Stenosi carotide celebrale interna
Buongiorno,
innanzitutto un cordiale saluto a tutti i fantastici dottori di Medicitalia.
Vengo subito al punto. Nel 2008 ho scoperto casualmente tramite una RM cranio fatta per altri motivi di avere una severa stenosi alla carotide celebrale interna.
Di seguito riporto uno stralcio fondamentale del referto dell’ultima Angio-TAC con mezzo di contrasto eseguita 16/11/2012:
« A destra, nel tratto prossimale dell'arteria carotide interna intra-cavernosa, si conferma la presenza di una fecale stenosi del vaso, per una lunghezza di circa 0,7 cm, che oggi raggiunge nel punte massime, misurate in area di sezione, un valere di circa l'80 %; quante dette in rapporto ad una più marcata componente calcifica (cm 0,2 x cm 0,2) lungo il profilo parietale del vaso, rispetto alla precedente indagine TC del giorno 07/06/2010, allorquando la stenosi raggiungeva circa il 72 %.»
Premettendo che la stenosi non mi dà nessun sintomo, i vari neurologi che mi hanno visitato – tra cui una professoressa della Sapienza – mi hanno detto che, dato l’assenza di sintomi, per ora devo seguire scrupolosamente la terapia farmacologica consistente in una pastiglia di Plavix 75 mg. ed una di Atorvastatina 40 mg. al giorno e i di tenerla sotto controllo con esami periodici.
Pertanto chiedo gentilmente a Voi un ulteriore parere sulla questione e, soprattutto, vorrei qualche indicazione circa la branca specialistica più adatta a valutare al meglio la mia situazione e, possibilmente, anche una indicazione su quali sono i migliori centri italiani che trattano queste problematiche.
Inoltre vorrei sapere il perché una stenosi del genere non dà sintomi.
Grazie e ancora e cordiali saluti a tutti
innanzitutto un cordiale saluto a tutti i fantastici dottori di Medicitalia.
Vengo subito al punto. Nel 2008 ho scoperto casualmente tramite una RM cranio fatta per altri motivi di avere una severa stenosi alla carotide celebrale interna.
Di seguito riporto uno stralcio fondamentale del referto dell’ultima Angio-TAC con mezzo di contrasto eseguita 16/11/2012:
« A destra, nel tratto prossimale dell'arteria carotide interna intra-cavernosa, si conferma la presenza di una fecale stenosi del vaso, per una lunghezza di circa 0,7 cm, che oggi raggiunge nel punte massime, misurate in area di sezione, un valere di circa l'80 %; quante dette in rapporto ad una più marcata componente calcifica (cm 0,2 x cm 0,2) lungo il profilo parietale del vaso, rispetto alla precedente indagine TC del giorno 07/06/2010, allorquando la stenosi raggiungeva circa il 72 %.»
Premettendo che la stenosi non mi dà nessun sintomo, i vari neurologi che mi hanno visitato – tra cui una professoressa della Sapienza – mi hanno detto che, dato l’assenza di sintomi, per ora devo seguire scrupolosamente la terapia farmacologica consistente in una pastiglia di Plavix 75 mg. ed una di Atorvastatina 40 mg. al giorno e i di tenerla sotto controllo con esami periodici.
Pertanto chiedo gentilmente a Voi un ulteriore parere sulla questione e, soprattutto, vorrei qualche indicazione circa la branca specialistica più adatta a valutare al meglio la mia situazione e, possibilmente, anche una indicazione su quali sono i migliori centri italiani che trattano queste problematiche.
Inoltre vorrei sapere il perché una stenosi del genere non dà sintomi.
Grazie e ancora e cordiali saluti a tutti
[#1]
Egr. sgnore,
finora è rimasto senza risposta, per cui provvedo io.
La terapia che sta assumendo è corretta e quanto Le ha detto la collega alla Sapienza lo è altrettanto.
La stenosi sembrerebbe importante e, appunto, da tenere sotto controllo. Essa è asintomatica perchè l'irrorazione cerebrale è sostenuta anche dal circolo controlaterale.
I Centri che si occupano di tali patologie sono quelli di Chirurgia vascolare e alcuni di Neurochirurgia.
Cordialmente
finora è rimasto senza risposta, per cui provvedo io.
La terapia che sta assumendo è corretta e quanto Le ha detto la collega alla Sapienza lo è altrettanto.
La stenosi sembrerebbe importante e, appunto, da tenere sotto controllo. Essa è asintomatica perchè l'irrorazione cerebrale è sostenuta anche dal circolo controlaterale.
I Centri che si occupano di tali patologie sono quelli di Chirurgia vascolare e alcuni di Neurochirurgia.
Cordialmente
[#2]
Caro Signore, credo che quanto le hanno indicato alla Sapienza sia corretto.
Stenosi come la sua si trattano di solito solo farmacologicamente. In caso di episodi sintomatici nonostante la terapia (e solo in questo caso) può essere indicato il trattamento endovascolare della stenosi con tecniche di neuroradiologia interentistica (angioplastica e stent).
Mi permetto di contraddire il Collega che mi ha preceduto, ma gli specialisti che si occupano di tale patologia (stenosi intracranica) sono i neurologi ed i neuroradiologi interventisti (e qualche raro neurochirurgo). Il neuroradiologo interventista è quello che eventualmente interverrebbe in caso di necessità. I chirurghi vascolari non si occupano di stenosi intracraniche.
Cordiali saluti
Stenosi come la sua si trattano di solito solo farmacologicamente. In caso di episodi sintomatici nonostante la terapia (e solo in questo caso) può essere indicato il trattamento endovascolare della stenosi con tecniche di neuroradiologia interentistica (angioplastica e stent).
Mi permetto di contraddire il Collega che mi ha preceduto, ma gli specialisti che si occupano di tale patologia (stenosi intracranica) sono i neurologi ed i neuroradiologi interventisti (e qualche raro neurochirurgo). Il neuroradiologo interventista è quello che eventualmente interverrebbe in caso di necessità. I chirurghi vascolari non si occupano di stenosi intracraniche.
Cordiali saluti
Dr. Nicola Limbucci
SOD Interventistica Neurovascolare
AOU Careggi - Firenze
[#3]
La patologia è di competenza neurologica/neurochirurgica, in linea generale.
Concordo che i ch. vascolari non trattano le stenosi intracraniche, ma se ne possono occupare alla stessa stregua del neurologo.
Concordo anche sulla maggior competenza dei neuroradiologi interventisti e infatti ho indicato genericamente i Centri Specialistici presso i quali poi il paziente può essere indirizzato allo specialista di riferimento per la terapia più opportuna.
Mi sono permesso inoltre di rispondere al consulto visto che era stato inviato già da circa 10 gg.
Concordo che i ch. vascolari non trattano le stenosi intracraniche, ma se ne possono occupare alla stessa stregua del neurologo.
Concordo anche sulla maggior competenza dei neuroradiologi interventisti e infatti ho indicato genericamente i Centri Specialistici presso i quali poi il paziente può essere indirizzato allo specialista di riferimento per la terapia più opportuna.
Mi sono permesso inoltre di rispondere al consulto visto che era stato inviato già da circa 10 gg.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 27/11/2013.
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