Bimbo di 22 mesi e risvegli notturni un po troppo agitati

buon giorno dottore,
mi aiuti a capire del xke Riccardo,il mio bimbo di 22 mesi nell ultimo mese ha incominiciato a svegliarsi di notte(di solito dopo la 1/2 ora di sonno) piangendo molto forte.(nenche con tutti i dentini si e'mai comportato cosi...gli mancano solo i molari ma non siamo nel periodo che potrebbero uscire)
e' come se di notte non fosse + sicuro e tranquillo come prima,si prima magari 1risveglio lo faceva di notte ma mai a piangere cosi forte come se fosse "spaventato"(e' lo stesso pianto di quando di giorno gli diciamo no e lui attacca con il capriccio del super pianto pesante"....e penso sia sveglio non che stia ancora domendo...e cerca sicuro il contatto xke poi una volta preso in braccio si calma e cerca spesso dopo nel lettino almeno la manina.
sicuro e' nel periodo del "no"e' tutto un no e ogni volta che tu adulto gli dici no parte in un pianto di capriccio pazzesco inconsolabile se non fai quello ke vuole lui e quindi forse noi genitori a volte lo sgridiamo in maniera probabilmente un po forte ma daltronde non gliele si puo' dare tutte vinte.(non vorrei che forse sia per questo che la notte a questi risvegli cosi forti...)
x di +la mattina ha rispreso a stra piangere quando io e il mio compagno dobbiamo uscire x andare al lavoro cosa che non faceva +da molto tempo.prima....a volte talmente era tranquillo che ci salutava con la manina mentre stavamo uscendo.
e poi...un altra cosa...di solito lo tengono una settimana a rotazione le 2 nonne,e ho notato che preferisce stare di + con una nonna rispetto all altra e se capita che ci sono tutte e 2 vuole sempre stare con quella nonna che le sta +simpatica...a volte xo nei confronti dell altra nonna ha delle reazioni che non mi piacciono come morderla,tirarle gli schiaffetti in faccia,insomma mi sembrano reazioni un po violente...ma noi a parte sgridarlo di violenza "fisica"nn gliene facciamo ovviamente...
mi scusi se mi sono dilungata un po troppo ma ho cercato di darle il quadro il + chiaro possibile del periodo.
a disposizione per chiarimenti.
grazie molte.
saluti
Deborah
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Neuropsichiatra infantile attivo dal 2015 al 2016
Neuropsichiatra infantile
Salve, da quello che mi espone potrebbe trattarsi di una forma abbastanza comune di "pavor nocturnus" e cioè dei disturbi del sonno del bambino piccolo, che non devono allarmare, in quanto tendono a scomparire spontaneamente. La diagnosi differenziale con altri disturbi del sonno, si fa agevolmente in quanto il bambino dorme e piange contemporaneamente, e fatica a svegliarsi, anche se preso in braccio. Dopo un po' inizia a prendere contatto con la realtà circostante e allora si calma. Non vi sono terapie specifiche, ma possono essere usati, su consiglio e prescrizione del vs. pediatra, antistaminici. Per il resto lei ha già ben individuato la fase del "no" che sta passando, fondamentale per una crescita equilibrata della sua personalità. Cordiali saluti
[#2]
Dr.ssa Adelia Lucattini Psichiatra, Psicoterapeuta 182 7
Buonasera,
Mi associo pienamente a quanto spiegato con chiarezza e precisione dal dott. Polo.
Nei bambini anche piccoli i risvegli notturni possono avvenire sia per cause fisiche che per "brutti sogni", che anche i bambini piccoli possono avere ben prima di poterli raccontare.
Talvolta questi piccoli disagi che mettono molto in allarme i genitori possono derivare da ansie di separazione, fisiologiche in alcune fasi dello sviluppo o causate da cambiamenti, anche apparentemente minimi, nelle abitudini del bambino o della famiglia.
La differenza tra normali manifestazioni di un'ansia da separazione, reazione possibile in tutti i bambini solitamente naturalmente reversibile, e un disturbo d’ansia più importate è data dalla loro durata, dalla stabilità nel tempo e dalla loro intensità.
Una reazione ansiosa anche con pianto al momento dell’allontanamento di uno o entrambi i genitori è da considerarsi un fenomeno normale anche se da gestire in modo che il bambino attraverso la certezza del buon re-incontro con i genitori si possa abituare alla loro assenza e aspettarli tranquillo.
Se la separazione invece scatena crisi di pianto prolungato e inconsolabile, o vero e proprio panico, si può allora ipotizzare un problema ansioso per cui potrebbe essere utile consultare il pediatra ed eventualmente, in accordo con lui, uno psicoanalista infantile.

Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.

Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo

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Utente
Utente
Buon giorno egregi dottori,vi ringrazio molto per le VS gentili risposte e,volevo chiedere ma,i pavor nocturni non sono troppo presto per i 22 mesi del mio bimbo?di solito nn arrivano + in la verso i 3 anni?c e da dire che poi il pianto della separazione della mattina da quello che le nonne mi dicono si acquieta abbastanza in fretta x fortuna.posso dargli qualcosa pe la notte secondo voi?
e...secondo voi quando c e la sua nonna preferita,perche' preferisce stare con lei che con me?capisco che io esco alle 8 di mattina e rientro alle 19:30 e quindi stando +tempo con lei si e'affezionato ma con l altra nonna nei miei confronti non fa cosi,anzi con l altra nonna vuole stare solo con me...possibile che vuole piu' bene alla nonna paterna che alla sua mamma?grazie moltissimo e scusatemi per lo sfogo...un salutone Deborah