Lesione cerebrale di incerta natura
Sono stato operato di VATS lobectomy in data 6 Novembre per adenocarcinoma del lobo polmonare inferiore destro pT2bN1G3R0.
Negli esami precedenti alla diagnosi di adenocarcinoma è stata riscontrata una neoplasia alla parieto occipitale sinistra, più precisamente:
1. TC del 6 Ottobre 2014, il cui referto dice “sistema ventricolare in asse normo disteso, a livello della convessità fronto parietale posteriore sinistra si documenta formazione nodulare iperdensa del diametro massimo di circa 9mm, adesa alla falce con accenno ad alone ipodenso perilesionale sul versante esterno (lesione ripetitiva?)”
2. PET del 16 Ottobre 2014, il cui referto dice “a livello cerebrale, sede fronto parietale sinistra, piccolo focus ipermetabolico suggestivo per lesione secondaria (opportuno riscontro con esame RM”
3. RM del 23 Ottobre 2014, eseguita con macchina 3 Tesla e metodo di contrasto, il cui referto dice “si conferma la presenza di formazione nodulare solida di circa 9 mm, in sede parieto occipitale sinistra mediana, adesa al piano meningeo, ma apparentemente non a partenza dallo stesso, dotata d vivace enhancement nelle fasi post-contrastografiche. Discreto edema perilesionale. Questi elementi farebbero ritenere la lesione compatibile col nodulo secondario. Normali i restanti ambiti dell’encefalo.”
Successivamente indata 13 Novembre 2014 (una settimana dopo l’operazione) ho fatto un esame SPECT con il seguente referto: “L’esame scintigrafico non ha evidenziato aree di significativo, patologico accumulo del tracciante a livello cerebrale.”
Alla luce di quanto sopra, nè l’equipe dell’ospedale in cui sono stato operato né un neurologo ed un primario di neuroradiologia da me contattati sanno dire con certezza se si tratta di una lesione secondaria. L’unica cosa riscontrata sembra che sia un nodulo che abbia poco metabolismo che potrebbe anche essere scambiato per meningioma.
L’unica cosa che mi è stata consigliata è di ripetere la RM, che infatti rifarò il 16 Dicembre 2014. In cuor mio mi chiedo: se non avesse ancora esito chiaro? Lei capisce bene l’importanza poiché, a seconda dell’esito (spero questa volta certo) della neoplasia all’encefalo dipende la stadiazione del mio tumore e di conseguenza le terapie adeguate per il prosieguo della cura.
Mi farebbe piacere se a questa discussione prendesse parte anche un oncologo, e nell’eventualità, abbiamo la possibilità di spedire via email i CD con le immagini degli esami.
La ringrazio e le porgo cordiali saluti.
Negli esami precedenti alla diagnosi di adenocarcinoma è stata riscontrata una neoplasia alla parieto occipitale sinistra, più precisamente:
1. TC del 6 Ottobre 2014, il cui referto dice “sistema ventricolare in asse normo disteso, a livello della convessità fronto parietale posteriore sinistra si documenta formazione nodulare iperdensa del diametro massimo di circa 9mm, adesa alla falce con accenno ad alone ipodenso perilesionale sul versante esterno (lesione ripetitiva?)”
2. PET del 16 Ottobre 2014, il cui referto dice “a livello cerebrale, sede fronto parietale sinistra, piccolo focus ipermetabolico suggestivo per lesione secondaria (opportuno riscontro con esame RM”
3. RM del 23 Ottobre 2014, eseguita con macchina 3 Tesla e metodo di contrasto, il cui referto dice “si conferma la presenza di formazione nodulare solida di circa 9 mm, in sede parieto occipitale sinistra mediana, adesa al piano meningeo, ma apparentemente non a partenza dallo stesso, dotata d vivace enhancement nelle fasi post-contrastografiche. Discreto edema perilesionale. Questi elementi farebbero ritenere la lesione compatibile col nodulo secondario. Normali i restanti ambiti dell’encefalo.”
Successivamente indata 13 Novembre 2014 (una settimana dopo l’operazione) ho fatto un esame SPECT con il seguente referto: “L’esame scintigrafico non ha evidenziato aree di significativo, patologico accumulo del tracciante a livello cerebrale.”
Alla luce di quanto sopra, nè l’equipe dell’ospedale in cui sono stato operato né un neurologo ed un primario di neuroradiologia da me contattati sanno dire con certezza se si tratta di una lesione secondaria. L’unica cosa riscontrata sembra che sia un nodulo che abbia poco metabolismo che potrebbe anche essere scambiato per meningioma.
L’unica cosa che mi è stata consigliata è di ripetere la RM, che infatti rifarò il 16 Dicembre 2014. In cuor mio mi chiedo: se non avesse ancora esito chiaro? Lei capisce bene l’importanza poiché, a seconda dell’esito (spero questa volta certo) della neoplasia all’encefalo dipende la stadiazione del mio tumore e di conseguenza le terapie adeguate per il prosieguo della cura.
Mi farebbe piacere se a questa discussione prendesse parte anche un oncologo, e nell’eventualità, abbiamo la possibilità di spedire via email i CD con le immagini degli esami.
La ringrazio e le porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signore,
comprensibile l'apprensione da Lei manifestata.
Leggendo quanto racconta con dovizia di particolari e vedendo che ha già richiesto diversi consulti pluri-specialistici dal vivo, con esecuzione di esami diagnostici complessi, senza tuttavia ottenere una chiara definizione di natura della suddetta lesione, appare condivisibile, in prima istanza, la scelta di monitorare l'evoluzione della lesione sopra descritta. La sede (adesa al piano meningeo) può essere compatibile con meningioma non consentendo realmente una sicura diagnosi differenziale con altro tipo di lesioni (adesa al piano meningeo, ma apparentemente non a partenza dallo stesso). Anche i meningiomi posso accompagnarsi in alcuni casi ad una zona circostante di edema. La situazione di base tuttavia (adenocarcinoma) pone delle problematiche di diagnosi differenziale.
Non è possibile tuttavia senza vedere le immagini esprimere un parere pertinente. In più in questa sede non è consentito valutare immagini inviate online (servono monitor ed apparecchiature ad elevata definizione dedicate).
Il 16 dicembre è ormai alle porte.
Il consiglio che si può darLe adesso è attendere questo altro "breve" (sicuramente non per Lei!) arco temporale e poi magari si deciderà se procedere con ulteriori accertamenti su indicazione degli specialisti che la seguono.
Anche a me sarebbe gradito il parere dei colleghi oncologi, anche se credo che poco anch'essi potranno dire sulla scorta del solo racconto.
Ci tenga informati se vuole. Con cordialità.
In bocca al lupo.
comprensibile l'apprensione da Lei manifestata.
Leggendo quanto racconta con dovizia di particolari e vedendo che ha già richiesto diversi consulti pluri-specialistici dal vivo, con esecuzione di esami diagnostici complessi, senza tuttavia ottenere una chiara definizione di natura della suddetta lesione, appare condivisibile, in prima istanza, la scelta di monitorare l'evoluzione della lesione sopra descritta. La sede (adesa al piano meningeo) può essere compatibile con meningioma non consentendo realmente una sicura diagnosi differenziale con altro tipo di lesioni (adesa al piano meningeo, ma apparentemente non a partenza dallo stesso). Anche i meningiomi posso accompagnarsi in alcuni casi ad una zona circostante di edema. La situazione di base tuttavia (adenocarcinoma) pone delle problematiche di diagnosi differenziale.
Non è possibile tuttavia senza vedere le immagini esprimere un parere pertinente. In più in questa sede non è consentito valutare immagini inviate online (servono monitor ed apparecchiature ad elevata definizione dedicate).
Il 16 dicembre è ormai alle porte.
Il consiglio che si può darLe adesso è attendere questo altro "breve" (sicuramente non per Lei!) arco temporale e poi magari si deciderà se procedere con ulteriori accertamenti su indicazione degli specialisti che la seguono.
Anche a me sarebbe gradito il parere dei colleghi oncologi, anche se credo che poco anch'essi potranno dire sulla scorta del solo racconto.
Ci tenga informati se vuole. Con cordialità.
In bocca al lupo.
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 27/11/2014.
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