Atteggiamento oppositivo provocatorio
Chiedo cortesemente aiuto perche mio figlio di tre anni manifesta un atteggiamento fortemente oppositivo e provocatorio non accetta nessuna frustrazione, nessun limite nessuna regola,reagisce con modalit' parossistiche, spasmi affettivi calci insulti veSei stupido /a fai schifo ecc.
La sua storia si intreccia con la mia parto quindi da me. Fidanzata sette anni con un ragazzo premuroso serio deditissimo cortese trattava malissimo solo la madre mi sposo cinque anni fa e inizio a fare il ruolo della madre vengo svilita continuamente attaccata ritenuta inadeguata da tutti i punti di vista lui ingegnere ossessionato dall-ordine dalla pulizia io insegnante sicura solo nel mio ruolo poi fragile e remissiva. Rimango incinta mio marito non mi sta vicino ricoverata all-ottavo placenta previa me parte per una trasferta partorisco e lui porta il pranzo e il giornale in sala parto /duramente redarguito dai medici/dubita sappia partorire vuole il cesareo la ginecologa lo vieta. Diventa con me anaffettivo rigido si sente sempre minacciato da tutto t teme farmaci malattie sporco distante emotivamente sessualmente mi vede solo inetta nele cure della casa mi svaluta davanti al bambino.
col bambino delega tutto a me fino ai suoi due anni e mezzo quando essendo piu autonomo inizia a farlo uscire al parco e a giocare con lui ma sempre in momenti stabiliti e circoscritti non lo prende in braccio/per le sue ernie/
La tensione e costante un mese fa mi allontano da casa perche mio marito visto da uno psichiatra si e rifiutato di iniziare una terapia e cosi io non posso andare avanti. lui e accudente dal punto di vista materiale fema non esiste relazione se non di controllo rimprovero ecc
Mio figlio ha abilit' linguistiche particolarmente sviluppate/ad esempio usa perfettamente i congiuntivi da tempo e acuto sottile nei ragionamenti. La sua motricit' e ottima
Abbraccia il cuginetto che adora un paio di amichetti ma bacia e vuole baci solo da me dagli altri inclusi i nonni che ama tanto non li vuole si scherma con le braccia
Non vuole salutare gli adulti, non abbandona il pannolino o meglio lo aveva fatto ma poi e regredito e ora lo teme tantissimo trattiene tutto /di mattina e senza pannolino fino a quando al pomeriggio glielo metto
Da settembre frequenra la scuola materna inizialmente ha sofferto moltissimo il distacco ora piange un minuto quando lo saluto ma poi e felice e parla sempre dell asilo
Ha tolto il ciuccio con l-inizio della scuola senza versare una lacrima anche se mi sembrava dipendente
Solo ora lontano dal padre mi dice le consuete frasi sei bellisssima bravissima ma le crisi persistono come gli scatti di rabbia
La prima settimana di allontanamento era magica lui tranquillissmo elogiava il cambiamento dicendo/per fortuna siamo in una nuova casetta io e la mamma/ ora che si e normalizzato l entusiasmo e tornato inquieto come prima. Vede padre il fine settimana. Grazie . Io sono seguita da una psichiatra da agosto
La sua storia si intreccia con la mia parto quindi da me. Fidanzata sette anni con un ragazzo premuroso serio deditissimo cortese trattava malissimo solo la madre mi sposo cinque anni fa e inizio a fare il ruolo della madre vengo svilita continuamente attaccata ritenuta inadeguata da tutti i punti di vista lui ingegnere ossessionato dall-ordine dalla pulizia io insegnante sicura solo nel mio ruolo poi fragile e remissiva. Rimango incinta mio marito non mi sta vicino ricoverata all-ottavo placenta previa me parte per una trasferta partorisco e lui porta il pranzo e il giornale in sala parto /duramente redarguito dai medici/dubita sappia partorire vuole il cesareo la ginecologa lo vieta. Diventa con me anaffettivo rigido si sente sempre minacciato da tutto t teme farmaci malattie sporco distante emotivamente sessualmente mi vede solo inetta nele cure della casa mi svaluta davanti al bambino.
col bambino delega tutto a me fino ai suoi due anni e mezzo quando essendo piu autonomo inizia a farlo uscire al parco e a giocare con lui ma sempre in momenti stabiliti e circoscritti non lo prende in braccio/per le sue ernie/
La tensione e costante un mese fa mi allontano da casa perche mio marito visto da uno psichiatra si e rifiutato di iniziare una terapia e cosi io non posso andare avanti. lui e accudente dal punto di vista materiale fema non esiste relazione se non di controllo rimprovero ecc
Mio figlio ha abilit' linguistiche particolarmente sviluppate/ad esempio usa perfettamente i congiuntivi da tempo e acuto sottile nei ragionamenti. La sua motricit' e ottima
Abbraccia il cuginetto che adora un paio di amichetti ma bacia e vuole baci solo da me dagli altri inclusi i nonni che ama tanto non li vuole si scherma con le braccia
Non vuole salutare gli adulti, non abbandona il pannolino o meglio lo aveva fatto ma poi e regredito e ora lo teme tantissimo trattiene tutto /di mattina e senza pannolino fino a quando al pomeriggio glielo metto
Da settembre frequenra la scuola materna inizialmente ha sofferto moltissimo il distacco ora piange un minuto quando lo saluto ma poi e felice e parla sempre dell asilo
Ha tolto il ciuccio con l-inizio della scuola senza versare una lacrima anche se mi sembrava dipendente
Solo ora lontano dal padre mi dice le consuete frasi sei bellisssima bravissima ma le crisi persistono come gli scatti di rabbia
La prima settimana di allontanamento era magica lui tranquillissmo elogiava il cambiamento dicendo/per fortuna siamo in una nuova casetta io e la mamma/ ora che si e normalizzato l entusiasmo e tornato inquieto come prima. Vede padre il fine settimana. Grazie . Io sono seguita da una psichiatra da agosto
[#1]
Gentile signora,
se è seguita da uno psichiatra da agosto, immagino ne abbia parlato anche con lui di questa difficile situazione.
In prima battuta Lei scrive dichiarando che il Suo bambino ha dei problemi comportamentali e che è oppositivo, ecc...
Ma se il clima in casa è quello che Lei descrive, non creda che il bimbo non sia a sua volta sotto stress e soprattutto che non abbia imparato alcuni atteggiamenti proprio dalla coppia genitoriale.
Inoltre -scusi la franchezza- manca la fermezza da parte Sua, che infatti si descrive come una persona remissiva, nel gestire in maniera opportuna ciò che Lei definisce "regressione" a proposito del pannolino.
I bimbi devono essere facilitati e aiutati a togliere il pannolino, ma hanno anche bisogno di vedere che la mamma è coerente e che non torna indietro sulle scelte. Se il bimbo dovesse riprendere a fare i bisogni addosso, bisogna avere un po' di pazienza e aiutarlo, ma NON rimettergli il pannolino, perchè è più comodo da gestire per noi adulti!
Lo psichiatra Le ha suggerito un lavoro psicologico con la coppia?
se è seguita da uno psichiatra da agosto, immagino ne abbia parlato anche con lui di questa difficile situazione.
In prima battuta Lei scrive dichiarando che il Suo bambino ha dei problemi comportamentali e che è oppositivo, ecc...
Ma se il clima in casa è quello che Lei descrive, non creda che il bimbo non sia a sua volta sotto stress e soprattutto che non abbia imparato alcuni atteggiamenti proprio dalla coppia genitoriale.
Inoltre -scusi la franchezza- manca la fermezza da parte Sua, che infatti si descrive come una persona remissiva, nel gestire in maniera opportuna ciò che Lei definisce "regressione" a proposito del pannolino.
I bimbi devono essere facilitati e aiutati a togliere il pannolino, ma hanno anche bisogno di vedere che la mamma è coerente e che non torna indietro sulle scelte. Se il bimbo dovesse riprendere a fare i bisogni addosso, bisogna avere un po' di pazienza e aiutarlo, ma NON rimettergli il pannolino, perchè è più comodo da gestire per noi adulti!
Lo psichiatra Le ha suggerito un lavoro psicologico con la coppia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 03/12/2014.
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