarà delle migliori. Non abbia timori ad iniziare.
Cordialità
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