Presunta emiplegia

Salve, premetto che mio figlio è nato alla 33 settimana a seguito parto cesareo d'urgenza. Compirà due anni a breve.
Più di un anno fa i medici che lo seguono nel percorso del follow-up ci hanno confermato che, come avevamo fatto notare noi stessi, il piccolino era più "rigido" nella parte sx del corpo, soprattutto con l'arto superiore che tendeva a non utilizzare. Ci veniva prospettata una presunta, anche se molto sfumata, emiplegia al lato sx. Pertanto il bambino veniva avviato ad un percorso di riabilitazione e fisioterapia. A 20 mesi ha imparato a camminare e successivamente a gattonare. E' migliorato tantissimo anche se tuttora rimane impacciato nel compiere certi movimenti (ad esempio salire e scendere le scale o arrampicarsi). Recentemente ha eseguito su consiglio della Neuropschiatra infantile EEG e RM dell'encefalo e del tronco.
Sareste così gentili di darci qualche chiarimento in attesa della visita che effettuerà a fine settembre? Riporto i referti:
1) EEG (veglia e sonno): ritmo di fondo a 7/8 c.s., irregolare, simmetrico, reagente. In sonno normorappresentati i grafoelementi ipnici fisiologici che talora assumono apetto puntuto. Non sono presenti chiare anomalie parossistiche. SLI non determina effetti sul tracciato.
2) RM: alterazione di segnale con iperintensità della sostanza bianca in sede peritrigonale e periventricolare posteriore bilaterale, dove appare ridotta di spessore, con limitata estensione ai centri semiovali, cui corrisponde ipointensità in T1 e alto segnale in ADC. Concomita aspetto dismorfico con preminenza dei VVLL in sede atriale con asimmetrica con preminenza del destro. Non evidenti anomalie della girazione corticale. Strutture della linea mediana in sede. CC con limitata riduzione di spessore al III medio - posteriore. Cavum septi pellucidi. Conservata l'ampiezza degli spazi liquorali periencefalici. Alle immagini di angiografia arteriosa eseguita con sequenze TOF3D non si rilevano anomalie maggiori di calibro e decorsi dei rami arteriosi principali del circolo di Willis.
Grazie e distinti saluti.
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Dr.ssa Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7
Il bambino sembra ben seguito dall'equipe curante e dal pediatra.
Sembra sia stato escluso un problema di ordine epilettico mentre per un eventuale valutazione di un possibile danno neurologico questo va sempre fatto visitando anche Il bambino.

È la clinica che guida e permette una più precisa ed esaustiva interpretazione dei dati strumentali (EEG, TAC, RMN, RX, Ecografia, etc.).

Qualunque esame strumentale per quanto chiaro, è talvolta indicativo e orientativo sia sulla prognosi che rispetto al trattamento, per questo va sempre accompagnato alla visita clinica del bambino.

Nelle situazioni in cui in una famiglia accada un evento critico. come una nascita prematura o la necessità di far seguire il bambino, è di grande aiuto per i genitori poter avere un loro supporto psicologico, psicoterapia o sostegno alla genitorialità, per affrontare al meglio la situazione presente e le necessità future del bambino.

Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.

Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo

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Utente
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Grazie mille per l'interessamento e la risposta.
A breve, con i dati degli esami, il bimbo sarà sottoposto a visita dal neuropsichiatra infantile.