Mav occipito parietale
Salve,vivo a Cagliari ho 22 anni. Circa due anni fa mi è
>stata diagnosticata una vasta e complessa MAV occipito- parietale SX.
>
>Questo è il referto angiografico:
>
>L'esame evidenzia la presenza, nell'emisfero cerebrale sinistro, di alcune malformazioni vascolari artero-venose ad alto flusso, localizzate in particolare nel lobo frontale e nel lobo occipitale; è aprezzabile inoltre un'area malformativa a localizzazione mediana posteriore profonda, interessante
>verosimilmente lo splenio del corpo calloso e la porzione posteriore e mediale dei nuclei della base; queste ultime localizzazioni sono alimentate dalla parte
>terminale della pericallosa sinistra e, apparentemente, dalle arterie talamiche posteriori; la malformazione frontale appare alimentata dalla silviana e quella occipitale dalla cerebrale posteriore sinistre; alla vascolarizzazione della
>malformazione occipitale contribuisce in misura significativa anche la occipitale esterna nettamente ipertrofica. Il ritorno venoso è assicurato prevalentemente da vene superficiali che afferiscono al seno saggitale superiore nettamente ipertrofico e, da questo, al traverso destro ugualmente ectasico mentre non è mai aprezzabile, verosimilmente occluso, il seno traverso
>sinistro.
Ho consultato diversi Neurochirurghi e Neuroradiologi interventisti, compreso Prof. Moret a Parigi, i quali hanno esposto parecchie perplessità circa l'embolizzazione vista la estesa area da trattare e la sua complessità.
Tale quadro cerebrale è responsabile di:
>1. crisi epilettiche parziali talora con secondaria generalizzazione in Epilessia Sintomatica
>2. ipoacusia ds
>3. emianopsia destra ad entrambi li occhi
>4.cefalea cronica.
>
>Assumo regolarmente farmaci antiepilettici ( Tolep 600mg x 2 /die, depakin chrono 800mg /die ).
Chiedo aiuto....
>stata diagnosticata una vasta e complessa MAV occipito- parietale SX.
>
>Questo è il referto angiografico:
>
>L'esame evidenzia la presenza, nell'emisfero cerebrale sinistro, di alcune malformazioni vascolari artero-venose ad alto flusso, localizzate in particolare nel lobo frontale e nel lobo occipitale; è aprezzabile inoltre un'area malformativa a localizzazione mediana posteriore profonda, interessante
>verosimilmente lo splenio del corpo calloso e la porzione posteriore e mediale dei nuclei della base; queste ultime localizzazioni sono alimentate dalla parte
>terminale della pericallosa sinistra e, apparentemente, dalle arterie talamiche posteriori; la malformazione frontale appare alimentata dalla silviana e quella occipitale dalla cerebrale posteriore sinistre; alla vascolarizzazione della
>malformazione occipitale contribuisce in misura significativa anche la occipitale esterna nettamente ipertrofica. Il ritorno venoso è assicurato prevalentemente da vene superficiali che afferiscono al seno saggitale superiore nettamente ipertrofico e, da questo, al traverso destro ugualmente ectasico mentre non è mai aprezzabile, verosimilmente occluso, il seno traverso
>sinistro.
Ho consultato diversi Neurochirurghi e Neuroradiologi interventisti, compreso Prof. Moret a Parigi, i quali hanno esposto parecchie perplessità circa l'embolizzazione vista la estesa area da trattare e la sua complessità.
Tale quadro cerebrale è responsabile di:
>1. crisi epilettiche parziali talora con secondaria generalizzazione in Epilessia Sintomatica
>2. ipoacusia ds
>3. emianopsia destra ad entrambi li occhi
>4.cefalea cronica.
>
>Assumo regolarmente farmaci antiepilettici ( Tolep 600mg x 2 /die, depakin chrono 800mg /die ).
Chiedo aiuto....
[#1]
Buongiorno.
Capisco la perplessità dei colleghi che hanno dato un parere sul suo caso, perchè la MAV sembra estesa e difficile da trattare, per cui è possibile che siano maggiori i rischi di un intervento (di qualsiasi tipo) che non l'attendere.
Se vuole un ulteriore parere tuttavia bisognerà parlarne con le immagini angiografiche e di Risonanza.
Cordiali saluti.
Luca Valvassori
Capisco la perplessità dei colleghi che hanno dato un parere sul suo caso, perchè la MAV sembra estesa e difficile da trattare, per cui è possibile che siano maggiori i rischi di un intervento (di qualsiasi tipo) che non l'attendere.
Se vuole un ulteriore parere tuttavia bisognerà parlarne con le immagini angiografiche e di Risonanza.
Cordiali saluti.
Luca Valvassori
Dr. Luca Valvassori
Neuroradiologia
Ospedale Niguarda - Milano
tel. 02.64442772/7059
[#2]
Mi permetto di aggiungere qualche considerazione al consulto del mio valente ed esperto Collega (che conosco bene e stimo ancor di più).
Innanzitutto, la patologia malformativa arterovenosa cerebrale da cui Lei è affetto appare (dal referto Angiografico) molto complessa... confermo assolutamente che, per una corretta interpretazione è necessario valutare le immagini angiografiche e di risonanza magnetica.
Per tali malformazioni, il primo aspetto da prendere in considerazione è la possibilità che esse hanno di dare un'emorragia cerebrale. Per eliminare questa possibilità, è necessario ottenere con l'intervento la completa eradicazione della malformazione; ma se il rischio dell'intervento viene considerato superiore al rischio di malattia (come spesso accade nelle malformazioni complesse), nessuno riterrà etico proporglielo.
Un aspetto diverso è invece la sofferenza che la malformazione provoca sulle strutture cerebrali sane adiacenti, che spesso si manifesta proprio con crisi epilettiche. Soltanto se la terapia medica non riesce a controllare bene queste crisi, può essere indicato un intervento parziale e selettivo sulle parti di malformazione che provocano questa sofferenza (bisogna ovviamente prima capire bene quali sono). Sarebbe senz'altro un intervento parziale che non eliminerebbe il rischio di emorragia cerebrale (anzi potrebbe aumentarlo), ma che sarebbe a minor rischio globale e potrebbe portare giovamento sulle crisi.
Cordialità.
Innanzitutto, la patologia malformativa arterovenosa cerebrale da cui Lei è affetto appare (dal referto Angiografico) molto complessa... confermo assolutamente che, per una corretta interpretazione è necessario valutare le immagini angiografiche e di risonanza magnetica.
Per tali malformazioni, il primo aspetto da prendere in considerazione è la possibilità che esse hanno di dare un'emorragia cerebrale. Per eliminare questa possibilità, è necessario ottenere con l'intervento la completa eradicazione della malformazione; ma se il rischio dell'intervento viene considerato superiore al rischio di malattia (come spesso accade nelle malformazioni complesse), nessuno riterrà etico proporglielo.
Un aspetto diverso è invece la sofferenza che la malformazione provoca sulle strutture cerebrali sane adiacenti, che spesso si manifesta proprio con crisi epilettiche. Soltanto se la terapia medica non riesce a controllare bene queste crisi, può essere indicato un intervento parziale e selettivo sulle parti di malformazione che provocano questa sofferenza (bisogna ovviamente prima capire bene quali sono). Sarebbe senz'altro un intervento parziale che non eliminerebbe il rischio di emorragia cerebrale (anzi potrebbe aumentarlo), ma che sarebbe a minor rischio globale e potrebbe portare giovamento sulle crisi.
Cordialità.
Dr. Nunzio Paolo Nuzzi
Direttore S.C. Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica - E.O. Galliera Genova
paolo.nuzzi@galliera.it
[#3]
Utente
Buongiorno,
Per prima cosa, Vi ringrazio per la vostra consulenza.
Qualche mese fa mi recai ad Udine,dove il dott. Skrap e il dott. Petralia fornirono la loro consulenza; purtroppo anche da parte loro vi fu perplessità per il mio caso ed il trattamento. Si parlò di una possibile embolizzazione riguardante la grossa mav Sx, ma con possibile ulteriore riduzione del campo visivo, e possibili "danni" che ne conseguono, legati all'alterazione del flusso sanguigno: disturbi, menomazioni fisiche ecc...La mia forte preoccupazione è legata ad una possibile emorragia e danni che ne conseguono. Ad ogni modo dispongo dell'esame angiografico, potrei eventualmente spedirlo, per presentarlo alla vostra attenzione.Vi ringrazio ancora.
Distinti saluti
Per prima cosa, Vi ringrazio per la vostra consulenza.
Qualche mese fa mi recai ad Udine,dove il dott. Skrap e il dott. Petralia fornirono la loro consulenza; purtroppo anche da parte loro vi fu perplessità per il mio caso ed il trattamento. Si parlò di una possibile embolizzazione riguardante la grossa mav Sx, ma con possibile ulteriore riduzione del campo visivo, e possibili "danni" che ne conseguono, legati all'alterazione del flusso sanguigno: disturbi, menomazioni fisiche ecc...La mia forte preoccupazione è legata ad una possibile emorragia e danni che ne conseguono. Ad ogni modo dispongo dell'esame angiografico, potrei eventualmente spedirlo, per presentarlo alla vostra attenzione.Vi ringrazio ancora.
Distinti saluti
[#7]
Già con il Dott. Valvassori Lei avrà un consulto davvero di altissima professionalità.
A volte, ascoltare troppi pareri non chiarisce ulteriormente le idee, anzi può confonderle ancora di più.
Ovviamente, se vuole può spedire la Sua documentazione anche a me, inviandola a:
Dott. Nunzio Paolo Nuzzi
S.C. Neuroradiologia Diagnostica Interventistica
E.O. Ospedali Galliera
Via Alessandro Volta 8
16128 Genova
Cordialità
A volte, ascoltare troppi pareri non chiarisce ulteriormente le idee, anzi può confonderle ancora di più.
Ovviamente, se vuole può spedire la Sua documentazione anche a me, inviandola a:
Dott. Nunzio Paolo Nuzzi
S.C. Neuroradiologia Diagnostica Interventistica
E.O. Ospedali Galliera
Via Alessandro Volta 8
16128 Genova
Cordialità
[#11]
Buongiorno.
Ho preso visione della documentazione che mi ha inviato (angiografia e RM) relativa alla sua malformazione artero-venosa.
Si tratta in effetti di una malformazione complessa e soprattutto assai estesa. Senza entrare troppo nei dettagli, perchè questo semmai lo faremo a voce, concordo con quanto le hanno detto in precedenza, cioè sulla scarsa convenienza ad intraprendere un percorso terapeutico.
In pratica, le probabilità di riuscire a trattare la malformazione in modo completo sono molto scarse a fronte di un rischio globale che è invece molto alto. Quindi, molto semplicemente, il rapporto rischio/beneficio è sfavorevole.
Detto questo, è possibile che la sua malformazione non le darà mai ulteriori problemi, al di là di quelli che mi ha citato. Se ulteriori problemi dovessero comparire, allora si riprenderà in considerazione un eventuale trattamento (che rimane comunque assai complesso).
L'unica possibilità attuale, dal mio punto di vista e previa valutazione clinica approfondita, potrebbe essere quella di un trattamento endovascolare palliativo sulla componente meningea della malformazione, che è quella che probabilmente le causa la cefalea costante. Anche questo comporterebbe un rischio, naturalmente, che potrebbe essere accettabile solo se la cefalea fosse realmente importante, tale da limitarle la conduzione di una vita normale.
Spero di essermi spiegato, e rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Ho preso visione della documentazione che mi ha inviato (angiografia e RM) relativa alla sua malformazione artero-venosa.
Si tratta in effetti di una malformazione complessa e soprattutto assai estesa. Senza entrare troppo nei dettagli, perchè questo semmai lo faremo a voce, concordo con quanto le hanno detto in precedenza, cioè sulla scarsa convenienza ad intraprendere un percorso terapeutico.
In pratica, le probabilità di riuscire a trattare la malformazione in modo completo sono molto scarse a fronte di un rischio globale che è invece molto alto. Quindi, molto semplicemente, il rapporto rischio/beneficio è sfavorevole.
Detto questo, è possibile che la sua malformazione non le darà mai ulteriori problemi, al di là di quelli che mi ha citato. Se ulteriori problemi dovessero comparire, allora si riprenderà in considerazione un eventuale trattamento (che rimane comunque assai complesso).
L'unica possibilità attuale, dal mio punto di vista e previa valutazione clinica approfondita, potrebbe essere quella di un trattamento endovascolare palliativo sulla componente meningea della malformazione, che è quella che probabilmente le causa la cefalea costante. Anche questo comporterebbe un rischio, naturalmente, che potrebbe essere accettabile solo se la cefalea fosse realmente importante, tale da limitarle la conduzione di una vita normale.
Spero di essermi spiegato, e rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
[#12]
Utente
Gent.mo Dott. Valvassori,
La ringraziamo per la sua disponibilità, il suo parere è stato importante per la nostra situazione, per il momento ci fermiamo in attesa di sviluppi,al fine di trovare la migliore soluzione..Eventualmente le faremo sapere.. Ancora la ringraziamo e le auguriamo un Buon Natale e Felice Anno nuovo..
La ringraziamo per la sua disponibilità, il suo parere è stato importante per la nostra situazione, per il momento ci fermiamo in attesa di sviluppi,al fine di trovare la migliore soluzione..Eventualmente le faremo sapere.. Ancora la ringraziamo e le auguriamo un Buon Natale e Felice Anno nuovo..
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 8.6k visite dal 13/11/2010.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.