Psicofarmaci su adolescente
Buongiorno,
scrivo per avere un parere sui farmaci che sono stati prescritti a mia figlia che ha appena compiuto 14 anni.
Mia figlia da circa un anno ha cominciato a farsi dei graffi sulle braccia, tagli superficiali che ho scoperto e che mi ha detto di procurarsi perchè era l'unica cosa che in certi momenti di profonda tristezza la faceva stare meglio. E' stata seguita da quel momento in poi da una psicologa che non ravvisava problemi troppo gravi. Abbiamo poi cambiato dottoressa in quanto mia figlia continuava a stare male, anzi peggiorava, e non si trovava bene con la persona che la seguiva. La nuova specialista, sempre psicologa, dopo un paio di mesi di lavoro con lei, ci ha consigliato di parlare anche con uno psichiatra per valutare la necessità di un aiuto farmacologico, visto che mia figlia secondo lei era in un grave stato depressivo, tanto che aveva pensieri di morte, oltre a crisi di pianto, ansia, e difficoltà ad affrontare la sua quotidianità. Infatti anche a scuola il rendimento fino ad allora ottimo era calato bruscamente. Viene vista da una psichiatra che ci propone il ricovero in una struttura per monitorare qualche settimana l'effetto dei farmaci. Da qualche mese prende quindi: 2ml di risperdal e una compressa di zoloft. A questi hanno poi aggiunto 1 compressa da 5 mg di abilify. Mia figlia non la vedo granchè migliorata. E' sempre triste, sembra sedata adesso, molto più apatica di prima, ha preso peso e anche questo le dà fastidio, non è aumentata di molti kg, saranno 5/6 ma il volto è gonfio, tondo. Mi fa male vedere mia figlia inquesto stato e il doverle somministrare questi farmaci, che mi pare di capire no siano nemmeno testati su ragazzi così giovani. Mipuò dare un parere?
Grazie
scrivo per avere un parere sui farmaci che sono stati prescritti a mia figlia che ha appena compiuto 14 anni.
Mia figlia da circa un anno ha cominciato a farsi dei graffi sulle braccia, tagli superficiali che ho scoperto e che mi ha detto di procurarsi perchè era l'unica cosa che in certi momenti di profonda tristezza la faceva stare meglio. E' stata seguita da quel momento in poi da una psicologa che non ravvisava problemi troppo gravi. Abbiamo poi cambiato dottoressa in quanto mia figlia continuava a stare male, anzi peggiorava, e non si trovava bene con la persona che la seguiva. La nuova specialista, sempre psicologa, dopo un paio di mesi di lavoro con lei, ci ha consigliato di parlare anche con uno psichiatra per valutare la necessità di un aiuto farmacologico, visto che mia figlia secondo lei era in un grave stato depressivo, tanto che aveva pensieri di morte, oltre a crisi di pianto, ansia, e difficoltà ad affrontare la sua quotidianità. Infatti anche a scuola il rendimento fino ad allora ottimo era calato bruscamente. Viene vista da una psichiatra che ci propone il ricovero in una struttura per monitorare qualche settimana l'effetto dei farmaci. Da qualche mese prende quindi: 2ml di risperdal e una compressa di zoloft. A questi hanno poi aggiunto 1 compressa da 5 mg di abilify. Mia figlia non la vedo granchè migliorata. E' sempre triste, sembra sedata adesso, molto più apatica di prima, ha preso peso e anche questo le dà fastidio, non è aumentata di molti kg, saranno 5/6 ma il volto è gonfio, tondo. Mi fa male vedere mia figlia inquesto stato e il doverle somministrare questi farmaci, che mi pare di capire no siano nemmeno testati su ragazzi così giovani. Mipuò dare un parere?
Grazie
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Buongiorno,
I farmaci da lei menzionati sono utilizzati, quando ve ne sia indicazione da parte di uno specialista, anche nel trattamento di giovani pazienti adolescenti.
Per i suoi dubbi è importante che voi genitori vi manteniate in stretto contatto con lo psichiatra insieme a vostra figlia, sia per monitorare l'andamento del trattamento farmacologico che per rendere partecipe vostra figlia della propria terapia anche nel caso vi fosse un'indicazione al ricovero in una struttura specializzata in età evolutiva.
I farmaci da lei menzionati sono utilizzati, quando ve ne sia indicazione da parte di uno specialista, anche nel trattamento di giovani pazienti adolescenti.
Per i suoi dubbi è importante che voi genitori vi manteniate in stretto contatto con lo psichiatra insieme a vostra figlia, sia per monitorare l'andamento del trattamento farmacologico che per rendere partecipe vostra figlia della propria terapia anche nel caso vi fosse un'indicazione al ricovero in una struttura specializzata in età evolutiva.
Dr. Adelia Lucattini.
Psichiatra Psicoterapeuta.
Psicoanalista Ordinario SPI-IPA.Esperta in bambini e adolescenti.Depressione-Disturbi dell'umo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 01/07/2015.
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