Regressione nel linguaggio
Salve, sono mamma di due bambini di 4 e 2 anni. Da qualche giorno sono molto in ansia per il secondo poiché mi sembra che improvvisamente qualcosa stia cambiando nel suo modo di comunicare, o meglio lo vedo regredire. Prima di spiegarle il motivo della mia preoccupazione, mi sembra opportuno fare due premesse:in primis vorrei sottolineare che di recente non c è stato alcun cambiamento o avvenimanto particolare nella vita della nostra famiglia, dunque nulla che possa aver turbato in qualche modo il bambino a mio avviso. Secondo, il mio primogenito è in logopedia da qualche mese per ritardo nel linguaggio, questo mi porta ad avere una grande attenzione nell'evoluzione linguistica (se cosi si può dire) di entrambe i miei figli: osservo miglioramenti, parole nuove, particolarità, evitando di fare pressioni. Il mio secondo figlio ha compiuto 2 anni lo scorso gennaio, è un bambino molto vivace e allegro, ma anche abbastanza capriccioso e prepotente. Vuol sempre averla vinta e non è un caso secondo me che tra le sue primissime parole, nonché le più usate, ci sono "io", "mio"e "dammi". Ha iniziato a parlicchiare relativamente presto, il suo vocabolario si aggira intorno alle 50/60 parole e aveva iniziato a fare piccole combinazioni. Tutto questo fino a qualche giorno fa, perché attualmente sembra rifiutarsi di parlare. Non è silenzioso, anzi, continua a sillabare e fare versi mentre gioca o quando vuol dire qualcosa, ma non usa più tutte quelle paroline. Anche nel farmi richieste preferisce indicare con l indice o prendermi per mano e portarmi verso ciò che gli interessa. Ad es. se vuol bere, mi porta verso il lavabo o indica una bottiglia d acqua, poiché non soddisfo subito la sua richiesta allora qualche volta mi dice "acqua". Stesso discorso per il ciuccio e tutte le altre cose che gli piacciono. Anche mentre vede i cartoni, era solito chiamare x nome i personaggi che gli piacciono o commentare con buffe esclamazioni, ora non lo fa più,nonostante sembro più attratto dalla tv recentemente .Da mesi ha l abitudine di nascondersi (generalmente sotto il tavolo) per fare i suoi bisogni e qualche volta, dopo aver finito, veniva a dirmi "cacca", ma poi non voleva esser cambiato e allora urlava "no, cacca è mia". Ora l atteggiamento non è cambiato, ma non mi comunica nulla verbalmente. In questi mesi ho provato una sola volta a proporgli il vasino e ho rinunciato subito, visto il suo categorico rifiuto, non vorrei che sia proprio questo ad averlo turbato, ma mi sembra strano perché non gli ho imposto nulla e l episodio è durato pochi secondi. Altro dubbio, è che il bambino mi stia chiedendo maggiore attenzione con questo suo atteggiamento, infatti in questi stessi giorni è un continuo abbracciarmi, cercarmi e volermi tutta per sé. Andrei avanti a oltranza a parlare di lui, ma mi rendo conto di aver già scritto molto per cui spero sia sufficiente per potermi consigliare su come comportarmi e se è il caso di preoccuparsi. Ringrazio per l attenzione.
innanzitutto è necessario che Lei viva la situazione con piu' tranquillita', anche se mi rendo conto che avendo il primo figlio in logopedia quello che sta accadendo la fa stare in ansia.
Il bambino andrebbe inserito a scuola , anche qualche ora al giorno stando attenti al "distacco".
Questa situazione potrebbere costituire un osservatorio per verificare le reali capacita' del bambino in un gruppo di pari.
Le consiglio infine di farsi seguire da uno specialista , che all'occorrenza sapra' consigliarla su come muoversi anche rispetto alla "regressione del linguaggio".
Se vuole mi faccia sapere,
Saluti
Dr. Gaetano Moccia
Specialista in Audiologia e Foniatria
la ringrazio per la risposta. Vorrei segnalarle che da quando ho scritto ad oggi, la situazione sembra molto migliorata. Nelle scorse settimane il piccolo ha messo 2 molari e contemporaneamente ha avuto un attacco d'asma, passato questo periodo ha pian piano ripreso a parlicchiare come prima. Nel frattempo avevo consultato una psicomotoricista di mia conoscenza, la quale mi ha consigliato di non forzare il bambino. Questo mi ha resa più tranquilla, tuttavia ci sono ancora alcuni comportamenti del bambino che non mi convincono (ad esempio non è più socievole con le persone estranee, adulti e bambini, e spesso non mi risponde quando lo chiamo). Per tali motivi, concordo con lei sull'idea di consultare al più presto uno specialista.
Per ciò che concerne la scolarizzazione, ho iscritto il bambino alla materna ma ovviamente inizierà a settembre per tanto io e mio marito stiamo valutando l'ipotesi di inserirlo per qualche mese in un nido.
Se ritiene, anche per togliersi un dubbio, puo' essere utile una valutazione audiometrica del medico specialista oltreche' del linguaggio , e delle competenze comunicative globali raggiunte.
Buona vita a Lei
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.