Acufene: rm encefalo e angio-rm encefalo
Siccome mi è insorto da poco più di un mese un acufene a bassa frequenza (una sorta di rombo vibrante all'orecchio destro) vorrei fare sia un' Rm Encefalo con Contrasto (per verificare la condizione dell'orecchio interno e del nervo acustico) sia un' Angio-Rm Encefalo (non so se occorra il contrasto o meno per l'Angio-rm) per verificare se l'acufene possa dipendere da un problema neuro-vascolare.
Premetto che ho già effettuato l'esame ABR (potenziali evocati uditivi) per testare la funzionalità del nervo acustico. L'esito dell'esame è stato normale. Ma io vorrei comunque approfondire la questione.
Tre domande:
1)Per verificare la condizione dell'orecchio interno e del nervo acustico, basta effettuare una RM encefalo con contrasto oppure esiste una RM specifica per l'orecchio interno e per il nervo acustico? Mi spiegherò in "parole povere": il mio medico di famiglia deve scrivere sulla ricetta "RM Encefalo con mdc" oppure deve specificare la sezione dell'encefalo (in questo caso i comparti uditivi afferenti al cervello) da analizzare?
2)L'Angio-Rm encefalo (per verificare se l'acufene sia generato da un problema vascolare o da un conflitto neuro-vascolare) occorre farla con contrasto, come nel caso della Rm Encefalo?
3)Rm encefalo con contrasto e Angio-Rm con contrasto (nel caso in cui occorresse il contrasto anche per l'Angio-rm), si possono fare nella STESSA "SEDUTA" e quindi, con un UNICO ESAME (e con un'unica iniezione di mezzo di contrasto) oppure sono due esami da effettuarsi separatamente e, quindi, con due iniezioni di mezzo di contrasto?
Vi ringrazio in modo anticipato. Cordialità
Premetto che ho già effettuato l'esame ABR (potenziali evocati uditivi) per testare la funzionalità del nervo acustico. L'esito dell'esame è stato normale. Ma io vorrei comunque approfondire la questione.
Tre domande:
1)Per verificare la condizione dell'orecchio interno e del nervo acustico, basta effettuare una RM encefalo con contrasto oppure esiste una RM specifica per l'orecchio interno e per il nervo acustico? Mi spiegherò in "parole povere": il mio medico di famiglia deve scrivere sulla ricetta "RM Encefalo con mdc" oppure deve specificare la sezione dell'encefalo (in questo caso i comparti uditivi afferenti al cervello) da analizzare?
2)L'Angio-Rm encefalo (per verificare se l'acufene sia generato da un problema vascolare o da un conflitto neuro-vascolare) occorre farla con contrasto, come nel caso della Rm Encefalo?
3)Rm encefalo con contrasto e Angio-Rm con contrasto (nel caso in cui occorresse il contrasto anche per l'Angio-rm), si possono fare nella STESSA "SEDUTA" e quindi, con un UNICO ESAME (e con un'unica iniezione di mezzo di contrasto) oppure sono due esami da effettuarsi separatamente e, quindi, con due iniezioni di mezzo di contrasto?
Vi ringrazio in modo anticipato. Cordialità
[#1]
Gentile Utente,
cerco di rispondere punto su punto
1) RM encefalo con mezzo di contrasto con particolare studio dell'angolo ponto-cerebellare.
2) L'angio-RM dei vasi intracranici si può effettuare con o senza mezzo di contrasto, è preferibile però il mezzo di contrasto.
3) Si possono effettuare nello stesso esame.
Cordiali saluti
cerco di rispondere punto su punto
1) RM encefalo con mezzo di contrasto con particolare studio dell'angolo ponto-cerebellare.
2) L'angio-RM dei vasi intracranici si può effettuare con o senza mezzo di contrasto, è preferibile però il mezzo di contrasto.
3) Si possono effettuare nello stesso esame.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Egr. Dott. Ferraloro,
La ringrazio per la Sua precisa e gentile risposta,
Ne approfitto per avere qualche altra delucidazione, sempre se riterrà opportuno rispondermi.
1) lo studio dell'angolo ponto-cerebellare (APC) comprende anche lo studio del condotto uditivo interno (CUI)? Oppure bisogna specificare che occorre fare uno studio differenziato dell'APC e del CUI? Per farla breve: angolo ponto-cerebellare e condotto uditivo inteno sono la stessa cosa e dunque basta - come Lei mi ha detto - specificare solo lo studio dell'APC?
2) Per la prenotazione posso inviare la ricetta con tale dicitura? "RM encefalo con mezzo di contrasto e Angio-Rm Encefalo (arteriografica e venografica) con mezzo di contrasto, con particolare studio dell'angolo ponto-cerebellare dx e sx."
3) Tempo fa ho fatto una artro-Rm con contrasto alla spalla (gadolinio iniettato nella capsula articolare) e non ho avuto allergie o problemi con il gadolinio. Siccome adesso bisognerebbe, invece, iniettare il gadolinio per via venosa, volevo sapere se vi è la necessità di effettuare prove allergiche, analisi ematiche o attuare particolari precauzioni prima di effettuare la risonanza all'encefalo.
4) Qualora NON dovessi fare l'RM con contrasto ma SOLTANTO l'angio-Rm, mi pare di aver letto che l'angio-Rm effettuata con un'apparecchiatura a 3 TESLA non necessita del liquido di contrasto. E' vero? Oppure il contrasto è sempre preferibile (anche con Risonanza a 3 tesla) per avere delle buone immagini arterografiche e venografiche dell'encefalo?
Grazie ancora.
La ringrazio per la Sua precisa e gentile risposta,
Ne approfitto per avere qualche altra delucidazione, sempre se riterrà opportuno rispondermi.
1) lo studio dell'angolo ponto-cerebellare (APC) comprende anche lo studio del condotto uditivo interno (CUI)? Oppure bisogna specificare che occorre fare uno studio differenziato dell'APC e del CUI? Per farla breve: angolo ponto-cerebellare e condotto uditivo inteno sono la stessa cosa e dunque basta - come Lei mi ha detto - specificare solo lo studio dell'APC?
2) Per la prenotazione posso inviare la ricetta con tale dicitura? "RM encefalo con mezzo di contrasto e Angio-Rm Encefalo (arteriografica e venografica) con mezzo di contrasto, con particolare studio dell'angolo ponto-cerebellare dx e sx."
3) Tempo fa ho fatto una artro-Rm con contrasto alla spalla (gadolinio iniettato nella capsula articolare) e non ho avuto allergie o problemi con il gadolinio. Siccome adesso bisognerebbe, invece, iniettare il gadolinio per via venosa, volevo sapere se vi è la necessità di effettuare prove allergiche, analisi ematiche o attuare particolari precauzioni prima di effettuare la risonanza all'encefalo.
4) Qualora NON dovessi fare l'RM con contrasto ma SOLTANTO l'angio-Rm, mi pare di aver letto che l'angio-Rm effettuata con un'apparecchiatura a 3 TESLA non necessita del liquido di contrasto. E' vero? Oppure il contrasto è sempre preferibile (anche con Risonanza a 3 tesla) per avere delle buone immagini arterografiche e venografiche dell'encefalo?
Grazie ancora.
[#3]
1) Angolo ponto-cerebellare e CUI non sono la stessa cosa (il canale osseo precede lo spazio ponto-cerebellare) ma generalmente i radiologi lo studiano ugualmente.
2) Sì, ma è corretto che la prescrizione la faccia uno specialista.
3) Il gadolinio è scarsamente allergogeno per i cui i casi di allergia sono rari, in soggetti allergici si attua una miniprofilassi alcuni giorni prima, su indicazione del radiologo. Alcuni ambulatori richiedono il dosaggio della creatinina per valutare la funzionalità del rene in quanto se quest'ultimo ha dei problemi il mezzo di contrasto è sconsigliabile.
4) Il contrasto sarebbe preferibile.
Cordialmente
2) Sì, ma è corretto che la prescrizione la faccia uno specialista.
3) Il gadolinio è scarsamente allergogeno per i cui i casi di allergia sono rari, in soggetti allergici si attua una miniprofilassi alcuni giorni prima, su indicazione del radiologo. Alcuni ambulatori richiedono il dosaggio della creatinina per valutare la funzionalità del rene in quanto se quest'ultimo ha dei problemi il mezzo di contrasto è sconsigliabile.
4) Il contrasto sarebbe preferibile.
Cordialmente
[#4]
Utente
Grazie per le precise delucidazioni, dottor Ferraloro.
Ovvio che la prescrizione la deve fare uno specialista, ma mi sembrava cosa giusta informarmi anche in maniera privata.
In caso di eventuali ulteriori dubbi spero di poter trovare ancora Lei o un Suo collega con la Sua stessa disponibilità e chiarezza.
Ancora,
Grazie di cuore.
Ovvio che la prescrizione la deve fare uno specialista, ma mi sembrava cosa giusta informarmi anche in maniera privata.
In caso di eventuali ulteriori dubbi spero di poter trovare ancora Lei o un Suo collega con la Sua stessa disponibilità e chiarezza.
Ancora,
Grazie di cuore.
[#6]
Utente
Perdoni se La interpello ancora, gentile Dottor Ferraloro.
Quasi contemporaneamente all'acufene mi è comparso un altro fastidio e visto che, probabilmente, mi accingerò a fare l'Rm con contrasto e L'angio-rm con contrasto, vorrei sapere se è meglio sottolineare al radiologo lo studio di altre porzioni cerebrali.
Allora, ripeto, quasi in contemporanea al rombo all'orecchio dx, mi è comparso un altro fastidio che, in passato, avevo accusato qualche volta ma molto raramente; adesso, invece, si manifesta in maniera più costante. Ossia, durante la fase di addormentamento, ho degli SPASMI-SCATTI SINGOLI alle braccia-spalle: degli scatti nervosi, dei sussulti. Insomma ho UN SOLO SPASMO-SCATTO ad un braccio-spalla (indifferentemente: qualche volta a destra, altre volte a sinistra) prima di ogni fase di addormentamento E siccome le mie fasi di risveglio e riaddormentamento sono spesso molto ravvicinate, mi trovo a "scattare" diverse volte durante la notte. Alcune notti non ho nessuno spasmo. Altre notti, invece, ne ho tantissimi: forse legati al fatto che, essendomi accorto dello scatto, poi resto in continua vigilanza e, allora, ne percepisco un numero maggiore.
Credevo che tali "scatti" fossero effetti collaterali della terapia che stavo facendo per l'acufene: ossia Vertiserc, Prisma 50 e Igroton. Ma, oramai, la terapia l'ho conclusa (senza risultati per l'acufene) da più di una settimana, ma gli scatti nervosi nella fase di addormentamento persistono ancora.
Arrivo al dunque: nellla prescrizione della mia risonanza e angio-risonanza dovrei far sottolinerare lo studio di altre porzioni particolari dell'encefalo che sono legati a questi scatti nervosi da me descritti? Nel senso che se per l'acufene si deve studiare bene l'APC e il CUI, invece per questi spasmi quali zone dell'encefalo sarebbe necessario studiare?
Ammetto di essere preoccupato perché ho letto che, oltre all'acufene, questi sussulti ipnici (o scosse ipnagogiche) si manifestano nella Sclerosi Multipla. Malattia per la quale si va ad indagare la barriera emato-encefalica (BEE) ed emato-liquorale(BEL).
In sintesi: per analizzare la causa di questi sussulti alle braccia/spalle (e per scongiurare la possibilità di una Sclerosi Multipla), quali porzioni encefaliche bisognerebbe analizzare? Insomma all' APC e al CUI (utli per sondare la causa dell'acufene), quali altre zone dovrei segnalare di studiare per capire l'origine di questi scatti: la BEE e BEL e/o ancora altre zone, così come si fa per l'indagine di Sclerosi Multipla?
Visto che la risonanza e l'angio risonanza encefalo sono effettuate con contrasto e non volendo ripeterle più volte (proprio a causa del contrasto), vorrei essere certo che vengano acquisite ed analizzate le immagini delle zone giuste.
La ringrazio anticipatamente.
Quasi contemporaneamente all'acufene mi è comparso un altro fastidio e visto che, probabilmente, mi accingerò a fare l'Rm con contrasto e L'angio-rm con contrasto, vorrei sapere se è meglio sottolineare al radiologo lo studio di altre porzioni cerebrali.
Allora, ripeto, quasi in contemporanea al rombo all'orecchio dx, mi è comparso un altro fastidio che, in passato, avevo accusato qualche volta ma molto raramente; adesso, invece, si manifesta in maniera più costante. Ossia, durante la fase di addormentamento, ho degli SPASMI-SCATTI SINGOLI alle braccia-spalle: degli scatti nervosi, dei sussulti. Insomma ho UN SOLO SPASMO-SCATTO ad un braccio-spalla (indifferentemente: qualche volta a destra, altre volte a sinistra) prima di ogni fase di addormentamento E siccome le mie fasi di risveglio e riaddormentamento sono spesso molto ravvicinate, mi trovo a "scattare" diverse volte durante la notte. Alcune notti non ho nessuno spasmo. Altre notti, invece, ne ho tantissimi: forse legati al fatto che, essendomi accorto dello scatto, poi resto in continua vigilanza e, allora, ne percepisco un numero maggiore.
Credevo che tali "scatti" fossero effetti collaterali della terapia che stavo facendo per l'acufene: ossia Vertiserc, Prisma 50 e Igroton. Ma, oramai, la terapia l'ho conclusa (senza risultati per l'acufene) da più di una settimana, ma gli scatti nervosi nella fase di addormentamento persistono ancora.
Arrivo al dunque: nellla prescrizione della mia risonanza e angio-risonanza dovrei far sottolinerare lo studio di altre porzioni particolari dell'encefalo che sono legati a questi scatti nervosi da me descritti? Nel senso che se per l'acufene si deve studiare bene l'APC e il CUI, invece per questi spasmi quali zone dell'encefalo sarebbe necessario studiare?
Ammetto di essere preoccupato perché ho letto che, oltre all'acufene, questi sussulti ipnici (o scosse ipnagogiche) si manifestano nella Sclerosi Multipla. Malattia per la quale si va ad indagare la barriera emato-encefalica (BEE) ed emato-liquorale(BEL).
In sintesi: per analizzare la causa di questi sussulti alle braccia/spalle (e per scongiurare la possibilità di una Sclerosi Multipla), quali porzioni encefaliche bisognerebbe analizzare? Insomma all' APC e al CUI (utli per sondare la causa dell'acufene), quali altre zone dovrei segnalare di studiare per capire l'origine di questi scatti: la BEE e BEL e/o ancora altre zone, così come si fa per l'indagine di Sclerosi Multipla?
Visto che la risonanza e l'angio risonanza encefalo sono effettuate con contrasto e non volendo ripeterle più volte (proprio a causa del contrasto), vorrei essere certo che vengano acquisite ed analizzate le immagini delle zone giuste.
La ringrazio anticipatamente.
[#7]
Non occorre specificare altro, si studia l'intero encefalo ma Le ricordo che le scosse ipnagogiche nella stragrande maggioranza dei casi sono benigne ed associate a stress ed ansia, inoltre non sono mai primo sintomo di SM, al massimo possono subentrare in stadi tardivi della malattia.
Di fronte a questo sintomo non si sospetta una SM.
Cordialità
Di fronte a questo sintomo non si sospetta una SM.
Cordialità
[#8]
Utente
Grazie ancora, gentilssimo dottor Ferraloro. Veramente apprezzabile la Sua disponibilità e tempestività. Credo non occorra aggiungere altro in merito a questo aspetto, raramente rintracciabile (purtroppo) in molto suoi colleghi dai quali si va a visita "viso a viso". Su Ippocrate molti suoi colleghi giurano, ma poi lasciano tale giuramento nel cassetto dei ricordi perduti...
Bene, dunque non servono altre specifiche di lettura oltre all'APC e al CUI.
In effetti è questo un periodo di forte ansia per me, ma visto l'aumento di queste scosse in concomitanza con l'insorgere di questo rombo/vibrazione (oltre che di iperacusia: ovvero fastidio verso certe frequenze e certe intensità sonore) all'orecchio e visto che una Rm con contrasto (proprio a causa della somministrazione del contrasto) vorrei al massimo farla una sola volta, senza che poi mi venga detto di ripeterla perché non sono state prese in considerazione alcune aree cerebrali, giusto per questo cercavo un parere di uno specialista del settore neurologico come Lei (fin'ora ho consultato soltanto otorini).
Comunque Le posso dire che nel corso della mia vita ho fatto diverse risonanze magnetiche (mai all'encefalo, però) e in diversi centri radiologici, e, ahimè, ogni volta i radiologi hanno sbagliato i referti delle immagini scansionate (referti negativi mentre, in realtà, le immagini testimoniavano dei problemi): immagini fortunatamente interpretate, poi, in maniera corretta, dagli specialisti che mi avevano prescritto quelle RM. Addirittura dopo un artro-rm (con contrasto) ad una spalla mi hanno consegnato solo le immagini effettuate senza contrasto e con un referto che non rilevava nulla di anomalo... Il mio ortopedico mi ha dovuto rispedire al centro radiologico dove, per fortuna, avevano le restanti immagini con il contrasto sul CD-Rom, scongiurando così l'evenienza di doverla rieffettuare ancora. E con quelle immagini il referto è stato ovviamente stravolto: in quanto erano evidenti alcune anomalie prima non segnalate.
Tutto questo per farLe capire la mia totale sfiducia nell'effettuare un 'ennesima Rm con il timore che, ancora una volta, non venga effettuata e letta a dovere.
Mi auguro che, qualora dovessi effettuare questa Rm e Angio-rm, sappiano acquisire e interpretare le immagini dell'intero encefalo a dovere, senza il bisogno di una marea di specifiche sulla ricetta medica.
Grazie ancora, di cuore, e scusi lo sfogo.
Bene, dunque non servono altre specifiche di lettura oltre all'APC e al CUI.
In effetti è questo un periodo di forte ansia per me, ma visto l'aumento di queste scosse in concomitanza con l'insorgere di questo rombo/vibrazione (oltre che di iperacusia: ovvero fastidio verso certe frequenze e certe intensità sonore) all'orecchio e visto che una Rm con contrasto (proprio a causa della somministrazione del contrasto) vorrei al massimo farla una sola volta, senza che poi mi venga detto di ripeterla perché non sono state prese in considerazione alcune aree cerebrali, giusto per questo cercavo un parere di uno specialista del settore neurologico come Lei (fin'ora ho consultato soltanto otorini).
Comunque Le posso dire che nel corso della mia vita ho fatto diverse risonanze magnetiche (mai all'encefalo, però) e in diversi centri radiologici, e, ahimè, ogni volta i radiologi hanno sbagliato i referti delle immagini scansionate (referti negativi mentre, in realtà, le immagini testimoniavano dei problemi): immagini fortunatamente interpretate, poi, in maniera corretta, dagli specialisti che mi avevano prescritto quelle RM. Addirittura dopo un artro-rm (con contrasto) ad una spalla mi hanno consegnato solo le immagini effettuate senza contrasto e con un referto che non rilevava nulla di anomalo... Il mio ortopedico mi ha dovuto rispedire al centro radiologico dove, per fortuna, avevano le restanti immagini con il contrasto sul CD-Rom, scongiurando così l'evenienza di doverla rieffettuare ancora. E con quelle immagini il referto è stato ovviamente stravolto: in quanto erano evidenti alcune anomalie prima non segnalate.
Tutto questo per farLe capire la mia totale sfiducia nell'effettuare un 'ennesima Rm con il timore che, ancora una volta, non venga effettuata e letta a dovere.
Mi auguro che, qualora dovessi effettuare questa Rm e Angio-rm, sappiano acquisire e interpretare le immagini dell'intero encefalo a dovere, senza il bisogno di una marea di specifiche sulla ricetta medica.
Grazie ancora, di cuore, e scusi lo sfogo.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 59.6k visite dal 24/06/2014.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.