18 mesi non indica dice poche parole.. comportamenti strani

Buongiorno, so o mamma di un bimbo di 18 mesi e vi scrivo perche mi preoccupano alcune cose. So che non potere dare diagnosi anche perché sarebbe assurdo non vedendo il bambino.. Vorrei solo un consiglio: se i miei timori hanno un fondamento e se sia quindi il caso di rivolgermi ad un buon neuropsichiatria. Lui è nato alla 36+0 con TC d urgenza per gestosi e grave ritardo di crescita. Peso 1550 GR. 12 GG in terapia intensiva. Allattamento misto per due mesi poi solo artificiale. Ha camminato a 13 mesi e da un punto di vista motorio mi sembra tutto OK. Ma dice solo mamma papà e pappa e non indica mai quello che vuole. Se vuole qualcosa lo fissa e mi fa i versi o piagnucola. Non fa ciao con la manina ma se qualcuno lo saluta lui sorride e batte le manine. Batte le manine anche se qualcuno dice " bravo!" o " batti le manine". Gli piace il gioco del bubu segrete ed è un bimbo che ride molto. Non sfugge affatto lo sguardo fioca sempre con me e il papà quasi mai da solo. Ma fa spesso gioco ripetitivo di aprire e chiudere le porte o girare intorno alle automobili in cortile. Non fa ancora gioco di simulazione. Ma i giochi li USA correttamente. Sa esattamente cosa deve pigiare per sentire una determinata filastrocca o canzoncina. Se lo chiamo si gira ma non sempre.. Se è particolarmente impegnato in un gioca si gira un attimo mi guarda ma non mi raggiunge e continua a giocare. È molto incuriosito invece dai bambini ma gioca solo con quelli che conosce già. Si diverte a lanciare la palla e aspettare che l a altro bambino gliela restituisca. Quindi ci sono degli atteggiamenti un po contrastanti che non mi fanno avere ben chiara la situazione. Ah non mangia ancora da solo. Se FLI piegò il cucchiaio lo butta se FLI porco un biscotto chli gioca lo rompe e poi lo butta (/solo due volte l ha portato in bocca e mangiato poi mai più). A settembre andrà al nido perche ha pochissime occasioni di stare a contatto con altri che non siano me e il papà. Siamo lontani da casa non abbiamo i cuginetto ne nonni ne molti amici. Vede solo i bimbi che frequentano il parco. Spero che alla asilo le educatrici mi sappiano riferire se ha qualche atteggiamento strano. Insomma sono molto confusa sinceramente. Ah.. Sono sicura che senta benissimo perche se sente anche da lontano la musichina di un gioco corre a prenderlo. Ha passato un periodo di paura di distacco e paura dell estraneo esasperante. Dagli otto ai quindici mesi nessun adulto poteva avvicinarsi piangeva e si aggrappava a me. Mi cercava continuamente e stava sempre in braccio. Tutto ciò è passato durante una vacanza quando ha avuto possibilità di interagire con molte persone e ora si mostra almeno sorridente se qualcuno lo saluta anche se comunque non va in braccio a nessuno. Non gli piacciono molto le coccole e i baci ma adora stare in braccio a me e ascoltarmi cantare. Nessun problema con il sonno. Da sempre s addormenta da solo nel lettino con la mia ninnananna e di notte si sveglia molto di rado. Non so se ho detto tutto comunque sono certa che sappiate dirmi almeno se devo preoccuparmi un pochino o sono davvero troppo apprensiva! Grazie mille per quello che fate!
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Dr.ssa Paola Invernizzi Psicologo 44 3
Gentile signora, quello che noto di più è l'aspetto linguistico caratterizzato da un lessico produttivo un po' ridotto. Potrebbe monitorare l'evoluzione sia dal punto di vista linguistico che comportamentale/relazionale ancora fino alla fine dell'anno vedendo cosa cambia con l'inserimento al nido quando il bambino avrà occasioni di stimolazione e scambio sociale.
Se non notasse un aumento della produzione linguistica procederei con un primo contatto per visita neuropsichiatrica. Probabilmente verranno effettuate una valutazione logopedica e una psicomotoria con l'obiettivo (non tanto di dover fare delle diagnosi) quanto di identificare le aree in cui lo sviluppo del bambino è più carente,difficoltoso o disarmonico e valutare se impostare un programma in supporto del raggiungimento di alcune tappe evolutive.
Un caro saluto

Dr.ssa Paola Invernizzi PhD

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Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, grazie per la sua risposta. Devo dirle che in questi giorni di vacanza sono ancora più preoccupata perche noto che il bambino torna ad essere molto infastidito dagli estranei e gioca solo con i cugini mentre con i suoi coetanei che non conosce magari fa un sorriso all inizio ma poi non sa approcciare e si allontana. Ho notato però che inizia ad imitare il verso del cane e del gatto e un paio di gesti di un balletto che faccio io per intrattenerlo, cosa che fin ora non aveva mai fatto .. Imitare non aveva mai tentato. Sono sempre più convinta di rivolgermi ad un neuropsichiatra ma come lei giustamente mi consiglia aspetterò un attimino di vedere come andrà l inserimento al nido. Spero di sbagliarmi ma noto sempre più il divario con i suoi coetanei!
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Dr.ssa Paola Invernizzi Psicologo 44 3
Se il bambino ha pochi contatti con i coetanei non è così strano che sia titubante ad approcciarsi, lasciamogli il tempo di ambientarsi senza "studiarlo" con apprensione. Osservi lo sviluppo comunicativo-linguistico ancora pochi mesi dopo l'inserimento poi consideri la visita neuropsichiatrica (soprattutto a scopo di osservazione logopedica, eventualmente psicomotoria). Considerando l'anamnesi (storia di ritardo di crescita) è adeguato fare un controllo evolutivo in presenza di qualche difficoltà. Vorrei però tranquillizzarla sul fatto che situazioni di ritardo nel raggiungimento di alcune tappe evolutive non sono infrequenti e per lo più hanno buone possibilità di recupero con gli aiuti opportuni.
Un abbraccio
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Utente
Utente
Grazie ancora dottoressa. In effetti lei ha ragione.. Dopo tre/ quattro giorni passati in vacanza il bimbo ha iniziato ad interagire più attivamente con i suoi coetanei. Si è anche avvicinato ad un bimbo che invece scappava via più volte. E poi ha iniziato a giocare anche con qualche adulto che ha visto piu volte. Quindi sulla questione relazioni sociali mi sono un po tranquillizzata. Ha bisogno prima di un po di tempo per entrare in contatto con le persone. Resta molto la preoccupazione per tutto il resto. Seguirò il suo consiglio, nel frattempo cerco di stimolarlo molto con le parole di uso comune e soprattutto visto che gli piace tantissimo sentirmi cantare lo faccio spesso. Attendero e osservero il suo sviluppo nei prossimi mesi. Dopodiché mi rivolgero sicuramente ad un esperto. Se c e bisogno di logopedia e psicomotricità ben venga sono pronta a far tutto purché il bimbo riesca a comunicare. La terrò informata, lei è stata gentilissima!
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Utente
Utente
Gentile dottoressa, torno a scriverle per aggiornarla sulla situazione. Come accennato il bimbo è stato inserito al nido da due settimane. I primi due giorni sono stati tremendi non voleva staccarsi da me e lasciarsi avvicinare dalle educatrici e dagli altri bambini. Quando qualcuno si avvicinava piangeva disperato. Ma come sempre dopo tre giorni in questa nuova situazione si è sciolto.. E nel giro di una settimana abbiamo completato l inserimento. Adesso non piange più quando lo saluto va a giocare tranquillo con la sua educatrice e gli altri bimbi, e quando torno a prenderlo corre da me felice. L educatric sa delle mie preoccupazioni e l altro ieri con molta gioia mi ha mostrato delle foto in cui mio figlio gioca con altri due bambini a tirarsi avanti e dietro una macchinina, cosa che a suo dire è davvero positiva visto che a questa età difficilmente i bimbi giocano insieme nel vero senso della parola ma si limitano a condividere l ambiente. Quindi l educatrice del nido sostiene che il bimbo non è affatto isolato, che si diverte, sorride, ride, tende le braccia per essere preso in braccio. Tuttavia ha notato anche lei questa grossa difficoltà nella comunicazione sia verbale che gestuale. Continua a non dire che quelle quattro parole, a non saper fare neanche si e no con la testa a non indicare ne per chiedere ne per mostrare interesse. Continua a non fare fioco simbolico mentre ho notato invece che anhe i suoi compagni più piccoli venivano ad " imboccarmi" col cucchiaino e facevano finta di preparare le pappe. Anche l educatrice, come me ha notato che a volte sembra non comprendere ciò che gli viene richiesto e spesso bisogna accompagnare i gesti alle parole per farsi capire da lui. Ormai ha 20 mesi e quindi ho deciso di prenotare una visita con neuropsichiatra logopedista e psicomotoricista.. L appuntamento è tra un mese. Non riesco davvero a capire se si tratti di un ritardo nello sviluppo o di un vero e proprio disturbo dello spettro autistico. Sono preoccupata per lui ma spero di trovare professionisti competenti che mi aiutino perche non so veramente come comportarmi. Provo ad indicare io le cose per lui e nominare gli oggetti ma spesso non è interessato. Mentre cucinò gli racconto cosa sto facendo mentre lui mi fa compagnia sulla sua torretta ma non priva neanche lontanamente ad imitare quello che sto facendo. Gli interessa osservare e basta. Appena mi vede trafficare in cucina corre a guardare e io cerco di approfittare di quel momento per parlargli nominargli degli oggetti perche in altri momenti non riesco proprio perche lui nn presta attenzione.
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Utente
Utente
Gentile dottoressa, torno ad aggiornarla dopo qualche mese. Ad oggi il mio bambino ha 21 mesi anagrafici ( 20 corretti). L altro ieri abbiamo avuto finalmente il.primo.incontro con il neuropsichiatra infantile, noto nella mia zona sia in quanto esperto in autismo che in sviluppo dei bambini nati prematuri. Il dottore l ha prima osservato in sala d attesa perche erano presenti altri bimbi e ha voluto approfittare per verificare il suo comportamento. Poi ci ha condotti nel suo studio e mentre faceva delle domande a me osservava mio figlio giocare con il papà. Ad un tratto lo chiama e mio figlio si volta immediatamente. Lo stesso fa con me e il suo papà. Poi il dottore x ha chiesto di uscire. Il bimbo s e accorto della nostra assenza e guardava la porta. Lui provava a fargli delle domande. Ci ha fatti rientrare e il bambino è corso ad abbraccoarmi, ha teso le braccia per essere preso in braccio da me. Poi hanno fatto dei piccolo giochi insieme ma nulla di impegnativo. Alla fine addirittura il dottore è dovuto uscire un attimo dalla stanza e mio figlio l ha seguito. In conclusione il dottore s e detto assolutamente certo che mio figlio non sia autistico. Sul referto ha scritto contatto oculare presente, attenzione condivisa presente risposta al nome immediata. Assenza di pointing. Sospetto un ritardo dello sviluppo con particolare caduta nel linguaggio in entrata e in uscita. La comprensione infatti appare deficitaria. Quindi ci ha fissato un appuntamento con la neuro psicologa del centro per fare una valutazione sul livello globale di sviluppo psicomotorio e un EEG nel sonno soprattutto data la prematurità e lo scarso peso alla nascita. Io vorrei tanto fidarmi delle impressione i di questo bravo specialista che con molta semplicità e convinzione mi ha detto " signora suofl figlio mi creda non è autistico non ha alcun problema relazionale".. Ma questa storia del non indicare ...in me crea moltissima ansia. Secondo lui arriverà .. Con le terapie adeguate raggiungeremo tutte le tappe e con queste anche l indicare col dito. Ma io davvero non sono tranquilla. Inoltre volevo chiedere. Ritardo psicomotorio non si traduce necessariamente in ritardo mentale, vero?
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Dr.ssa Paola Invernizzi Psicologo 44 3
Buongiorno signora, ritardo psicomotorio , così come ritardo o disturbo del linguaggio, non necessariamente si accompagnano ad una più generale condizione di ritardo mentale; identificano semplicemente il ritardo nell'acquisizione di alcune tappe evolutive che miglioreranno con i supporti adeguati (es logopedia, psicomotricità). Attendiamo gli esiti della valutazione neuropsicologica che hanno prescritto.
Molto bene per la conclusione della visita neuropsichiatrica!
A presto
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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa, torno ad aggiornare la situazione dopo qualche mese. Mio figlio sta per compiere due anni. A livello di produzione linguistica purtroppo siamo fermi. A livello di comprensione va molto meglio, comprende molte più frasi inizia ad eseguire semplici richieste spesso anche senza indizi o gesti da parte mia. Ma ci stiamo ancora lavorando. Purtroppo non indica e in questo senso la cosa va peggiorando perché ha iniziato a prendermi per mano e portarmi direttamente di fronte alla oggetto che desidera... Proprio l evoluzione che temevo! Continua ad avere paura degli estranei adulti anche se le sue reazioni sono molto meno accentuate e comunque non accade con tutti. Con i suoi compagnetti e i bambini in generale continua ad andare bene. Ultimamente si porta il telefono giocattolo alla orecchio ( ma anche il telecomando) se io dico " pronto" ma onestamente non so capire se si tratti davvero di un gioco simbolico, del far finta di parlare o semplicemente un gesto imitativo.. Veniamo alle questioni " mediche ".. A ciò che sappiamo con sicurezza. La valutazione con le Griffiths è andata malissimo, ha lanciato quasi tutti i giochi.. Ne è venuto fuori con un QS pari a 50!!! È in linea solo sul grosso motorio, per il resto agisce come un bambino di circa 15mesi ( valutazione del mese scorso, aveva 23 mesi). Il giorno seguente ha magicamente imparato a fare una torre di sei cubi( fino al giorno prima continuava a lanciarli) ma questo la psicologa non lo sa. La psicologa è stata bravissima, mi trovo in accordo con le sue osservazioni mio figlio lancia le cose per gioco senza concentrarsi anche se sa eseguirli. Non l ha guardata in faccia per tutto il tempi(/cosa che fa con alcuni estranei, non con tutti, per esempio in neuropsichiatra è stato segnato di sguardi e sorrisi). Per cui insomma la situazione e.non è chiara. C e di sicuro un unico dato. Il ritardo dello sviluppo. Sulle anomalie relazionali c è da rivederlo. In accordo con il neuropsichiatra abbiamo pensato di concedergli il beneficio del dubbio.. Sei mesi di terapia psicomotoria, a seguito delle quali ripeteremo le Griffiths e decideremo se sottoporlo ad ados ,risonanza magnetica, esami genetici. Ora come ora l ados lo farebbe rientrare nello spettro autistico, ma il neuropsichiatra non vuole etichettarlo cosi presto perché la risposta al nome, lo sguardo e l attenzione congiunta lui continua a vederle.. E anche io. Sono stata fortunata a trovare dei bravi specialisti. Dottoressa, sinceramente, non so cosa aspettarmi per il futuro. Spero di colmare il.più possibile il ritardo... A questo punto, onestamente una neuro diversità mi spaventerebbe meno di un ritardo cognitivo. Spero che la tempestività nella intervento ci aiuti davvero a portare mio figlio alle sue massime potenzialità. Non so se posso porle una domanda un po particolare... Nel caso in cui venisse fuori davvero che mio figlio ha un disturbo dello spettro autistico, (posto che bisognerebbe distinguere caso per caso, lo so, ma in generale.). Lei cosa ne pensa del metodo aba?
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Utente
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Chiedo scusa ho dimenticato di porre un ultima domanda... Se cogliamo un po.più " futile". Il ciuccio. Permetto l ha sempre usato solo per la nanna e solo in fase di addormentamento, tanto che dopo se lo perdeva o lo sputava non lo cercava mai neanche durante il sonno. Ultimamente vi si è invece legato moltissimo... Complici forse diversi fattori.: l ingresso al nido( che ha preso bene, ci va volentieri sempre sorridente ma è uno dei pochissimi a non avere il ciuccio, non so probabilmente vedendo gli altri lo cerca anche lui), le varie visite a cui lo stiamo sottoponendo, probabilmente avverte anche la mia preoccupazione... Ecco il ciuccio sta diventando un compagno inseparabile. Proprio in questa fase in cui vorremmo portarlo a produrre qualche parola non è proprio il massimo!/ ma so che da un punto di vista psicologico può essere destabilizzante per il bambino eliminarlo. Cosa mi consiglia di fare in questo momento?/assecondarlo o cercare di toglierlo? Al momento quando inizia a piangere cerco sempre di consolarlo diversamente, abbracciarlo prenderlo in braccio, proporgli un gioco diverso.. Ma anche se si distrae per mezzo ora alla fine mi prende per mano, mi porta in cucina dove sa che lo tengo riposto e mi fa capire che lo desidera... Sinceramente attraverso questa cosa sto cercando anche di stimolare il pointing allungo la sua manina e gli chiedo " vuoi il ciuccio"? E alla fine glielo concedo. Insomma dottoressa non so se sto facendo bene o male!