Risvegli notturni con spasmi
Buongiorno,
scrivo per mia figlia, nata il 23/01/13, quindi di 3 anni e mezzo circa.
Non ha mia avuto particolari problemi durante il sonno, ma da circa un paio di mesi stanno capitando degli episodi strani che iniziano a
preoccuparmi.
Gli episodi avvengono sempre nella prima parte della nottata, diciamo entro le prime 2/3 ore di sonno, si sveglia all'improvviso piangendo o
lamentandosi e la trovo in ginocchio sul letto con gli occhi aperti, ma l'espressione evidentemente assente, se le parlo a volte risponde a volte no,
mentre è in questo stato noto spesso che fa dei movimenti ripetuti tipo piegare leggermente la testa di lato oppure alzare un braccio o muovere una spalla, non sono movimenti del tutto naturali, sembrano un po' meccanici, ma non sono nemmeno dei veri e propri spasmi incontrollati.
Di solito quando la vedo così mi spavento parecchio e tendo a prenderla in braccio, cerco di calmarla e se la riappoggio sul letto si rimette a dormire
come se niente fosse; il tutto dura di solito pochi minuti (diciamo attorno a 5 min o anche meno).
Ovviamente lei è piccolina quindi al risveglio non è in grado di dirmi se si ricorda o meno l'episodio, ma sembra stare bene.
Durante la giornata è normale e non le capitano episodi di assenza o altro.
Per completezza di informazioni le aggiungo che è la mia secondogenita ed è nata con parto cesareo programmato (per miei problemi che mi impedivano di affrontre un parto naturale), alla 39° settimana, è nata con una malformazione al pollice della mano destra, aveva l'ultima falange bifida, che abbiamo corretto chirurgicamente all'età di 18 mesi.
Sempre attorno a quel periodo abbiamo scoperto che celiaca, da allora segue la dieta senza glutine e a parte una carenza di ferro, le analisi vanno bene.
Ha iniziato a camminare a 12 mesi e dal punto di vista motorio non ha mai avuto problemi.
Sullo sviluppo del linguaggio invece ha avuto qualche difficoltà in più, tant'è che tutt'ora non parla del tutto correttamente.
Ho parlato della situazione con il pediatra il quale sostiene che non dovrebbe essere nulla di preoccupante, ma lo associa di più ad un disturbo del sonno o ad una qualche forma di sonnambulismo.
Ultima cosa da aggiugere è che ho notato che gli episodi avvengono quando è malata (raffreddore o tosse o febbre), finora in condizioni di piena salute
non le è mai capitato, inoltre gli episodi sono iniziati quando ha smesso di fare il sonnellino pomeridiano, quindi arriva a sera sicuramente più stanca.
Secondo quanto le ho scritto, sussistono i presupposti per effettuare ulteriori accertamenti come EEC, RISONANZA MAGNETICA, TAC o quant'altro.
la ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Elisa
scrivo per mia figlia, nata il 23/01/13, quindi di 3 anni e mezzo circa.
Non ha mia avuto particolari problemi durante il sonno, ma da circa un paio di mesi stanno capitando degli episodi strani che iniziano a
preoccuparmi.
Gli episodi avvengono sempre nella prima parte della nottata, diciamo entro le prime 2/3 ore di sonno, si sveglia all'improvviso piangendo o
lamentandosi e la trovo in ginocchio sul letto con gli occhi aperti, ma l'espressione evidentemente assente, se le parlo a volte risponde a volte no,
mentre è in questo stato noto spesso che fa dei movimenti ripetuti tipo piegare leggermente la testa di lato oppure alzare un braccio o muovere una spalla, non sono movimenti del tutto naturali, sembrano un po' meccanici, ma non sono nemmeno dei veri e propri spasmi incontrollati.
Di solito quando la vedo così mi spavento parecchio e tendo a prenderla in braccio, cerco di calmarla e se la riappoggio sul letto si rimette a dormire
come se niente fosse; il tutto dura di solito pochi minuti (diciamo attorno a 5 min o anche meno).
Ovviamente lei è piccolina quindi al risveglio non è in grado di dirmi se si ricorda o meno l'episodio, ma sembra stare bene.
Durante la giornata è normale e non le capitano episodi di assenza o altro.
Per completezza di informazioni le aggiungo che è la mia secondogenita ed è nata con parto cesareo programmato (per miei problemi che mi impedivano di affrontre un parto naturale), alla 39° settimana, è nata con una malformazione al pollice della mano destra, aveva l'ultima falange bifida, che abbiamo corretto chirurgicamente all'età di 18 mesi.
Sempre attorno a quel periodo abbiamo scoperto che celiaca, da allora segue la dieta senza glutine e a parte una carenza di ferro, le analisi vanno bene.
Ha iniziato a camminare a 12 mesi e dal punto di vista motorio non ha mai avuto problemi.
Sullo sviluppo del linguaggio invece ha avuto qualche difficoltà in più, tant'è che tutt'ora non parla del tutto correttamente.
Ho parlato della situazione con il pediatra il quale sostiene che non dovrebbe essere nulla di preoccupante, ma lo associa di più ad un disturbo del sonno o ad una qualche forma di sonnambulismo.
Ultima cosa da aggiugere è che ho notato che gli episodi avvengono quando è malata (raffreddore o tosse o febbre), finora in condizioni di piena salute
non le è mai capitato, inoltre gli episodi sono iniziati quando ha smesso di fare il sonnellino pomeridiano, quindi arriva a sera sicuramente più stanca.
Secondo quanto le ho scritto, sussistono i presupposti per effettuare ulteriori accertamenti come EEC, RISONANZA MAGNETICA, TAC o quant'altro.
la ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Elisa
[#1]
Da quanto descritto bambina sembra ben seguita dal pediatra attuale e dagli specialisti precedenti.
Perni disturbi riportati sono consigliabili una valutazione da parte di un neuropsichiatra infantile per una valutazione specifica sia della qualità del sonno che dedicargli notturni associati a "spasmi" che del possibile disturbo del linguaggio.
Sarà il neuropsichiatra stesso, in caso ne provveda la necessità, a prescrivere eventuali esami strumentali in modo mirato.
Poiché la bambina ha avuto degli interventi precoci, l'intervento pollice ed ha necessità di sottoporsi ad una dieta costante per la celiachia, per individuare e affrontare un possibile disagio emotivo, conseguente a questi fattori, una consultazione psicoanalitica individuale potrebbe essere indicata, unitamente colloquio con i genitori, come di prassi.
Anche i genitori a loro volta hanno bisogno di essere sostenuti psicologicamente per poter affrontare al meglio le difficoltà dei loro figli che causano sempre grande dispiacere e richiedono forza e tanta energia fisica e mentale per andare avanti e provvedere a tutto senza tralasciare la propria vita personale, sentimentale, coniugale, affettiva, familiare e lavorativa.
Perni disturbi riportati sono consigliabili una valutazione da parte di un neuropsichiatra infantile per una valutazione specifica sia della qualità del sonno che dedicargli notturni associati a "spasmi" che del possibile disturbo del linguaggio.
Sarà il neuropsichiatra stesso, in caso ne provveda la necessità, a prescrivere eventuali esami strumentali in modo mirato.
Poiché la bambina ha avuto degli interventi precoci, l'intervento pollice ed ha necessità di sottoporsi ad una dieta costante per la celiachia, per individuare e affrontare un possibile disagio emotivo, conseguente a questi fattori, una consultazione psicoanalitica individuale potrebbe essere indicata, unitamente colloquio con i genitori, come di prassi.
Anche i genitori a loro volta hanno bisogno di essere sostenuti psicologicamente per poter affrontare al meglio le difficoltà dei loro figli che causano sempre grande dispiacere e richiedono forza e tanta energia fisica e mentale per andare avanti e provvedere a tutto senza tralasciare la propria vita personale, sentimentale, coniugale, affettiva, familiare e lavorativa.
Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.
Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 31/08/2016.
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