Aneurisma celebrale
salve sono una ragazza di 22 anni, vi scrivo per avere delle delucidazioni riguardo la situazione del mio ragazzo di 30 anni.Sono molto preoccupata in quanto nella sua famiglia ci sono stati ben due casi di morte per aneurisma ,il primo quello del nonno paterno,il secondo quello del padre entrambi deceduti in giovane età.Mi chiedevo, dato che le mie ricerche mi hanno portato a scoprire che tale patologia è di carattere genetico, se la percentuale che anche lui presenti tale problema sia alta, e se in tal caso sia opportuno e consono per lui effettuare degli esami se pur essi invasivi!Vorrei avere notizie riguardo il da farsi in tale situazione e quali sarebbe nell'evenienza gli esami da dover fare. Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto.
[#1]
Gentile Utente,
gli aneurismi cerebrali non sono ereditari, possono essre congeniti (fin dalla nascita) o acquisiti.
L'evenienza di due aneurismi cerebrali nella stessa famiglia potrebbe anche essere casuale.
Comunque l'esame non invasivo indicato in questi casi è l'Angio-Rm dei vasi intracranici.
Cordiali saluti
gli aneurismi cerebrali non sono ereditari, possono essre congeniti (fin dalla nascita) o acquisiti.
L'evenienza di due aneurismi cerebrali nella stessa famiglia potrebbe anche essere casuale.
Comunque l'esame non invasivo indicato in questi casi è l'Angio-Rm dei vasi intracranici.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
la ringrazio moltissimo per la sua attenzione! mi perdoni se le chiedo qualche delucidazione in più, lei in un caso come questo consiglierebbe ugualmente un esame del genere?Voglio dire, le probabilità che lui abbia un aneurisma sono le stesse che lo abbia anche io o qualsiasi altra persona?
[#5]
Gentile Utente,
vorrei cercare di chiarire qualche aspetto in merito al suo quesito.
Gli aneurismi cerebrali NON sono congeniti, come si credeva un tempo, tranne in rarissime eccezioni.
L'etiopatogenesi degli aneurismi, ovvero come e perché si formino, è un tema complesso e non ancora ben conosciuto. Tuttavia, oggi l'opinione comune é che gli aneurismi siano acquisiti (cioè che si formino a un certo punto della vita) e che si sviluppino su zone di maggior debolezza della parete del vaso esposte a un gradiente pressorio. I fattori che contribuiscono a questo evento sono di tipo emodinamico, strutturale e genetico, più altre cause specifiche più rare. In pratica gli aneurismi tendono a svilupparsi in persone con una "predisposizione" che può essere dovuta a vari fattori.
La familiarità per aneurismi cerebrali esiste e viene definita come la presenza in famiglia (parenti di I e II grado) di 2 persone con aneurismi cerebrali: quindi il suo ragazzo ha familiarità per aneurismi cerebrali. Ciò non significa che ne abbia di sicuro, ma di sicuro ha un rischio più alto rispetto alla popolazione normale. Si ricordi anche che avere un aneurisma non vuol dire anche avere un'emorragia perché per fortuna la maggior parte degli aneurismi non si rompe. Comunque nelle forme familiari anche le scelte sul trattamento possono essere diverse che negli altri casi.
In chi ha familiarità, come il suo ragazzo, è indicato eseguire un controllo con RM dell'encefalo completata con angio-RM.
Se decidesse di eseguire l'esame, le consiglio di portarlo in visione a un neuroradiologo interventista (il medico che si occupa della diagnosi e del trattamento di queste e altre patologie vascolari).
Spero di essere stato utlile.
Cordiali saluti
vorrei cercare di chiarire qualche aspetto in merito al suo quesito.
Gli aneurismi cerebrali NON sono congeniti, come si credeva un tempo, tranne in rarissime eccezioni.
L'etiopatogenesi degli aneurismi, ovvero come e perché si formino, è un tema complesso e non ancora ben conosciuto. Tuttavia, oggi l'opinione comune é che gli aneurismi siano acquisiti (cioè che si formino a un certo punto della vita) e che si sviluppino su zone di maggior debolezza della parete del vaso esposte a un gradiente pressorio. I fattori che contribuiscono a questo evento sono di tipo emodinamico, strutturale e genetico, più altre cause specifiche più rare. In pratica gli aneurismi tendono a svilupparsi in persone con una "predisposizione" che può essere dovuta a vari fattori.
La familiarità per aneurismi cerebrali esiste e viene definita come la presenza in famiglia (parenti di I e II grado) di 2 persone con aneurismi cerebrali: quindi il suo ragazzo ha familiarità per aneurismi cerebrali. Ciò non significa che ne abbia di sicuro, ma di sicuro ha un rischio più alto rispetto alla popolazione normale. Si ricordi anche che avere un aneurisma non vuol dire anche avere un'emorragia perché per fortuna la maggior parte degli aneurismi non si rompe. Comunque nelle forme familiari anche le scelte sul trattamento possono essere diverse che negli altri casi.
In chi ha familiarità, come il suo ragazzo, è indicato eseguire un controllo con RM dell'encefalo completata con angio-RM.
Se decidesse di eseguire l'esame, le consiglio di portarlo in visione a un neuroradiologo interventista (il medico che si occupa della diagnosi e del trattamento di queste e altre patologie vascolari).
Spero di essere stato utlile.
Cordiali saluti
Dr. Nicola Limbucci
SOD Interventistica Neurovascolare
AOU Careggi - Firenze
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.3k visite dal 20/04/2013.
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