Diagnosi spettro autistico alto funzionamento
Buongiorno Dott.
sono la mamma di un bellissimo bambino di sette anni.
Ho appena ricevuto la diagnosi di spettro ad alto funzionamento.
Potete aiutarmi a capire meglio i punteggi del test Ados 2?
test ADOS 2
Il punteggio totale di comparazione è: 10
somma punteggi comportamenti ristretti e ripetitivi è 4
somma puteggi nell'area affettivo - sociale è 19
Dalla valutazione cognitiva emerge che il livello cognitivo è nella norma (QI 97) ma con un profilo disomogeneo.
Il punto di forza è rappresentato dal raionamento visuo percettivo e velocità di elaborazione.
Il punto di debolezza dalla memoria di lavoro.
Dall'osservazione clinica emerge che Andre tende ad essere ipercinetico, ha una struttura rigida di pensiero
L'eloquio ha una prosodia particolare.
Ma è corretto che questi test siano stati eseguiti facendogli mantenere la mascherina?
è possibile che i test abbiano avuto un punteggio alterato durante la visita appunto perchè non si sentisse del tutto libero da questo dettaglio?
chiedo perchè sulla relazione c'è scritto che durante il gioco, quando gli è stato chiesto se si fosse divertito, lui ha risposto di sì ma la mimica è rimasta invariata.
Siccome il bambino è molto espressivo quando gioca con i suoi compagnetti, con gli amici al parco e il suo punto di forza è appunto il sorriso... io e mio marito non ci siamo trovati d'accordo su questo dettagio che fà riferimento alla mimica facciale con chi ci ha consegnato la diagnosi.
Dite che sarebbe il caso di ripeterlo?
sono la mamma di un bellissimo bambino di sette anni.
Ho appena ricevuto la diagnosi di spettro ad alto funzionamento.
Potete aiutarmi a capire meglio i punteggi del test Ados 2?
test ADOS 2
Il punteggio totale di comparazione è: 10
somma punteggi comportamenti ristretti e ripetitivi è 4
somma puteggi nell'area affettivo - sociale è 19
Dalla valutazione cognitiva emerge che il livello cognitivo è nella norma (QI 97) ma con un profilo disomogeneo.
Il punto di forza è rappresentato dal raionamento visuo percettivo e velocità di elaborazione.
Il punto di debolezza dalla memoria di lavoro.
Dall'osservazione clinica emerge che Andre tende ad essere ipercinetico, ha una struttura rigida di pensiero
L'eloquio ha una prosodia particolare.
Ma è corretto che questi test siano stati eseguiti facendogli mantenere la mascherina?
è possibile che i test abbiano avuto un punteggio alterato durante la visita appunto perchè non si sentisse del tutto libero da questo dettaglio?
chiedo perchè sulla relazione c'è scritto che durante il gioco, quando gli è stato chiesto se si fosse divertito, lui ha risposto di sì ma la mimica è rimasta invariata.
Siccome il bambino è molto espressivo quando gioca con i suoi compagnetti, con gli amici al parco e il suo punto di forza è appunto il sorriso... io e mio marito non ci siamo trovati d'accordo su questo dettagio che fà riferimento alla mimica facciale con chi ci ha consegnato la diagnosi.
Dite che sarebbe il caso di ripeterlo?
[#1]
G.le Sig.ra
Nella maggioranza dei test psicodiagnostici la conversione delle prove in punteggi è realizzata tenendo conto dell'errore casuale relativo alla misurazione in se o ad altre variabili. Di fatti, anche se non sempre è riportato, i punteggi di molti test sono compresi in un intervallo di confidenza che (per farla breve) indica con una certa probabilità quanto quel punteggio del test potrebbe variare se ripetessimo il test altre volte. Sostanzialmente sono piccole variazioni che quasi sempre si attestano attorno al punteggio scaturito la prima volta, soprattutto se a distanza di poco tempo (poiché in età evolutiva si ha una rapidissima evoluzione delle componenti emotive e cognitive). Detto ciò, non vi sono evidenze che la mascherina inferisca con l attendibilità della valutazione. Oltretutto, la stessa diagnosi tiene conto di diversi elementi, tra cui diversi test, l'anamnesi, il colloquio clinico e l osservazione che sono integrate dal clinico in un ragionamento più ampio del singolo punteggio di un test. Se non fosse fondamentale l interpretazione clinica a conclusione della valutazione, chiunque potrebbe fare diagnosi somministrando un singolo test.
Cordiali saluti
Nella maggioranza dei test psicodiagnostici la conversione delle prove in punteggi è realizzata tenendo conto dell'errore casuale relativo alla misurazione in se o ad altre variabili. Di fatti, anche se non sempre è riportato, i punteggi di molti test sono compresi in un intervallo di confidenza che (per farla breve) indica con una certa probabilità quanto quel punteggio del test potrebbe variare se ripetessimo il test altre volte. Sostanzialmente sono piccole variazioni che quasi sempre si attestano attorno al punteggio scaturito la prima volta, soprattutto se a distanza di poco tempo (poiché in età evolutiva si ha una rapidissima evoluzione delle componenti emotive e cognitive). Detto ciò, non vi sono evidenze che la mascherina inferisca con l attendibilità della valutazione. Oltretutto, la stessa diagnosi tiene conto di diversi elementi, tra cui diversi test, l'anamnesi, il colloquio clinico e l osservazione che sono integrate dal clinico in un ragionamento più ampio del singolo punteggio di un test. Se non fosse fondamentale l interpretazione clinica a conclusione della valutazione, chiunque potrebbe fare diagnosi somministrando un singolo test.
Cordiali saluti
Dr. Tiziano Pellegrini
Psicologo dell'infanzia, dell'adolescenza e dell'età adulta
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta Dottore, purtroppo il mio bambino è stato molto sfortunato. È Nato sano ma all’età di sette mesi è stato operato per un tumore maligno al testicolo.. Fortunatamente non ha fatto la chemioterapia perché era solo all’inizio, ma siamo poi entrati nell’iter dei controlli che l’hanno marcato stretto. In casa non sono mancate le ansie anche se abbiamo cercato di dargli tutto l’amore del mondo.
Secondo lei è possibile che per il suo vissuto, abbia maturato la parte emotiva in modo anomalo? Lo spettro autistico potrebbe essere legato a dei traumi ospedalieri?
Mi hanno consigliato di fare anche un test genetico..
Sono molto abbattuta, sapevo che lui fosse particolare ma pensavo potesse essere un asperger.. invece ho visto che hanno messo il codice che fà riferimento all’autismo infantile.
Sulla relazione hanno scritto anche che lo sguardo con la dottoressa era saltuario..
Non só come spiegarglielo ma io ho la sensazione che sia stato tutto molto accentuato nella relazione, con i suoi amici e compagni, ride e scherza guardandoli negli occhi.
Lui ha paura dei medici, ha il terrore dei prelievi che purtroppo deve fare per tenere controllato i marker tumorali. Mio figlio è stato molto stressato per i controlli medici.
È un bambino intelligentissimo, a scuola è bravissimo nella didattica ma ipercinetico in classe.
Volevo sapere riguardo al test ados, da che punteggio parte lo spettro autistico? Qual’è il punteggio che rientra nella norma?
Se posso dire la mia, credo che per valutare un bambino a livello emotivo a 360 gradi, in questo caso sarebbe forse stato meglio non seguire le normative così ciecamente in merito alla mascherina.
Secondo lei è possibile che per il suo vissuto, abbia maturato la parte emotiva in modo anomalo? Lo spettro autistico potrebbe essere legato a dei traumi ospedalieri?
Mi hanno consigliato di fare anche un test genetico..
Sono molto abbattuta, sapevo che lui fosse particolare ma pensavo potesse essere un asperger.. invece ho visto che hanno messo il codice che fà riferimento all’autismo infantile.
Sulla relazione hanno scritto anche che lo sguardo con la dottoressa era saltuario..
Non só come spiegarglielo ma io ho la sensazione che sia stato tutto molto accentuato nella relazione, con i suoi amici e compagni, ride e scherza guardandoli negli occhi.
Lui ha paura dei medici, ha il terrore dei prelievi che purtroppo deve fare per tenere controllato i marker tumorali. Mio figlio è stato molto stressato per i controlli medici.
È un bambino intelligentissimo, a scuola è bravissimo nella didattica ma ipercinetico in classe.
Volevo sapere riguardo al test ados, da che punteggio parte lo spettro autistico? Qual’è il punteggio che rientra nella norma?
Se posso dire la mia, credo che per valutare un bambino a livello emotivo a 360 gradi, in questo caso sarebbe forse stato meglio non seguire le normative così ciecamente in merito alla mascherina.
[#3]
G.ma
Ormai la comunità scientifica è d'accordo sul fatto che l'autismo sia un disturbo la cui insorgenza dipende da una molteplicità di cause, e tra le quali quelle genetiche assumono un rilievo maggiore. In altre parole, il bambino autistico lo sarebbe già alla nascita ma il disturbo inizierebbe a intravedersi chiaramente solo dopo alcuni anni, ovvero quando i bambini iniziano ad aprirsi verso il mondo esterno. Il test ADOS usa diversi cut-off, cioè delle soglie dopo le quali la gran parte dei bambini diagnosticati come autistici si collocano in quel range di punteggi. Tuttavia, le raccomando di non ancorarsi al cut-off. Questa non è una soglia assoluta. Punteggi immediatamente al di sotto o al di sopra non corrispondono sempre ad assenza o presenza di problematiche in quelle aree effettive rilevate nel bambino e/o al soddisfacimento dei criteri della diagnosi. La diagnosi come menzionato non dipende solo da un cut-off ma dall'interpretazione di tutti i dati che ha a disposizione il clinico. Lo spettro autistico è un disturbo con una grande variabilità di comportamenti a cui si sopravvive e da cui si può migliorare con i trattamenti a disposizione e, anche nel caso in cui non vi siano miglioramenti, si possono mettere in atto degli adattamenti ambientali per fare il modo che il bambino maturi il suo sviluppo nella maniera più armoniosa e adattiva. Non si focalizzi troppo sulla diagnosi o sulla parola "autismo" che molte volte incute un timore eccessivo. Guardi la vita quotidiana di suo figlio. Come sono i rapporti con gli amici, la scuola, le abilità emotive e cognitive, gli interessi, le autonomie domestiche e personali? vi sono difficoltà? Cosa possiamo fare in pratica per aiutarlo?
Saluti
Ormai la comunità scientifica è d'accordo sul fatto che l'autismo sia un disturbo la cui insorgenza dipende da una molteplicità di cause, e tra le quali quelle genetiche assumono un rilievo maggiore. In altre parole, il bambino autistico lo sarebbe già alla nascita ma il disturbo inizierebbe a intravedersi chiaramente solo dopo alcuni anni, ovvero quando i bambini iniziano ad aprirsi verso il mondo esterno. Il test ADOS usa diversi cut-off, cioè delle soglie dopo le quali la gran parte dei bambini diagnosticati come autistici si collocano in quel range di punteggi. Tuttavia, le raccomando di non ancorarsi al cut-off. Questa non è una soglia assoluta. Punteggi immediatamente al di sotto o al di sopra non corrispondono sempre ad assenza o presenza di problematiche in quelle aree effettive rilevate nel bambino e/o al soddisfacimento dei criteri della diagnosi. La diagnosi come menzionato non dipende solo da un cut-off ma dall'interpretazione di tutti i dati che ha a disposizione il clinico. Lo spettro autistico è un disturbo con una grande variabilità di comportamenti a cui si sopravvive e da cui si può migliorare con i trattamenti a disposizione e, anche nel caso in cui non vi siano miglioramenti, si possono mettere in atto degli adattamenti ambientali per fare il modo che il bambino maturi il suo sviluppo nella maniera più armoniosa e adattiva. Non si focalizzi troppo sulla diagnosi o sulla parola "autismo" che molte volte incute un timore eccessivo. Guardi la vita quotidiana di suo figlio. Come sono i rapporti con gli amici, la scuola, le abilità emotive e cognitive, gli interessi, le autonomie domestiche e personali? vi sono difficoltà? Cosa possiamo fare in pratica per aiutarlo?
Saluti
[#4]
Ex utente
Grazie per la risposta in qualche modo mi ha un pochino risollevata.
Mio figlio tende a comportarsi da leader, è difficile che venga escluso dal gruppo perchè è un bambino vivace e cerca molto l'attenzione degli altri. Le maestre mi hanno detto che rispetto all'anno scorso, l'hanno trovato molto maturato perchè non disturba più durante le lezioni.. ho visto che in molti lo cercano e sà farsi volere bene.
La cosa che ho notato con piacere, è che per lui la scuola è un ambiente davvero sereno è non vuole perdersi nemmeno un giorno, poi è educato anche con le maestre e le mamme dei suoi compagni.
Ho visto che non saltella più quando è in presenza di altre persone e soprattutto ha imparato a controllare meglio anche il tono di voce( cosa che prima tendeva ad alzare).
E' come se avesse imparato da solo a mascherare alcune sue caratteristiche particolari, ha quasi sette anni e mi creda sembra davvero un altro bambino rispetto ad un anno prima
nonostante non abbiamo ancora iniziato la psicoterapia.
Le maestre mi hanno anche riferito che non ha mai avuto problemi a guardarle negli occhi , difficoltà che invece è stata riscontrata durante il colloquio con la psicologa. Lui mi aveva verbalizzato di essere particolarmente agitato e di avere il timore che potessero fargli dei prelievi (cosa che lui fà una volta l'anno per tenere sotto controllo i marker tumorali).
La sua ipercinesi sembra essere diminuita parecchio, in casa tende a correre e a saltare emettendo dei versi ma molto molto meno rispetto a qualche mese fà.
E' il primo della classe, ottimo nuotatore, bravo a giocare a calcio e ad andare in bici.
La sua particolarità sono alcune manie ripetitive.
Prima di ricevere la diagnosi, ipotizzavo due cose:
la prima che potesse essere un funzionamento neurotipico ma con disturbo ossessivo compulsivo.. cosa di cui io ho sofferto da bambina.
la seconda che potesse essere un asperger, visto che ha caratteristiche particolari ma riesce comunque ad autoregolarsi nelle varie situazioni.
Invece ho ricevuto una diagnosi di autismo infantile ad alto funzionamento.
Qualcosa non ci convince fino in fondo.
Mio figlio tende a comportarsi da leader, è difficile che venga escluso dal gruppo perchè è un bambino vivace e cerca molto l'attenzione degli altri. Le maestre mi hanno detto che rispetto all'anno scorso, l'hanno trovato molto maturato perchè non disturba più durante le lezioni.. ho visto che in molti lo cercano e sà farsi volere bene.
La cosa che ho notato con piacere, è che per lui la scuola è un ambiente davvero sereno è non vuole perdersi nemmeno un giorno, poi è educato anche con le maestre e le mamme dei suoi compagni.
Ho visto che non saltella più quando è in presenza di altre persone e soprattutto ha imparato a controllare meglio anche il tono di voce( cosa che prima tendeva ad alzare).
E' come se avesse imparato da solo a mascherare alcune sue caratteristiche particolari, ha quasi sette anni e mi creda sembra davvero un altro bambino rispetto ad un anno prima
nonostante non abbiamo ancora iniziato la psicoterapia.
Le maestre mi hanno anche riferito che non ha mai avuto problemi a guardarle negli occhi , difficoltà che invece è stata riscontrata durante il colloquio con la psicologa. Lui mi aveva verbalizzato di essere particolarmente agitato e di avere il timore che potessero fargli dei prelievi (cosa che lui fà una volta l'anno per tenere sotto controllo i marker tumorali).
La sua ipercinesi sembra essere diminuita parecchio, in casa tende a correre e a saltare emettendo dei versi ma molto molto meno rispetto a qualche mese fà.
E' il primo della classe, ottimo nuotatore, bravo a giocare a calcio e ad andare in bici.
La sua particolarità sono alcune manie ripetitive.
Prima di ricevere la diagnosi, ipotizzavo due cose:
la prima che potesse essere un funzionamento neurotipico ma con disturbo ossessivo compulsivo.. cosa di cui io ho sofferto da bambina.
la seconda che potesse essere un asperger, visto che ha caratteristiche particolari ma riesce comunque ad autoregolarsi nelle varie situazioni.
Invece ho ricevuto una diagnosi di autismo infantile ad alto funzionamento.
Qualcosa non ci convince fino in fondo.
[#5]
G.ma
Il DOC appare solitamente in adolescenza e in alcuni casi nell'infanzia. Per definizione è un disturbo egodistonico. Ovvero, il bambino manifesta un malessere provocato dalle ossessioni e dai gesti ripetitivi che costituiscono dei veri e propri rituali atti a contenere la ansia. In soldoni, spesso la persona è consapevole (direttamente o no) di qualcosa che non va anche se non riesce a trattenersi.
L'autismo ad alto funzionamento include quella che una volta era chiamata sindrome di Asperger. Nel nuovo manuale diagnostico infatti è scomparsa questa definizione a favore di un'unica diagnosi di "spettro" autismo che va da un grado grave di compromissione sociale e comunicativa ad uno lieve in cui il funzionamento globale è leggermente compromesso e il bambino riesce tutto sommato a integrarsi con l'ambiente.
Cordialmente
Il DOC appare solitamente in adolescenza e in alcuni casi nell'infanzia. Per definizione è un disturbo egodistonico. Ovvero, il bambino manifesta un malessere provocato dalle ossessioni e dai gesti ripetitivi che costituiscono dei veri e propri rituali atti a contenere la ansia. In soldoni, spesso la persona è consapevole (direttamente o no) di qualcosa che non va anche se non riesce a trattenersi.
L'autismo ad alto funzionamento include quella che una volta era chiamata sindrome di Asperger. Nel nuovo manuale diagnostico infatti è scomparsa questa definizione a favore di un'unica diagnosi di "spettro" autismo che va da un grado grave di compromissione sociale e comunicativa ad uno lieve in cui il funzionamento globale è leggermente compromesso e il bambino riesce tutto sommato a integrarsi con l'ambiente.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 32.8k visite dal 11/09/2021.
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