Reazione fluida sinoviale faccette articolari tratto l3-s1
Gentile dottore,
ho 36 anni, premetto che non ho mai fatto sport agonistico e non ho mai avuto incidenti di alcun genere ma ho sempre avuto qualche problema alla schiena ereditato geneticamente(così mi è stato detto dal neurochirurgo). Non ho fatto granché per rimediare, per svariati motivi, perché fin ora ho convissuto tranquillamente con questo problema ma da un anno a questa parte il dolore è divenuto costante 24 h/24 e fa qualche mese faccio nuoto per rafforzare i muscoli paravertebrali e va molto molto meglio.
Chiedo gentilmente un consulto sulla mia problematica alla schiena, mi è stato detto da uno specialista(reumatologo) che dovrei fare delle infiltrazioni ecoguidate di cortisone per il problema alle faccette articolari che leggerà sul referto e vorrei sapere se ci sono delle soluzioni differenti che la neuroradiologia propone al mio specifico problema. Ecco il referto della RM rachide lombo sacrale:
In L3-LE si rileva lieve convessitá del margine posteriore del disco intersomatico che giunge a contatto con il sacco durale ma senza determinarne significative impronte. In L4-L5 e in L5-S1 si rileva lieve convessitá del margine posteriore dei rispettivi dischi intersomatici che determinano lieve impronta sul profilo mediano del sacco durale. I dischi intersomatici compresi tra L3-L4 ed L5-S1 mostrano lievi segni di disidratazione; a quest'ultimo livello, inoltre, le limitanti somatiche contrapposte mostrano segni di degenerazione dell' osso subcondrale del tipo Modic II.
Lieve reazione fluida conviviale delle faccette articolari comprese nel tratto L3-S1, bilateralmente . Assenti aree di alterata intensità di segnale nel contesto del cono midollare.
Normale l' ampiezza del canale spinale.
La ringrazio anticipatamente nell'attesa di un suo cortese riscontro.
Buona giornata e buon lavoro.
ho 36 anni, premetto che non ho mai fatto sport agonistico e non ho mai avuto incidenti di alcun genere ma ho sempre avuto qualche problema alla schiena ereditato geneticamente(così mi è stato detto dal neurochirurgo). Non ho fatto granché per rimediare, per svariati motivi, perché fin ora ho convissuto tranquillamente con questo problema ma da un anno a questa parte il dolore è divenuto costante 24 h/24 e fa qualche mese faccio nuoto per rafforzare i muscoli paravertebrali e va molto molto meglio.
Chiedo gentilmente un consulto sulla mia problematica alla schiena, mi è stato detto da uno specialista(reumatologo) che dovrei fare delle infiltrazioni ecoguidate di cortisone per il problema alle faccette articolari che leggerà sul referto e vorrei sapere se ci sono delle soluzioni differenti che la neuroradiologia propone al mio specifico problema. Ecco il referto della RM rachide lombo sacrale:
In L3-LE si rileva lieve convessitá del margine posteriore del disco intersomatico che giunge a contatto con il sacco durale ma senza determinarne significative impronte. In L4-L5 e in L5-S1 si rileva lieve convessitá del margine posteriore dei rispettivi dischi intersomatici che determinano lieve impronta sul profilo mediano del sacco durale. I dischi intersomatici compresi tra L3-L4 ed L5-S1 mostrano lievi segni di disidratazione; a quest'ultimo livello, inoltre, le limitanti somatiche contrapposte mostrano segni di degenerazione dell' osso subcondrale del tipo Modic II.
Lieve reazione fluida conviviale delle faccette articolari comprese nel tratto L3-S1, bilateralmente . Assenti aree di alterata intensità di segnale nel contesto del cono midollare.
Normale l' ampiezza del canale spinale.
La ringrazio anticipatamente nell'attesa di un suo cortese riscontro.
Buona giornata e buon lavoro.
[#1]
Gentile Signora,
relativamente al solo referto RM:
gli anelli discali della sua colonna lombare compresi tra la terza vertebra lombare e la prima sacrale presentano segni di "invecchiamento" espressi dalla disidratazione (che comporta una ridotta elasticità) e presentano delle sporgenze posteriori dirette verso il canale vertebrale.
Non vengono segnalate franche erniazioni.
La degenerazione di Modic II è espressione di una trasformazione grassa della componente spongiosa vertebrale prospiciente l'anello discale.
La lieve reazione fluida delle faccette articolari può essere espressione di una infiammazione delle relative articolazioni interapofisarie ovvero le articolazioni posteriori delle vertebre.
Circa l'adeguatezza del trattamento proposto, se ritenuto opportuno, sarebbe il caso di chiedere il parere dei Colleghi radiologi interventisti nella apposita sezione. Tale parere dovrebbe comunque essere basato su una valutazione diretta delle immagini, cosa che qui non è possibile prendere in considerazione.
Cordialità.
relativamente al solo referto RM:
gli anelli discali della sua colonna lombare compresi tra la terza vertebra lombare e la prima sacrale presentano segni di "invecchiamento" espressi dalla disidratazione (che comporta una ridotta elasticità) e presentano delle sporgenze posteriori dirette verso il canale vertebrale.
Non vengono segnalate franche erniazioni.
La degenerazione di Modic II è espressione di una trasformazione grassa della componente spongiosa vertebrale prospiciente l'anello discale.
La lieve reazione fluida delle faccette articolari può essere espressione di una infiammazione delle relative articolazioni interapofisarie ovvero le articolazioni posteriori delle vertebre.
Circa l'adeguatezza del trattamento proposto, se ritenuto opportuno, sarebbe il caso di chiedere il parere dei Colleghi radiologi interventisti nella apposita sezione. Tale parere dovrebbe comunque essere basato su una valutazione diretta delle immagini, cosa che qui non è possibile prendere in considerazione.
Cordialità.
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.9k visite dal 17/04/2015.
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