Problemi di deambulazione e comportamento

Buonasera gentili dottore. Ho da esporre alcuni comportamenti del mio bambino che mi preoccupano un po'. Il mio piccolo ha 13 mesi e mezzo. Il primo problema riguarda il suo sviluppo motorio. Lui ha iniziato a muoversi verso l'anno ma non gattona normalmente, bensì striscia. Si spinge con una sola gambina e con le manine si tira in avanti. Poi ho anche notato che non ha alcuna intenzione di tirarsi su. Quando prova a farlo aggrappandosi a qualcosa, al massimo si inginocchia ma non si alza. Quando sono io a provare a metterlo in posizione eretta lui inizia a strillare e allunga le gambine per sedersi. Non so come stimolarlo...mi hanno anche detto che probabilmente è perché in casa non sta con le scarpine ma con le tutine e le calzine antiscivolo e questo può limitarlo. È vero? Mi è stato detto anche che non cammina e non si tira su completamente perché in casa non ha posti dove appoggiarsi (tipo tavolini). Secondo voi sono vere queste cose? Devo preoccuparmi oppure questi suoi atteggiamenti sono normali per la sua età?
Il secondo problema riguarda proprio alcuni suoi comportamenti. Ho notato che quando è nervoso, soprattutto la sera, inizia a graffiare, mordere, dare schiaffi. Solitamente è un bambino veramente dolcissimo, solare, socievole e sempre sorridente, ma quando lo si sgrida o è nervoso ha questi atteggiamenti. E se ha qualcosa in mano le lancia. Questi atteggiamenti così aggressivi e irascibili iniziano a preoccuparmi. Secondo voi come dovrei comportarmi? Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma sono davvero preoccupata. Grazie davvero infinitamente per la cortese attenzione! E auguri di buone feste!!
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
"Devo preoccuparmi oppure questi suoi atteggiamenti sono normali per la sua età?"

Gentile Signora,
premesso che ciascun bambino ha i suoi tempi e i suoi modi per imparare a camminare (e quindi far confronti con gli altri lascia un po' il tempo che trova), ha avuto la possibilità di effettuare una visita e sentire il parere di un pediatra a cui poter rivolgere i suoi dubbi e le sue perplessità?

"Questi atteggiamenti così aggressivi e irascibili iniziano a preoccuparmi. Secondo voi come dovrei comportarmi?"

Racconta che questi episodi accadono più di frequente la sera, quando oltre ad essere più nervoso è di certo anche più stanco: in tali situazioni è importante riconoscere ed accogliere il suo stato d'animo (rabbia, frustrazione, stanchezza...), ma con fermezza fargli capire che tali modalità di esprimerlo non sono adeguate e non gli sono consentite. Tutto ciò con dolcezza e senza cadere nella trappola del suo nervosismo, rischiando una escalation di emozioni negative che si alimentano reciprocamente.
Essere genitori significa anche essere educatori dei propri figli e l'alfabetizzazione emotiva è una componente fondamentale dell'educazione.

La mia impressione è che le sue preoccupazioni derivino più che altro da un' insicurezza da parte sua di fare o no la cosa giusta, o in generale di essere sufficientemente brava nel ricoprire il difficilissimo ruolo di mamma...mi sbaglio?

Saluti cordiali.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
Utente
È stata veramente Gentilissima dottoressa! Con piacere leggo che siamo anche della stessa città! Al mio pediatra non ho ancora esposto in modo preciso perché, quando andai il mese scorso a causa di un malanno che aveva avuto il bambino, mi disse che ne avremmo parlato al bilancio di salute da fare a 15 mesi. Quindi essenzialmente non mi ha dato alcun parere su questa faccenda. Probabilmente ha ragione, essendo una mamma abbastanza giovane ho paura di non essere all'altezza e di non dare al mio bambino i giusti stimoli che dovrebbe avere. Poi avendo scoperto da poco di avere la sclerosi multipla mi rendo conto che mi ha resa più "apprensiva" per quanto riguarda soprattutto la parte motoria. Temo sempre di avergli potuto trasmettere qualche problema. Per il resto sono una mamma molto serena, lo lascio esplorare, gioca con i nostri amici a 4 zampe (gatti e cani), non sono per niente timorosa e quando a volte gli capitano delle piccole cadute, cerco sempre di sorridere in modo da non trasmettergli ansie o paure. Ieri sera e oggi ha provato a tirarsi su appoggiandosi al divano, ci è riuscito. Ma ho notato che appoggia i piedini sulla parte esterna. Per quanto riguarda gli atteggiamenti di nervosismo quando li dimostra gli dico un no secco e gli allontano la manina dicendogli che non si fa e che fa male. Ma lui ride e lo fa di nuovo. La ringrazio davvero tantissimo è davvero molto gentile!
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
"Poi avendo scoperto da poco di avere la sclerosi multipla mi rendo conto che mi ha resa più "apprensiva" per quanto riguarda soprattutto la parte motoria."

Mi spiace molto...dovrà essere una mamma con ancora più grinta delle altre!
Credo proprio che abbia colto nel segno: la sua problematica fa sì che Lei abbia un'attenzione selettiva sull'argomento 'movimento'.
Probabilmente al momento del prossimo incontro con il pediatra non ci sarà nemmeno più bisogno di affrontare la cosa, perché il suo bimbo trotterellerà allegramente per casa (creando altri tipi di preoccupazioni...!).

"gli dico un no secco e gli allontano la manina dicendogli che non si fa e che fa male. Ma lui ride e lo fa di nuovo."

Lui fa il suo 'lavoro': la mette alla prova per vedere fino a dove si può spingere, fino a che punto Lei tollera i suoi comportamenti ed è credibile nelle eventuali punizioni che promette.
Sta a Lei stabilire limiti e confini da non superare e regole e sanzioni nel caso in cui ciò venga comunque fatto.
Ricordi che la vostra relazione deve essere asimmetrica: il genitore è Lei ed Lei che deve stabilire le regole (e le loro eccezioni). Questo deve essere ben chiaro al piccolino, principalmente per il suo bene, anche se non sempre sarà d'accordo...

Cari auguri per l'anno nuovo e per il vostro futuro.
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Utente
Utente
Siccome graffia e morde quando è in braccio, nel caso dovesse ridere quando lo riprendo, potrebbe servire metterlo a terra e lasciarlo là fino a quando non si calma? Secondo lei potrebbe essere efficace come sanzione per quando assume quel comportamento sbagliato? Solo un'altra cosa...prima diceva mamma, nonna, ciao, qui...ma a volte sta periodi senza dire una parola e poi riprende a dirle. Io, per insegnargli qualcosa, quando indica un oggetto gli dico più volte il suo nome. Non lo ripete ancora ma io lo faccio lo stesso, secondo lei può servire per aiutare anche lo sviluppo nel linguaggio? Grazie veramente, le devo molto per avermi ascoltata e capita.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
"nel caso dovesse ridere quando lo riprendo, potrebbe servire metterlo a terra e lasciarlo là fino a quando non si calma?"

Potrebbe essere utile, perché in un certo senso "interrompe" la relazione: ti comunico in questo modo che tale comportamento non lo accetto e, dunque, non sto in relazione con te, se continui a metterlo in atto. Sottolineando sempre il fatto che non è la persona ad essere rifiutata o sbagliata, ma le sue azioni o reazioni.

"Non lo ripete ancora ma io lo faccio lo stesso, secondo lei può servire per aiutare anche lo sviluppo nel linguaggio?"

Certamente. Oltre a ciò, se già non è vostra abitudine, sfogliate insieme libri illustrati che Lei leggerà indicando i vari oggetti, animali, persone: ce ne sono davvero tanti in commercio, anche per bimbi così piccoli....la Befana è prossima ad arrivare, può mandarle un sms...
Questo sarà molto importante non solo per arricchire il suo vocabolario, ma anche per sviluppare la sua immaginazione e aiutarlo a creare connessioni temporali, di causa-effetto...ed imparare ad amare i libri!

Saluti.
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Utente
Utente
Grazie davvero infinite per i consigli e per il suggerimento!!!! È stata di una gentilezza, professionalità e pazienza davvero rara! Anche se in ritardo le faccio i miei migliori auguri di buon anno!!!
Cordiali saluti.