Sviluppo cognitivo 12 mesi

Gentili Dottori,Chiedo un parere su mio figlio, in attesa di visita np programmata tra due settimane. Nato da tc d’urgenza e, causa nodo vero, assistito alla nascita con Neopuff. Apgar: 6-8-9. Inserito in programma di follow up. Eco transfontanellare: normale. Visita np a 5 mesi: leggero ipertono arti inferiori. Visita np a 8 mesi: tutto nella norma. EEG a 11 mesi: fisiologico, nonostante qualche “apnea” data da forte raffreddore. È sempre stato socievolissimo e allegro, dai 10 mesi va all’asilo e gioca con grandi e piccini. Ha cominciato a sedere senza sostegno a 5 mesi, a gattonare, battere le mani, fare ciao e lallare a 7. Attualmente non cammina ma si alza e si sposta con sostegno o con deambulatore senza problemi.imita l’uso di molti oggetti: telefono, citofono, termometro, posate, pettine. Non mi pare, però, che abbia cognizione del linguaggio: pronuncia le sillabe senza usarle per riferirsi a qualcosa in particolare (dice “mamma”, ad esempio, ma non lo fa per chiamare me); non sono sicura che capisca il suo nome visto che alcune volte si gira, altre no. In generale, non mi pare comprendere nessuna parola che non sia accompagnata dalla gestualità. Al contrario, se chiedo di darmi qualcosa e gli tendo la mano aperta, capisce e fa ciò che gli ho chiesto. Inoltre non indica con il dito, anche se Sa far capire ciò che vuole tendendo la manina aperta verso l’oggetto e mugugnando. Mi sembra anche che tenda a “limitare” alcune abilità precedentemente acquisite una volta perso interesse verso la novità: ad esempio se prima batteva le mani con entusiasmo ogni volta che glielo chiedevamo adesso lo fa meno a comando e più quando ne ha voglia lui. Secondo voi il quadro è normale o potrebbero esserci sintomi di autismo o di ritardo cognitivo? Ovviamente nei limiti del consulto a distanza... Forse sono troppo ansiosa ma ne abbiamo già passate tante all’inziio!
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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 342 10
Gentile signora, premesso che i bambini, in genere hanno ampie capacità di recupero, da quanto narrato, sembrerebbe emergere un interazione un po' incostante con il linguaggio verbale, o meglio con quei fonemi del linguaggio che riesce a cogliere. Di questo dato potrebbe essere utile eventualmente seguire, se non già fatto, un esame audiometrico per capire se quanto osservato possa essere messo in relazione con il funzionamento dell'apparato uditivo. In genere, prima dei 2 anni e mezzo è difficile diagnosticare un ritardo del linguaggio, in ragione della variabilità evolutiva. Pertanto, una volta accertato che l'apparato uditivo è ben funzionante, conviene continuare un'osservazione non troppo serrata dell'evoluzione. Potrebbe essere utile raccogliere anche le osservazioni delle maestre, che hanno la possibilità di osservarlo in interazione con gli altri bambini.

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

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Utente
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Gentilissimo Dott. Ronzani, innanzitutto la ringrazio per l'attenzione. L'esame audiometrico è stato fatto intorno ai 3 mesi ed è risultato normale. Dopo aver letto la sua risposta, ho chiesto alle maestre che mi hanno detto di non aver notato nulla di strano ma, nel caso osservassero qualcosa in particolare, me lo riferiranno. Anche per loro il bimbo è socievole e tranquillo con i compagni. Io stessa, nelle poche occasioni in cui l'ho visto con i coetani, ho notato che cerca la loro attenzione, ci parla "a modo suo", saluta anche gli altri bimbi che vede al supermercato! Anche con noi è molto affettuoso e interattivo nel modo di giocare (ci tira la palla, gioca a farsi acchiappare o a nascondino) perciò dal punto di vista relazionale non mi preoccupa. Sotto molti aspetti è assai sveglio e comprende e applica alcuni schemi: ha capito come scendere dal letto da solo, "anticipa" (sempre con i gesti) i giochi (ad esempio sa che facendo determinate cose, come impilare i cubi, noi gli diremo che è bravo, perciò lo fa e si batte le mani da solo), sa fare azioni collegate tra loro (ad esempio, se gioca con il citofono, prima "risponde", poi preme il bottone ed infine tenta di aprire la porta). Negli ultimi giorni parla di più (ma sempre a modo suo) e ha cominciato ad usare l'indice per indicare ciò che vuole. L'unica cosa che continua a preoccuparmi è l'aspetto della comprensione verbale. Se chiamato per nome si gira solo a volte, non ci sono parole che mi pare in grado di riconoscere (nemmeno "mamma" e "papà"), forse solo "biscotto" e "ciuccio" e il nome di qualche animale del suo libro preferito ma non potrei metterci la mano sul fuoco.
Non dimenticando le sue premesse riguardanti il fatto che un anno di età sia troppo poco per valutare, le domande che vorrei porle, sempre in attesa del riscontro diretto della visita che avremo tra due settimane, sono: a poco più di 12 mesi quanto riferito potrebbe essere ancora parte di un quadro fisiologico o alla sua età dovrebbe indubbiamente avere più comprensione linguistica? Un eventuale ritardo del linguaggio sarebbe recuperabile al 100% con il giusto supporto terapeutico? E, nel caso ci fosse, potrebbe dipendere dalla sofferenza patita alla nascita? Con quale nesso? Infine, sempre ammesso che il disturbo fosse effettivamente presente, potrebbe essere l'unico problema di sviluppo o si accompagna sempre ad altro? Chiedo scusa per le molte domande ma temo che la mia ansia potrebbe portarmi a "testare" eccessivamente le capacità del piccolo e immagino non sarebbe una cosa positiva! Grazie.