Disturbo sensoriale perineale e cosce

Vi scrivo per un disturbo che ormai mi affligge da anni senza apparente soluzione e che mi limita fortemente lo svolgimento di una normale e serena vita.
Quasi è da quasi 10 anni che sono afflitto da un fastidiosissimo disturbo in zona perineale tra lo scroto e l'ano più precisamente poco sopra l'ano dove dovrebbe esserci il bulbo dell'uretra ed alle cosce di entrambe le gambe.
Prima del disturbo l'unico trauma fisico che mi viene in mente è una forte caduta di sedere zona coccige che mi ha causato dolore al coccige per circa un mese quado mi sedevo.
Successivamente pero ho iniziato a sentire una particolare sensazione nella parte posteriore delle gambe che dai glutei si propagava verso il basso, ma era difficile da spiegare simile a una interferenza, astenia con vampate di calore alternate a intensa sensazione di freddo.
Questo sintomo è andato man mano aumentando con il passare del tempo la sensazione diventava sempre più intensa fino ad arrivare al punto di temere di non controllare più bene le gambe questo mi ha portato a svolgere varie visite neurologiche che hanno portato a vari esami come risonanze a livello dell'encefalo e nella zona lombare ma senza riscontrare nulla di rilevante.
Se dovessi descrivere esattamente la sensazione che provo, il modo più azzeccato penso sia questo, durante la pubertà quando iniziai per le prime volte a masturbarmi probabile a causa delle sviluppo non ancora completo non mi usciva liquido seminale o meglio molto poco e a differenza di ora dopo il Plateau non era presente la cosi detta risoluzione, il pene manteneva l'erezione e se continuavo la stimolazione sentivo una forte fastidio sul glande che si estendeva alle cosce alle gambe, come una mancanza di forza, una specie di scarica molto fastidiosa che poteva portare anche a piegare le gambe che terminava appena si cessava la stimolazione.
Be precisamente è questa la sensazione che provo, solo che è presente in modo costante incessante e senza alcuna stimolazione.
Con il passare del tempo questo disturbo però ha iniziato a estendersi anche direttamente sull'apparato genitale, nei periodi in cui il disturbo si manifesta più intensamente in seguito masturbazione ho iniziato a sentire la sensazione di piacere non più localizzata sulla zona stimolata cioè il glande ma nel punto superiore all'ano dove dovrebbe esserci il bulbo dell'uretra.
Allora mi recai da un andrologo che dopo la visita penso che il problema poteva essere dovuto a una vesciculite mi fece fare una iniezione di antibiotico alle vescicole seminali ma non servi a nulla.
Con il tempo la situazione è peggiorata al punto da sentire tale sensazione di stimolazione fissa incessante sempre nel punto tra lano e lo scroto senza sosta come se sottoposta a continua e indesiderata stimolazione accompagnata dall'invalidante fastidio alle gambe.
Tale disturbo fortunatamente è moderato in dei periodi , ma insopportabile in altri soprattutto quelli estivi più caldi in cui si fa molto più intenso invalidante.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

ma in tutti questi anni il suo andrologo non le ha fatto fare alcuna valutazione colturale, almeno a livello del liquido seminale ed una ecografia completa delle vie uro-seminali?

Se posso darle un consiglio risenta ora il suo medico di riferimento e poi a ruota anche il suo od un esperto andrologo con cui ridiscutere in diretta il suo specifico problema per arrivare a fare almeno una più precisa diagnosi.

Un cordiale saluto.
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Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Il numero di caratteri era limitato quindi ho scritto quel che ho potuto, soffermandomi sui sintomi.
Si mi ha fatto fare vari esami, sia del liquido seminale (tutto nella norma) ormonali (tutto nella norma) tampone uretrale (tutto nella norma),PSA nella norma.
L'ecografia prostatica ma solo sovrappubica .
Urino bene, non ho problemi ne nella minzione ne nell'erezione.
Il problema è essenzialmente sensoriale, e quando si verifica in modo acuto è invalidante.
Ripeto inizio a sentire la sensazione di stimolazione invece che nel glande che è la zona stimolata nella zona perineale sopra l'ano, e al culmine dell'orgasmo anche esso e dislocato in quel punto e non al glande. Poi man mano che il tutto peggiora inizio a sentire questa sensazione di stimolazione in modo spontaneo senza alcuno stimolo manuale e continuo che dura anche mesi e potete capire che è tutt'altro che piacevole. Successivamente inizio a sentire quella fastidiosa sensazione alle gambe essenzialmente nel retro delle cosce che ho descritto precedentemente (simile a quando si continua la masturbazione nell'età in cui non si è ancora completamente sviluppati e che dopo il plateau non c'è ancora la fase di risoluzione) una sensazione che pero si ha fissa di mancato controllo, simile al fastidio di quando si tendono i tendini nello Stretching oppure ci si preme leggermente il nervo che passa sotto il gomito del braccio, sento anche leggeri sensazioni sempre alle cosce di caldo e freddo (ma non sempre).In due occasioni mentre ero in auto ero quasi arrivato ad un orgasmo spontaneo forse a causa delle vibrazioni sempre tutto dislocato nella zona perineale sopra l'ano dove penso ci sia il bulbo dell'uretra, è stato davvero difficile riuscire ad evitare l'orgasmo visto che è tutt'altro che piacevole se avviene in modo incontrollato in situazioni di non intimità e che non c'entrano nulla con il sesso, in condizioni normali la sensazione è molto intensa ma non cosi forte da causare un orgasmo spontaneo, il quale si verifica in un punto che non c'entra nulla con il glande.
L'andrologo era arrivato al punto di pensare che potessi avere in qualche modo una infiammazione alle vescicole seminali che poteva provocarmi quella specie di sensazione di piacere continua e volontaria in quel punto mascherando anche cosi la sensazione che dovrebbe essere sul glande e mi ha fatto fare una iniezione per via trans rettale di antibiotico, ma non è servito a nulla.
Successivamente la sensazione alle gambe di fastidio mancato controllo era diventata talmente forte che preoccupato seriamente di avere qualcosa di grave e rimanere quasi senza controllo dei miei arti inferiori mi sono fatto visitare dal neurologo che mi ha fatto inizialmente una accurata visita sul posto e poi mi ha fatto eseguire vari esami, prima a livello dell'encefalo (risonanza con e senza contrasto, e successivamente a livello lombare), ho parlato anche della mia caduta sul coccige ma secondo lui li non passano nevi che possono dare tali disturbi e gli ha dato poco peso (anche se leggendo potrebbe sembrare che proprio a livello del coccige passino dei nervi che agiscono a livello perineale, ma sicuramente il neurologo ne saprà più di me).
Il fastidio arriva ad essere molto molto leggero nei periodi invernali, e tende a manifestarsi quando inizia a fare più caldo (non so il perché) anche se a volte capita anche in periodo non cosi caldi . Dura in forma acuta almeno 4 mesi.
Il fatto che non mi da tregua, sono quasi 10 anni che ne soffro e sinceramente sono molto stanco, visto che mi limita quasi totalmente, e non mi permette di svolgere una vita normale. Il desiderio più grande sarebbe trovare un barlume di speranza per uscire da questa situazione.
Non ho altre rilevanti patologie, soffro di qualche attacco l'anno di emicrania con aurea visiva e l'alcol mi provoca una reazione idiosincratica "rossore".
Non so più a chi rivolgermi , ho cercato di rassegnarmi ma il fastidio e troppo non riesco a conviverci.
L'unico trauma che mi viene in mente è quella forte caduta sul gluteo che mi ha portato il dolore al coccige per un mese circa, ma forse se era causato da qualche nervo infastidito dalla caduta il fastidio doveva verificarsi subito.
Non so più che pensare, forse purtroppo la medicina odierna ha dei limiti e sarò costretto a vivere tale condizione d'inferno senza alcuna possibilità di sollievo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

da quello che ci scrive potrebbe essere corretto sentire in diretta anche un bravo neurologo.

Cordiali saluti.
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Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Spero che uno dei tanti neurologi disponibili in medicitalia sia cosi gentile da intervenire per dare un parere, lo spero davvero.

Grazie
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Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
E' arrivato il responso dell'ultima risonanza lombo-sacrale, lo espongo sperando in un vostro parere:

Segni di discopatia modesti al passaggio dorso lombare a livello lombare prossimale con piccole ernie intraspongiose come per fenomeni osteocondrosici.
Minimo atteggiamento scoliotico del rachide DX convesso nel tratto prossimale con altrettanto modesta rotazione in senso antiorario dei metameri.
Non sono presenti ernie discali.
Relativa ipertrofia delle componenti articolari nel tratto distale in particolare L4-L5 con iniziale riduzione dei diametri del canale per quanto segnalato e per una base primitiva per peduncoli corti.
Il cono midollare è localizzato a livello di D12
Minima protrusione discale mediana L5 S1
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

per avere una visibilità più mirata sposto il suo post in area neurologica.

Ancora cordiali saluti.
[#7]
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Sono tornato al medico di famiglia che leggendo l'esito della risonanza ha pensato che la mia sintomatologia potrebbe essere causato da qualche nervo come l's1 citato nella risonanza o il pudendo che passa proprio nella zona perineale che in qualche modo risentendone del trauma della caduta potrebbe portarmi ormai da anni alla dislocazione della sensazione orgasmica, l'iperestesia nella zona sopra l'ano e il fastidio di non totale controllo della stabilità della muscolatura perineale e glutei con senso di instabilità nella camminata.(il fatto che il tutto sia marcatamente rilevante nei periodi caldi mi ha fatto che i nervi reagiscono al caldo e al freddo)

Voi cosa ne pensate?

Il medico di famiglia sta valutando se sia più opportuno farmi visitare da un neurologo che da un andrologo . Visto che questo disturbo mi accompagna ormai da anni, diventando nei suoi momenti più acerbi quasi invalidante chiedo a voi un parere un consiglio.
Attendo speranzoso un vostro consiglio.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

in attesa anche di un "pensiero neurologico" in questa sede, io consiglierei al suo medico di famiglia di consultare in diretta entrambi gli specialisti da lei indicati.

Ancora un cordiale saluto.
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Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
La vedo molto difficile da organizzare una visita con insieme entrambi gli specialisti, il mio medico di famiglia può indirizzarmi da uno ma non in una visita da entrambi.
Se lei o altri colleghi potreste indirizzarmi, o organizzare una visita simile ne sarei felicissimo !!
[#10]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

come pure lei può intuire, non sono queste le prospettive che possono essere realizzate da questa postazione.

Ancora cordiali saluti.
[#11]
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Gentilissimi dottori sono riuscito a farmi visitare da un urologo/neurologo.
Pero ho delle lacune le quali vorrei discuterne con voi.
Il medico mi ha accolto in modo molto gentile e mi ha chiesto quale era il problema, ed ho iniziato a dirgli che ormai è da anni che soffro del disturbo sopra citato, che avevo fatto varie visite a urologi e neurologi ed esami senza rilevare nulla , ho cercato di raccontare tutto in linea temporale ma un po stanco del viaggio un po l'agitazione della visita diciamo che non ho detto tutto proprio in modo ordinato e mi sono perso un po nel discorso. Dopo avermi ascoltato per un po il medico mi interrompe e inizia a farmi delle domande esatte, esempio se da seduto il disturbo aumentava, se da allungato tendeva a diminuire , se riuscivo a dormire la notte o il disturbo mi svegliava.
Durante il discorso gli raccontavo delle varie visite ed esami e lui mi chiese e cosa è risultato? e io risposi nulla perché mi riferivo agli esami che avevo appena raccontato.
Pensavo di arrivare alla fine del discorso in qualche modo, ma interrotto giustamente da lui che penso aveva ricevuto gia le informazioni che gli servivano, non sono riuscito a comunicargli l'esito delle ultime analisi 1) la radiografia al coccige che afferma: Regolare allineamento delle vertebre sacro coccige, Sospetta infrazione dell'ultima vertebra sacrale.
E non sono nemmeno riuscito a comunicargli l'esito dell'ultima risonanza che afferma che :
Segni di discopatia modesti al passaggio dorso lombare a livello lombare prossimale con piccole ernie intraspongiose come per fenomeni osteocondrosici.
Minimo atteggiamento scoliotico del rachide DX convesso nel tratto prossimale con altrettanto modesta rotazione in senso antiorario dei metameri.
Non sono presenti ernie discali.
Relativa ipertrofia delle componenti articolari nel tratto distale in particolare L4-L5 con iniziale riduzione dei diametri del canale per quanto segnalato e per una base primitiva per peduncoli corti.
Il cono midollare è localizzato a livello di D12
Minima protrusione discale mediana L5 S1 .

Cmq la visita è continuata , Mi ha premuto dei punti all'interno dell'ano chiedendomi se sentivo dolore ed in un punto mi ha fatto male (ma in realta non so se perchè veramente quel punto è più dolente o perché avesse praticato una pressione superiore, ma in ogni caso su sa che pressione bisogna applicare).

In fine quindi mi è stata diagnosticata una infiammazione del pudendo, dovuta in parte alla caduta subita anni fa e in parte a predisposizione.
E mi ha prescritto dei farmaci che dovrò prendere per 3 mesi:
laroxyl 5gtt
Lyrica 50mg
Dianural 1cp

Nel caso il fastidio è molto forte solo al bisogno Contramal 15gtt.

Sono un po preoccupato per 2 motivi:
1 Non volendo preso un po dall'ansia nel mio discorso il medico è rimasto all'oscuro degli ultimi 2 referti medici, che non so se avrebbero potuto influire sulla diagnosi.
2 Io studio all'università sono agli ultimi esami e ho paura che questi farmaci in questo periodo possano darmi problemi nel riuscire a studiare.
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Coraggio!

Ora segua le indicazioni ricevute e, senza furie, sarà utile, appena possibile mostrare anche al suo medico di riferimento gli ultimi 2 referti, che non ha visto.

A lui chiedere ancora se la sua situazione generale controindica l'assunzione ripetuta dei farmaci indicati.

Ci faccia sapere.

Ancora un cordiale saluto.
[#13]
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Gentilissimi dottori, ormai sono circa 2 settimane che seguo la cura, oltre ad uno stato di sonnolenza non sembro subire particolari effetti collaterali.
Più che altro sono preoccupato in quanto la situazione non migliora anzi.
Continuo a sentire l'astenia alle cosce, e il disturbo in zona perineale poco sopra l'ano (anche se non riesco a capire bene il punto preciso in quanto non è sulla cute ma in profondità potrebbe anche essere nella parte interna dell'ano lato vescica/propstata).

Non mi muovo più molto in quanto il disturbo alle cosce mi fa sentire quasi in valido, ogni passo è faticoso, a ogni passo sento come se i muscoli del retro coscia siano poco forti .
Ho provato a non masturbarmi per un po pensando che facesse bene ai nervi, dopo vari giorni di astinenza alla prima masturbazione sembrava andare meglio, sembrava che la sensibilità fosse un po tornata sul glande, pero un giorno mi masturbai 2 volte e alla 2 masturbazione la sensibilità sul glande è scomparsa nuovamente e la sensazione orgasmica è tornata a presentarsi solo in quel punto vicino l'ano. Inoltre sento le gambe, soprattutto i retrocoscia molto sensibili con grandi vampate di freddo!!
Ora non so più su cosa pensare, inizio ad essere seriamente preoccupato.

Ora potrei dire delle stupidaggini ma penso che sia bene che io dica i miei pensieri, tutta questa sofferenza che mi sta portando un po d'ansia mi ha portato a pensare che io in realtà non riesco a localizzare bene il punto dove parte questo fastidio vicino l'ano,e che il medico per toccare il Trigger points ha dovuto infilare il dito nell'ano e quindi avrà valutato se ci sono o meno delle emorroidi, e quindi non ci sono.
E' possibile che questo disturbo sia dovuto a una patologia del retto, anche un carcinoma che presentatosi nelle vicinanze dell'ano lato prostata abbia intaccato i nervi delle cosce della prostata e del pene causandomi tutto questi disturbi?

C'e da dire che io defeco spesso solo la mattina circa 5 volte e per poche quantità difeci( ho riferito questa sintomatologia la medico ed ha detto che è tenesmo rettale che puo essere causata dall'infiammazione del pudendo)e come se invece di defecare tutto in una volta, lo stimolo mi viene spesso e per piccole quantità di feci e nel defecare non provo dolore anzi un po di sollievo. Prima che prendevo i farmaci avevo anche molte flatulenze e perdite di muco, ora le flatulenze sono scomparse e anche il muco ma cmq lo stimolo a defecare spesso è presente.
Le emorroidi interne sono poco sopra la linea pettinata dove il medico per palpare i Trigger points ha infilato il dito, ma io ho notato che a volte se lo sforzo per defecare è elevato le feci escono un po assottigliate e palpando esternamente l'ano ho visto che in sua prossimita era leggermente coperto allora stanco di questa situazione ho infilato un dito e ho visto che questo che otturava leggermente l'orifizio era qualcosa di molle presente nel retto a circa 4 cm di distanza da esso a riposo (non da contratto) proprio nella direzione prostata vescica dove sento il disturbo,la massa non era tondeggiante anzi aveva la forma dei normali ripiegamenti che il colon visibili nelle rappresentazioni anatomiche e non occupava tutto il diametro ma solo una parte, mentre nella parte posteriore lato coccige tale ripriegamento non sembrava presente.(puo essere un normale ripiegamento della mucosa del retto spinto dalla forza muscolare?)

Io ho pure provato a chiedere al medico di famiglia se i miei sintomi potevano riferirsi a qualche problema rettale,emorroidi ec.... ma lo ha escluso ed evitato subito l'argomento...
Pero visti i miei disturbi, visto che dall'ispezione dell'ano i medici non hanno evidenziato emorroidi, e visto che non ho mai effettuato una rettoscopia, visto che i miei sintomi non tendono a migliorare anzi,, e leggendo le varie patologie che affliggono il retto, inizio ad preoccuparmi e a pensare che il problema potrebbe essere qualcosa di serio dipendente dall' intenro del retto. Il mio medico di famiglia non è d'accordo sulla patologia rettale in quanto non ho perdite di sangue ,dolore.
Pero io leggendo ho visto che anche il tenesmo rettale, e perdita di muco possono essere sintomi), ora sono ossessionato da cosa possa essere quella massa a forma di mezzaluna lungo il diametro che quando mi sforzo sfiora l'orifizio anale.

Se fosse una sorta di patologia del retto che sta ripercuotendo la sua azione sulla muscolatura delle cosce, e l'innervazione del pene?


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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

mi sembra ormai perso in mille congetture ed ipotesi di causa che purtroppo solo dopo un confronto diretto con il suo medico di fiducia e lo specialista, che lui stesso eventualmente le indicherà, potranno essere chiarite.

Un cordiale saluto.
[#15]
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Ho eseguito una colonscopia per verificare effettivamente le condizioni del retto, anche perché alcuni giorni trovavo del muco contaminato da sangue.
IL risultato è questo:

Esplorazione fino alla valvola ileo ciecale, la mucosa retto-sigmoidea appare iperemica,edematosa,tale quadro appare scomparire procedendo distalmente.
Biopsie il restante tratto esaminato appare nei limiti della norma.

Canale anale : Noduli emorroidari di 1 grado

Diagnosi : colon(colite da definire istologicamente)
Canale anale(emorroidi)

Biopsia materiale inviato (biopsia su mucosa retto sigma)

Diagnosi : Mcosa coloca retto-sigmoidea con aggregati floggistici linfocitari peri-ghiandolari e plogosi cronica microerosiva.
Non si osservano ascessi criptici ne granulociti neutrofili o esinofili nello stoma. Il lieve quadro flogistico osservato può essere episodico o correlato ad una malattia cronica dell'intestino non ancora pienamente sviluppata. Si consiglia il follow-uf endoscopico.

Gentilissimi dottori nei miei precedenti messaggi potete leggere i miei sintomi che sono sia a livello genito urinario che a livello delle cosce parte posteriore. Sono andato da un neuro-urologo come descritto nei precedenti messaggi che mi ha diagnosticato una possibile nevralgia del pudendo con presenza di un trigger point all'interno dell'ano.

Ora devo ancora mostrare il risultato della colonscopia al medico di famiglia e all'urologo con il quale ho la visita di controllo tra qualche mese.

Volevo chiedervi, questa mia sintomatologia che m ista rovinando la vita puo essere causata o correlata allo stato infiammatorio del retto e dalla presenza delle emorroidi interne che sono proprio posizionate purtroppo a ridosso tra prostata e vescica?

Ho letto che nel caso di emorroidi interne di 1 grado la cura è più che altro conservativa con buona alimentazione ecc....ma se queste emorroidi ipoteticamente siano posizionate in un punto dove in qualche modo siano riuscite ad infiammare dei nervi del ramo pudendo che mi causano i vari disturbi genito urinari e sensitivi alla parte posteriore delle cosce, c'e un modo per trattarle farmacologico o in modo chirurgico?

[#16]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k 653
Gentile lettore,

ora proceda, senza mettere il carro davanti ai buoi, passo dopo passo.

Presenza di emorroidi, il proctologo dice di correggere questo problema, bene si fa e poi si rivaluta tutto il suo complesso problema clinico che, come già dettole, sembra avere anche importanti cofattori di natura neuro-psicologica.

Cordiali saluti.
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