Sofferenza ischemica cronica

Egregio Dottore,
mio padre (77enne) si è recentemente sottoposto a una TAC ENCEFALO (senza contrasto) a seguito di alcuni episodi di lipotimia.
In un referto che per il resto non presenta particolari anormalità a un certo punto si riporta: "puntiforme ipodensità focale di probabile significato ischemico-lacunare si osserva in corrispondenza della testa del nucleo caudato di sinistra. Si associa minima, simmetrica ipodensità della sostanza bianca paraventricolare di ambo gli emisferi come da modesta sofferenza ischemica cronica". Le premetto che gli episodi di cui sopra sono avvenuti in un quadro di attuale (spero contestuale) debilitazione (mio padre ha recentemente rotto due costole ed è chiuso in casa da più un mese quasi totalmente inappetente); assume con regolarità la cardioaspirina oltre a una serie di altri farmaci (sia per la pressione che per il tremore essenziale). A questo proposito il nostro medico di base, successivamente alle cadute, gli ha temporaneamente sospeso il Mysolene (farmaco che aveva iniziato a prendere da qualche mese) e da allora gli episodi di lipotimia non si sono più verificati. Aggiungo che qualche anno fa - in maniera totalmente asintomatica - gli si è chiusa la carotide sinistra. Ogni anno da allora effettuiamo un ecocolordoppler di controllo che presenta l'altra carotide chiusa al 45%-50% ma pervia e con un buon afflusso sanguigno.
Pensa che questa sofferenza ischemica cronica sia da collegare a un fisiologico invecchiamento cerebrale o può esserci dell'altro?
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrà rivolgermi.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
quanto evidenziato alla RM è l'espressione di piccoli insulti ischemici avvenuti nel tempo e senza significativa evidenza clinica, dovuti alla vasculopatia.
Oltre ai farmaci antiaggreganti, è importante controllare l'alimentazione, la coagulazione del sangue,la P.A ecc.
Per quanto riguarda le carotidi, è importante che, se una è ostruita, il circolo collaterale compensatorio sia valido come in effetti deve essere se Suo padre non ha segni deficitari all'emicorpo destro e/o disturbi della parola.
E' altrettanto importante sapere se l' ostruzione è dovuta a una placca ateromatosa (di grasso) a rischio di distacco (placca ulcerata). In tal caso credo che l'intervento si imponga.

Cordiali saluti
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Radiologo, Radiologo interventista, Neuroradiologo attivo dal 2004 al 2014
Radiologo, Radiologo interventista, Neuroradiologo
Cara Signora,
come già accennato dal Dr.Migliaccio, la placca che ostruisce la carotide destra al 50% va inquadrata se è placca "stabile" o "instabile", ovvero, in questo secondo caso, a rischio di distacco e embolia.
La carotide sinistra chiusa da anni non va trattata chirurgicamente in nessun caso, ma va semmai "aiutato" il circolo di compenso intracranico, che certamente si è attivato, con eventuali terapie farmacologiche che deve stabilire lo specialista.
Cordialità
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Utente
Utente
Volevo ringraziare sentitamente il dr Migliaccio e il dr Pedicelli per le sollecite ed esaustive risposte.
Giusto per completezza di info la placca ostruttiva alla carotide destra è ritenuta placca stabile.
Ancora 1000 grazie per il vostro interessamento.
Cordiali saluti
Parkinson

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