Bambino spettro autistico eeg

Buonasera,

Mio figlio (36 mesi, spettro autistico) tra le analisi per la suddetta diagnosi si e' sottoposto a EEG in sonno.
Dalla EEG in sonno di durata 3h sono emersi: Anomalie a carattere parossistico e in forma di isolati complessi PO e PPO sulle regioni fronto-temporo-centrali dell'emisfero sinistro.
Il bambino non ha mai avuto alcuna crisi. Ogni tanto, un attimo prima di addormentarsi ha 1 secondo in cui si irrigidisce (come una piccola scarica), cosa che capita anche a me.
Tale referto e' stato visto da 3 NPI a detta dei quali tali complessi sembrano aspecifici e "lenti" e che potrebbero essere dovuti a un piccolo danno alla nascita (il bambino e' nato in sofferenza, con presenza di meconio e fu praticato 30 sec di ossigeno libero). Il primo non gli ha dato alcuna importanza, il secondo ha chiesto di ripetere EEG, il terzo di fare RM.
Per non sbagliare sono in attesa di ripetere EEG e di fare RM.
Data l'associazione autismo-epilessia, vorrei pero' capire se queste sono crisi epilettiche non manifeste? Potrebbero essere alla base del ritardo del linguaggio, principale sintomo di mio figlio (che di fatto non presenta stereotipie, meltdown, ecc)?
Grazie mille
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Dr.ssa Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7
Gli specialisti consultati hanno tutto dato delle indicazioni precise rispetto gli esami strumentali necessari per poter fare diagnosi, indagini che talvolta vanno ripetute dopo un certo tempo per valutare eventuali modificazioni.
Una volta effettuati gli accertamenti è importante affidarsi ad un centro di Neuropsichiatria Infantile che possa fare una valutazione complessiva, sia sui dati strumentali che sull'osservazione clinica del bambino. Ultimata la fase diagnostica verranno fornite indicazioni, qualora fosse necessario, sul tipo trattamento più indicato per il bambino.
In molte strutture parallelamente al percorso diagnostico e di cura del bambino, è prevista anche la presa incarico dei genitori come "sostegno alla genitorialità" e/o un sistema di cura che comprenda l'intero nucleo familiare che si trova ad affrontare situazioni faticose, non prive di preoccupazioni, con un forte coinvolgimento e importante carico emotivo.

Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.

Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo

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Utente
Utente
Salve dottoressa,
mi scusi, a noi la diagnosi e' gia' stata data (spettro autistico) ed ovviamente il bambino e' gia' stato preso in carico per le terapie (privatamente, siamo in lista d'attesa da 10 mesi presso la ASL).
La sua risposta mi fa pero' venire ancora piu' dubbi su questo EEG.
Proprio l'ospedale pediatrico in cui e' stata effettuata la diagnosi, ha voluto rimandare a data da definirsi la RM poiche' la considerava non utile.
Un secondo ospedale ha chiesto invece la RM, ma loro non la facevano su bimbi cosi' piccoli.
Quindi il mio dubbio e' se vale effettivamente la pena farla, quali informazioni ci puo' fornire in piu' e se puo' essere d'aiuto per la afasia del bambino
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Dr.ssa Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7
L'afasia non può essere rilevata attraverso la RNM.
Per la ripetizione degli esami diagnostici per un approfondimento o in funzione di un monitoraggio dell'andamento clinico del bambino, è sempre bene affidarsi a dei li specialisti di fiducia che possano seguire il bambino nel tempo.
Nell'attesa del servizio pubblico si può fare riferimento a degli ottimi professionisti che lavorano in ambito libero-professionale o nel convenzionato.
Alcune strutture specializzate eseguono esami strumentali anche in bambini molto piccoli ma in sedazione, quindi con la necessaria presenza di un anestesista infantile.
Per qualunque ulteriori accertamenti sia sul piano organico che sul piano del funzionamento psicologico-motiotio e psicologico del bambino, è fondamentale e indispensabile inastaurare un rapporto di fiducia con i neurologi infantili e neuropsichiatri infantili, e di concerto con loro attuale le strategie necessarie per arrivare alla migliore definizione diagnostica possibile e ad un inizio precoce di qualunque tipo di trattamento si rivelasse necessario.