Ipoacusia trasmissiva e conseguenze sullo sviluppo
Buonasera, Vi contatto perchè in famglia stiamo vivendo un vero e proprio calvario con nostro figlio che ad oggi ha 3 anni ed un mese.
Lui ha un disturbo evolutivo misto specifico del linguaggio (f83 icd 10).
Il suo sviluppo è stato sempre in linea fino ai 15 mesi circa.
Ha iniziato a non girarsi se chiamato, non indicava con il dito, non ci imitava più e sembra essere isolato dal contesto circostante (a tratti). Lo abbiamo iscritto al nido all’eta di 23 mesi perché il linguaggio era assente ed il neuropsichiatra ci ha consigliato di inserirlo in un contesto sociale in cui l’interazjone con i pari lo avrebbe stimolato. Nel frattempo, non convinti e non soddisfatti dei progressi sperati abbiamo prenotato una visita audiologica ed è emerso che il bambino soffre (tutt’ora) di ipoacusia media dovuta all’otite catarrale cronica. Lui ha sempre respirato male, ha il palato ogivale, sforza lo sterno quando respira ed infatti si sta formando un piccolo solco nel petto, di recente va in apnea durante il sonno (dalla pulsiossimetria hanno registrato 29 episodi di apnea in meno di 4 ore). Da quella prima visita audiologica, dopo lo scarso risultato ottenuto con la terapia ne abbiamo fatte altre 4 con altri tre otorini differenti i quali si limitavano a rimandarci a casa con la terapia, nonostante fosse emerso un problema di ipertrofia adenoidea e tonsillare al terzo stadio, così nostro figlio ha avuto questo problema per un anno ed oltre se consideriamo il tempo prima che ce ne accorgessimo. Nostro figlio con le terapie migliorava significamente ed infatti iniziava ad imprate qualche parolina ma per un tempo limitatissimo di massimo una settimana. Ad oggi è stato messo in lista per l’intervento di rimozione delle adenoidi e delle tonsille.
Per quanto riguarda il disturbo evolutivo del bambino il neuropsichiatra ci ha consigliato di risolvere il problema uditivo prima di pensare ad altre diagnosi come l’autismo anche se intanto ha iniziato a fare psicomotricità.
La mia domanda è questa.
Nel caso di un’ipoacusia media presente dalla fase prelinguistica è possibile che il bambino si isoli a tal punto da non indicare, non salutare con la manina ed avere un gioco simbolico scarso?
Mio figlio non aveva manierismi, ne stereotipie fino ad ora, è qualche giorno che quando corre “sfarfalla le manine” ma non sempre ma siamo in concomitanza con la fase più acuta della sua condizione ostruttiva da catarro ed infatti un paio di giorni fa c’è stato il ricovero per il monitoraggio delle apnee.
Vorrei chiedervi se davvero è possibile che un bambino con ipoacusia media possa assumere atteggiamenti autistici e se avete avuto pazienti con queste problematiche legate all’udito.
Grazie infinite per l’attenzione che avrete voluto dedicarmi.
Distinti saluti,
A.Iovino
Lui ha un disturbo evolutivo misto specifico del linguaggio (f83 icd 10).
Il suo sviluppo è stato sempre in linea fino ai 15 mesi circa.
Ha iniziato a non girarsi se chiamato, non indicava con il dito, non ci imitava più e sembra essere isolato dal contesto circostante (a tratti). Lo abbiamo iscritto al nido all’eta di 23 mesi perché il linguaggio era assente ed il neuropsichiatra ci ha consigliato di inserirlo in un contesto sociale in cui l’interazjone con i pari lo avrebbe stimolato. Nel frattempo, non convinti e non soddisfatti dei progressi sperati abbiamo prenotato una visita audiologica ed è emerso che il bambino soffre (tutt’ora) di ipoacusia media dovuta all’otite catarrale cronica. Lui ha sempre respirato male, ha il palato ogivale, sforza lo sterno quando respira ed infatti si sta formando un piccolo solco nel petto, di recente va in apnea durante il sonno (dalla pulsiossimetria hanno registrato 29 episodi di apnea in meno di 4 ore). Da quella prima visita audiologica, dopo lo scarso risultato ottenuto con la terapia ne abbiamo fatte altre 4 con altri tre otorini differenti i quali si limitavano a rimandarci a casa con la terapia, nonostante fosse emerso un problema di ipertrofia adenoidea e tonsillare al terzo stadio, così nostro figlio ha avuto questo problema per un anno ed oltre se consideriamo il tempo prima che ce ne accorgessimo. Nostro figlio con le terapie migliorava significamente ed infatti iniziava ad imprate qualche parolina ma per un tempo limitatissimo di massimo una settimana. Ad oggi è stato messo in lista per l’intervento di rimozione delle adenoidi e delle tonsille.
Per quanto riguarda il disturbo evolutivo del bambino il neuropsichiatra ci ha consigliato di risolvere il problema uditivo prima di pensare ad altre diagnosi come l’autismo anche se intanto ha iniziato a fare psicomotricità.
La mia domanda è questa.
Nel caso di un’ipoacusia media presente dalla fase prelinguistica è possibile che il bambino si isoli a tal punto da non indicare, non salutare con la manina ed avere un gioco simbolico scarso?
Mio figlio non aveva manierismi, ne stereotipie fino ad ora, è qualche giorno che quando corre “sfarfalla le manine” ma non sempre ma siamo in concomitanza con la fase più acuta della sua condizione ostruttiva da catarro ed infatti un paio di giorni fa c’è stato il ricovero per il monitoraggio delle apnee.
Vorrei chiedervi se davvero è possibile che un bambino con ipoacusia media possa assumere atteggiamenti autistici e se avete avuto pazienti con queste problematiche legate all’udito.
Grazie infinite per l’attenzione che avrete voluto dedicarmi.
Distinti saluti,
A.Iovino
[#1]
Gentile Signora, nel suo racconto riferisce:
Otite Media cronica.
Ipoacusia
Respiro orale
Difficoltà respiratorie: il rientramento dello sterno, che rischia di sfociare in Pectus excavatum, mi fa ipotizzare russamento e episodi di Apnea nel Sonno.
La risposta sarebbe lunga: le suggerisco di leggere gli articoli linkati qui sotto, che affrontano tutti i problemi da lei elencati.
Prima di decidere l'Adenotonsillectomia , le suggerisco di chiedere un consulto ad Dr. Giancarlo De Vincentiis, primario ORL al Bambin Gesù -Palidoro (che , se urgente , riceve anche privatamente.
"Vorrei chiedervi se davvero è possibile che un bambino con ipoacusia media possa assumere atteggiamenti autistici e se avete avuto pazienti con queste problematiche legate all’udito."
R: si, ma si tratta di problemi che a 3 anni hanno tutte le possibilità di recupero se si rimuove il problema ipoacusia.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-del-sonno/2440-calci-testate-capriole-e-agitazione-nel-sonno-il-bambino-cavallo.html
Otite Media cronica.
Ipoacusia
Respiro orale
Difficoltà respiratorie: il rientramento dello sterno, che rischia di sfociare in Pectus excavatum, mi fa ipotizzare russamento e episodi di Apnea nel Sonno.
La risposta sarebbe lunga: le suggerisco di leggere gli articoli linkati qui sotto, che affrontano tutti i problemi da lei elencati.
Prima di decidere l'Adenotonsillectomia , le suggerisco di chiedere un consulto ad Dr. Giancarlo De Vincentiis, primario ORL al Bambin Gesù -Palidoro (che , se urgente , riceve anche privatamente.
"Vorrei chiedervi se davvero è possibile che un bambino con ipoacusia media possa assumere atteggiamenti autistici e se avete avuto pazienti con queste problematiche legate all’udito."
R: si, ma si tratta di problemi che a 3 anni hanno tutte le possibilità di recupero se si rimuove il problema ipoacusia.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-del-sonno/2440-calci-testate-capriole-e-agitazione-nel-sonno-il-bambino-cavallo.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Gent.mo Dottor Bernkopf,
Intanto La ringrazio per la celere risposta e gli approfondimenti che mi ha indicato. Non sapevo che la malocclusione dentaria avesse queste conseguenze, pensavo piuttosto che fosse essa stessa la conseguenza delle apnee e della respirazione orale. Ad oggi siamo in lista per l’intervento proprio al Bambino Gesù di Palidoro. Recentemente mio figlio, è stato ricoverato per valutare le apnee notturne e quando ci hanno dimessi ci hanno dato l’indicazione di effettuare una visita ortodontica per mettere al bambino un espansore palatale, in seguito all’intervento chiururgico per rimuovere adenoidi e tonsille in quanto il bambino (mi hanno detto) ha assunto la facies adenoidea e quindi bisogna riportare il palato alla forma corretta. Sto cercando di mettermi in contatto con il dottor De Vincentiis per vedere se sia il caso di mettere prima l’espansore palatale, in attesa dell’intervento. Anche se non credo che mio figlio lo terrebbe senza problemi, non parla ed ha una scarsa comprensione linguistica dovuta all’ipoacusia, sarà difficile spiegargli l’utilità dell’espansore.
RingraziandoLa di cuore per avermi dedicato il suo tempo, ampliando le mia conoscenze e rispondendo al mio quesito.
Le porgo i miei più
Distinti saluti,
A. Iovino
Intanto La ringrazio per la celere risposta e gli approfondimenti che mi ha indicato. Non sapevo che la malocclusione dentaria avesse queste conseguenze, pensavo piuttosto che fosse essa stessa la conseguenza delle apnee e della respirazione orale. Ad oggi siamo in lista per l’intervento proprio al Bambino Gesù di Palidoro. Recentemente mio figlio, è stato ricoverato per valutare le apnee notturne e quando ci hanno dimessi ci hanno dato l’indicazione di effettuare una visita ortodontica per mettere al bambino un espansore palatale, in seguito all’intervento chiururgico per rimuovere adenoidi e tonsille in quanto il bambino (mi hanno detto) ha assunto la facies adenoidea e quindi bisogna riportare il palato alla forma corretta. Sto cercando di mettermi in contatto con il dottor De Vincentiis per vedere se sia il caso di mettere prima l’espansore palatale, in attesa dell’intervento. Anche se non credo che mio figlio lo terrebbe senza problemi, non parla ed ha una scarsa comprensione linguistica dovuta all’ipoacusia, sarà difficile spiegargli l’utilità dell’espansore.
RingraziandoLa di cuore per avermi dedicato il suo tempo, ampliando le mia conoscenze e rispondendo al mio quesito.
Le porgo i miei più
Distinti saluti,
A. Iovino
[#3]
Porti i miei saluti al Dr Giancarlo De Vincentiis. In alternativa chieda della Drssa Sitzia o della Dr.ssa Panatta.
Sottolineo che, a mio parere, raramente l'espansore palatale, pur utilissimo, risolve un problema come quello descritto, anche se l'efficacia di questo strumento (che esiste da più di un secolo) , è descritta in letteratura.
Aggiungo che il primo lavoro scientifico al mondo che comprova l'efficacia dell'approccio ortodontico per risolvere il russamento e l'apnea nel sonno è a mia firma, ma non venne impiegato l'espansore, quantomeno non in prima battuta:
Villa MP, Bernkopf E * , Pagani J, Broia V* , Montesano M, B Paggi, Ronchetti R Randomized controlledstudy of an oral jaw positioning appliance for the treatment of obstructive sleep apnea in children with malocclusion .*Consultant orthodontist
Am. J. Respir. Crit. Care Med., Volume 165, Number 1, January 2002, 123-127
Aggiungo che il tempo di attesa per l'intervento può utilmente essere impiegato per una intercettazione ortodontica che comprovi o metta in dubbio la necessità dell'intervento di Adenotonsillectomia, che si può sempre fare qualche mese dopo, ma che non si fa se l'intercettazione ortodontica ha successo, con ovvio vantaggio per il bambino e nessun rischio.
Cordiali saluti ed auguri
Sottolineo che, a mio parere, raramente l'espansore palatale, pur utilissimo, risolve un problema come quello descritto, anche se l'efficacia di questo strumento (che esiste da più di un secolo) , è descritta in letteratura.
Aggiungo che il primo lavoro scientifico al mondo che comprova l'efficacia dell'approccio ortodontico per risolvere il russamento e l'apnea nel sonno è a mia firma, ma non venne impiegato l'espansore, quantomeno non in prima battuta:
Villa MP, Bernkopf E * , Pagani J, Broia V* , Montesano M, B Paggi, Ronchetti R Randomized controlledstudy of an oral jaw positioning appliance for the treatment of obstructive sleep apnea in children with malocclusion .*Consultant orthodontist
Am. J. Respir. Crit. Care Med., Volume 165, Number 1, January 2002, 123-127
Aggiungo che il tempo di attesa per l'intervento può utilmente essere impiegato per una intercettazione ortodontica che comprovi o metta in dubbio la necessità dell'intervento di Adenotonsillectomia, che si può sempre fare qualche mese dopo, ma che non si fa se l'intercettazione ortodontica ha successo, con ovvio vantaggio per il bambino e nessun rischio.
Cordiali saluti ed auguri
[#4]
Gentile Signora , Le confermo che una ipoacusia , anche se trasmissiva e quindi soggetta a reversibilita' con un trattamento spesso multispecialistico, puo' determinare comportamenti atipici , come lei li ha descritti, cosi' come disturbi del linguaggio. In qualche caso , resistente e in attesa della normalizzazione della capacita' uditiva, si puo' comunque applicare e, transitoriamente, una protesi acustica per togliere il bambino dallo stato di deprivazione uditiva e per consentire una diagnosi completa e multidimensionale : linguistica- cognitiva-comportamentale .
Solo tale tipo di approccio che tenga conto di tutti gli aspetti e coinvolga anche un medico "riabilitatore" potra' garantirle i migliori risultati.
Saluti e auguri!
Solo tale tipo di approccio che tenga conto di tutti gli aspetti e coinvolga anche un medico "riabilitatore" potra' garantirle i migliori risultati.
Saluti e auguri!
Dr. Gaetano Moccia
Specialista in Audiologia e Foniatria
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.1k visite dal 27/03/2018.
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