Stati d'ansia bambino di undici anni
Salve sono una ragazza di 23 anni, ho una sorella di 21 e un fratello di 11. Viviamo con la mamma. Abbiamo perso papà nel 2015 a 46 anni. Mio fratello da allora ha iniziato ad avere problemi.. Da premettere che lui aveva 6 anni..Prima con pipi a letto e da emozioni che non riusciva ad esternare i sentimenti. Poi con qualche seduta dalla psicologa è passato.. Ma dopo qualche hanno ora ha ricominciato con sintomi un po più gravi.. Stati d'ansia in qualsiasi momento.. Respiri corti, tachicardia, forte agitazione da farlo muovere tantissimo senza fermarsi a scatti, non so se mi spiego e se ho reso l'idea, poi inizia a piangere e a dire che ha paura che si fermi il cuore, che ha paura che gli succeda qualcosa sia a lui che a noi, ogni tanto fa qualche seduta dalla psicologa ma nn vediamo progressi ora vorremmo cambiare per vedere un po se migliora almeno un po'! Anche perché poi spaventa anche noi quando gli attacchi sono forti! Questi attacchi gli vengono durante la giornata anche a scuola ma non molto forti, e la sera soprattutto sono molto forti quando siamo tranquilli sul divano.. Lui è molto legato alla mamma non la lascia di un passo non esce mai con gli amici è sempre con noi.. Siamo molto preoccupati di non poter risolvere questo grave problema... Cosa ci consigliereste? Spero in delle risposte..
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Gentile Utente,
probabilmente il bimbo è molto allarmato dall'idea di potervi perdere e per questa ragione potrebbe essere molto controllante nei vostri riguardi, non lasciandovi mai e arrivando a somatizzare con i respiri corti, ecc...
Il problema per quanto riguarda le sedute di psicoterapia è che non si fanno ogni tanto, ma deve esserci una logica che muove e giustifica l'intervento psicoterapeutico.
Quindi una strada può essere quella di cambiare psicologa, anche se io sarei del parere di parlare con questa psicologa e fare il punto della situazione e capire dove è il problema e risolverlo.
Non escluderei neppure che l'intera famiglia possa essere coinvolta nel trattamento psicoterapico, per capire come aiutare meglio il bimbo.
Cordiali saluti,
probabilmente il bimbo è molto allarmato dall'idea di potervi perdere e per questa ragione potrebbe essere molto controllante nei vostri riguardi, non lasciandovi mai e arrivando a somatizzare con i respiri corti, ecc...
Il problema per quanto riguarda le sedute di psicoterapia è che non si fanno ogni tanto, ma deve esserci una logica che muove e giustifica l'intervento psicoterapeutico.
Quindi una strada può essere quella di cambiare psicologa, anche se io sarei del parere di parlare con questa psicologa e fare il punto della situazione e capire dove è il problema e risolverlo.
Non escluderei neppure che l'intera famiglia possa essere coinvolta nel trattamento psicoterapico, per capire come aiutare meglio il bimbo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 31/10/2015.
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